Quaderno a righe

Sui treni


Ancora un viaggio. Ho ricominciato ad usare il treno, dopo anni di voli in compagnia di uomini d' affari in grisaglia. Una dimensione pių lenta, pių vera.Paesaggi che conosco a menadito, ma che mutano tra una stagione e l' altra. Nuove case, nuovi ruderi. La campagna brulla o le prime gemme.Le spiaggette di ciottoli nelle piccole cale con i gozzi addormentati. Condomini addossati alla massicciata, stagni e pinete.Non riesco a leggere, nonostante Nero Wolfe. Troppo tesa anche per sonnecchiare. Lascio che il panorama fuggevole mi riempia gli occhi.Il treno rallenta, l' ennesima stazione di questa strana Via Crucis.Mi affaccio al finestrino.Il fantasma č lė. Mi guarda fisso negli occhi con espressione smarrita.Il tempo si dilata all' inverosimile.Il fischio del capostazione ci fa sussultare entrambi.Mentre il treno si allontana, le lacrime lavano via il dolore.