Nel 1892 a Forio i socialisti fondano una tra le prime sezioni d'Italia. A riprova della fertilità delle idee politiche nel luogo è da ricordare, prima della nascita del Partito Socialista, la «Internazionale anarchica» intitolata a Francesco Ferrer, la cui sede si trovava nei pressi dell'attuale Piazza Municipio. A questa aderirono non solo socialisti, ma persone di diverso credo politico. I due maggiori esponenti del socialismo ischitani della fine dell’Ottocento e dei primi del Novecento sono due foriani: Domenico D'Ambra e Luigi Patalano. Domenico D’Ambra, in particolare, a partire dal 1914 è direttore della Propaganda, dalle colonne della quale partecipa a tutti gli avvenimenti politici dell’epoca: si schiera contro il conflitto in Libia, attaccando il Governo Italiano e ancora, con l’approssimarsi della prima guerra mondiale, si batte con ardore contro la partecipazione dell’Italia, ma quando il coinvolgimento del nostro paese è certo, scrive: «quando la nazione partecipa ad una lotta, che investe la dignità morale, economica e politica, tutti gli italiani sono in guerra». E negli anni della «grande guerra» é vicesindaco di Napoli in un'amministrazione di coalizione progressista. Tra le personalità di spicco che nei primi decenni del Novecento visitano la sezione foriana, è da ricordare Benito Mussolini, allora direttore dell'Avanti, prima di essere espulso dal partito.
La storica sezione socialista di Forio
Nel 1892 a Forio i socialisti fondano una tra le prime sezioni d'Italia. A riprova della fertilità delle idee politiche nel luogo è da ricordare, prima della nascita del Partito Socialista, la «Internazionale anarchica» intitolata a Francesco Ferrer, la cui sede si trovava nei pressi dell'attuale Piazza Municipio. A questa aderirono non solo socialisti, ma persone di diverso credo politico. I due maggiori esponenti del socialismo ischitani della fine dell’Ottocento e dei primi del Novecento sono due foriani: Domenico D'Ambra e Luigi Patalano. Domenico D’Ambra, in particolare, a partire dal 1914 è direttore della Propaganda, dalle colonne della quale partecipa a tutti gli avvenimenti politici dell’epoca: si schiera contro il conflitto in Libia, attaccando il Governo Italiano e ancora, con l’approssimarsi della prima guerra mondiale, si batte con ardore contro la partecipazione dell’Italia, ma quando il coinvolgimento del nostro paese è certo, scrive: «quando la nazione partecipa ad una lotta, che investe la dignità morale, economica e politica, tutti gli italiani sono in guerra». E negli anni della «grande guerra» é vicesindaco di Napoli in un'amministrazione di coalizione progressista. Tra le personalità di spicco che nei primi decenni del Novecento visitano la sezione foriana, è da ricordare Benito Mussolini, allora direttore dell'Avanti, prima di essere espulso dal partito.