nonsokedire

nn saprei

com'è difficile salutarsi..ciao. ciao. stop. no, troppo facile. non va mai bene così, non basta. perchè quando dici "ciao" e ti rispondono "ciao" è triste finirla lì..sembrerebbe una mancanza di gentilezza non salutare qualcuno che ti ha detto "ciao", anche se era la risposta del "ciao" che hai detto tu che sei stato il primo a dire "ciao". ma questo è un problema solo mio? cmq io sto parlando da buona chatterosa e anche da discreta telefonatrice..ci sono delle cose da puntualizzare..infatti la suddetta questione non si verifica in tutti i casi. le situazioni in cui non si corrono simili rischi sono essenzialmente due:
1. stai parlando faccia a faccia con una persona. in questo caso, come minimo, è più facile evitare il circolo vizioso del saluto..basta accompagnare il "ciao" con un gesto tipo "me ne sto andando" che nel 90% dei casi risolve sommariamente la concatenazione di tragici eventi descritta poco fa.
2. stai parlnado con qualcuno che non sopporti. allora il problema è risolto sul nascere, considerando il fatto che non vedi l'ora di andartene o di sbatterle il telefono in faccia.
non so se solo una mente contorta come la mia possa tirar fuori una problematica di carattere leopardiano da un gesto semplice come congedarsi; ma se non è così, se qualcun altro oltre me ha di tali difficoltà, allora ci sarà da preoccuparsi, allora bisognerà intervenire..non so come ma bisognerà fare qualcosa.

ps. ma sono io che non lo vedo o nell'immagine, tra vari saluti in arabo, turco, lituano, boliviano e sumero manca l'italiano??

della serie le antiche filosofie possiamo interpretarle come ci pare...

secondo il buddismo la via che conduce al nirvana, ossia allo stato in cui non esiste il dolore, si concretizza nell'ottuplice sentiero: retta comprensione, retto pensare, retto parlare, retto agire, retto modo di sostentarsi, retto sforzo, retta concentrazione, retto meditare..retto retto retto..insomma bisogna farsi un culo così...

bello aspettare il compleanno..come tutti gli anni arrivata a questo punto inizio a fare il calcolo delle ore..sarebbe carino fare anche quello dei minuti se non fosse per il fatto che non amo la matematica e che dopo soli 60 secondi il numero sarebbe già cambiato..arrivata a questo punto, come tutti gli anni, inizio a pensare morbosamente ai regali che potrei ricevere l'indomani..senza lasciarmi scoraggiare dal fatto che se fantastico su cose troppo grosse rimarrò quasi sicuramente delusa..la sera prima del compleanno..l'ultimo giorno a 15 anni..casualmente quest'anno questo giorno coincide con un periodo di evoluzione, di enormi cambiamenti ancora in incubazione, eppure così rapidi..mi sembra di vivere l'ultimo giorno della mia infanzia, anche se forse quel giorno l'ho già vissuto da un bel po' di tempo..oggi è stata una giornata sicuramente infantile, un ritorno improvviso a tempi sorpassati e archiviati prematuramente nei vecchi ricordi, pur essendo molto più recenti di quanto sembra..24 ore intere senza uscire mai di casa, la febbre, mamma e papà che mi chiedono come sto, televisione, libri e medicine..e forse domani, in confronto, sarà una nuova riconciliazione con quella maturità che avevo appena conquistato..forse..domani..sarà per questo che quest'anno il compleanno è diverso da quelli precedenti..non cambia solo un numero stavolta, non c'è solo una candelina in più da spegnere..stavolta si cresce davvero..

