Quaderno a righe

Play it again, Sam


Te la ricordi quella canzone? La cantava una biondina inglese, sarà stato il ’68 o giù di lì.Quale?Si, quella che faceva  lalala lala.No, non mi dice nulla.Aspetta, te la faccio ascoltare.Quelle stupide note non mi hanno abbandonato più.lalala lalaMentre sono in metro, sotto la doccia, ascoltando il telegiornale è lì, dentro la mia testa, prepotente e invadente.lalala lalaPrima di dormire, appena sveglio e di sicuro è la colonna sonora dei miei sogni in bianco e nero.Ho tentato di tutto: antiche filastrocche, il canto gregoriano, l’heavy metal a tutto volume, la meditazione zen. Non appena cala il silenzio, per un istante mi sembra di avercela fatta e poilalala lalaNon starò mica impazzendo?Oggi il direttore mi ha chiesto il solito report ed io non facevo che digitare lalala lala. Una visione musicale dell’andamento delle vendite, non c’è che dire.Cammino a tempo di questo maledetto ritornello; l’altra notte sono venuto gemendo lalala lala.Non dormo da oltre due settimane, non mi ricordo più l’ultima volta che ho messo qualcosa sotto i denti.lalala lalaSono ovunque queste cazzo di note. Quando il getto caldo di piscio colpisce il cessolalala lalaMa ora ho capito, so come fare per liberarmene. Conosco il posto esatto in cui si trovano: lì, a metà dell’occipite.E’ una vecchia luger, comprata sottobanco, in un mercatino di memorabilia. Il giovane naziskin me l’ha venduta come perfettamente funzionante.Appoggio delicatamente la canna sulle note di quella grottesca canzoncina.lalala lalaCon un movimento fluido premo il grilletto.Silenzio.