Quaderno a righe

Sulla fotografia


MI piace girovagare sugli archivi pubblici di fotografie on line. Si trova di tutto, dagli scatti artistici che hanno fatto la storia, ai ritratti della famiglia media in vacanza a Ferragosto, a materiale pių o meno pornografico e alla paesaggistica pių bieca.Lo trovo un modo come un altro per assentarmi un momento dalle fatiche del quotidiano vivere.Ogni tanto mi capita di avere un sobbalzo: una somiglianza, oppure riconosco un luogo a me caro.Iernotte il salto sulla sedia č stato degno di essere inserito nel guinness dei primati. Complice l' ora tarda i riflessi sono al minimo, ma una volta che l' occhio stanco invia   l' impulso al cervello affaticato, non riesco a distogliere lo sguardo da quella foto.Sembra un autoscatto. Una strana penombra. Una figura maschile in primissimo piano e sullo sfondo quello che potrebbe essere un ufficio. Il soggetto ritratto guarda fisso in camera, con aria da maliardo. E' anziano, indossa una giacca scura e una camicia bianca a collo aperto. Sorride di un sorriso completamente sdentato. L' effetto, oltre che abbastanza orribile a guardarsi, č anche inquietante, Perchč, un uomo dovrebbe ritrarsi senza dentiera, ma soprattutto rendere lo scatto pubblico? Il primo collegamento va alla fotografa americana Diane Arbus, celebre per i suoi freaks. Ma allora sarei di fronte ad un caso di autocompiacimento, quell' uomo trova gioia nel diffondere on line una visione oscena di se stesso. Rimango a lungo perplessa , sapendo benissimo che una fotografia porno non mi avrebbe turbata affatto.