non credevi che i tuoi occhi potessero arrivare a vedere così lontano. non credevi nemmeno che saresti potuto arrivare così in alto. eppure adesso sei lì, nessuno sopra di te, il mondo sotto il tuo sguardo. non ti accorgi del freddo che fa, hai sete, sei stanco ma non importa. l'importante è che ci sei, che sei tu, che non è un sogno. e in quell'attimo non c'è potere, non ci sono ordini, regimi, nemmeno le regole..in quell'attimo ci sei tu, tu e basta..tutto il resto intorno. piove. resta in silenzio, per istanti interminabili. forse sono ore che sei lì, a fare cosa poi? cosa aspetti? non importa. non farti distrarre dai pensieri della gente. ti sembra quasi di vedere le loro occhiate interrogative, le domande assillanti..il loro fiato sul collo. ma non ti sfiorano neanche. finalmente non te ne frega niente degli altri, delle loro assurde convenzioni..sono poveri ciechi e sordi, questo è il tuo momento e non te lo rovineranno. una goccia di pioggia sul viso..o forse è una lacrima. scende silenziosamente rigandoti la guancia..non sai da quant'è che sei lì. non ti ricordi più nemmeno il motivo per cui c'eri capitato..non sai per quanto tempo ancora ci resterai. sai solo che resteresti così per sempre.

c'è troppo rumore...

non si finisce mai..quando arrivi quasi alla fine sembra che non finirà mai..figurati quando sei solo all'inizio..

..sentirsi un po'..sospesa nel vuoto..e pensare..ma sto cadendo? o forse sto volando?o meglio sto salendo o scendendo le scale? e poi il bicchiere sarà mezzovuoto o mezzopieno? e chi può dirlo..e se mi sembra di vedere tutto grigio..sarà un grigio chiaro più sul bianco? o sarà più scuro, sul nero? ma sarà meglio uscire senza ombrello e bagnarsi sotto le SSS di pioggia..o portarsi dietro l'ombrello anche se alla fine c'è il sole ? bisogna continuare a insistere o metterci una V sopra? essere più così K o così J ? valeva la pena di perdere tempo per scrivere una cosa del genere?

ripetizione..cantilena altalenante..volare in paradiso..sorriso..quando danzo con te..cambiare..dissonanza..sfumatura..spero nelle stelle..lo so..adesso..ho perso i miei ricordi..certi giorni..non chiedere niente..non chiedere niente ancora..sensazioni..ci credo..mai..mai..mai..

bene..devo scrivere qualcosa su questo blog..voglio riuscire a fare qualcosa che mi piaccia..scrivere un testo, rileggerlo e pensare "però, mica male.."..Scrivi nel tuo Blog..okkei..appare la schermata..il cursore lampeggia in attesa che venga spinto qualche tasto..rimango un attimo (ripensandoci, forse anche più di un attimo) assorta, e guardo quella lineetta che appare scompare, appare scompare..è come se la mia testa fosse intorpidita, sento che c'è qualcosa che si agita lì dentro ma non riesce a uscire fuori..ingarbugliata in mezzo a qualche ragnatela cerebrale..aspetto..aspetto ancora..ancora un po'..prima o poi qualche idea dovrà pure provare a sbucare fuori..e intanto il cursore lampeggia..sembra quasi che implori che venga formulata almeno una parola, una a caso..non ce la fa più a rimanere lì fermo..intrappolato nel suo angosciante ci sono non ci sono..per sua compassione scrivo una parola, la prima che mi viene in mente..ma dopo un attimo di mobilità la barretta è di nuovo bloccata, autistica..allora mi affretto a scrivere qualcos'altro, poi qualcos'altro ancora, e ancora, e ancora..finchè non mi accorgo di aver scritto così tanto da non aver voglia di rileggere..e penso che rileggerò più tardi, intanto pubblichiamo questa roba sul blog..non sarà quello che mi ero prefissata, ma meglio di niente...

prova a sentire i rumori di fondo..prova a ascoltare quello che gli altri non sentono..prova a scorgere il particolare più nascosto..prova a distinguere il puntino più piccolo..prova a vedere il filo d'erba più lontano..prova a scoprire le emozioni più mascherate..prova a sentire i profumi più deboli..prova a immaginare a cosa c'è sotto l'asfalto, dietro il cemento..prova a immaginare..

sommando o sottraendo a entrambi i membri di un'equazione lo stesso numero o la stessa equazione si ottiene un'equazione equivalente alla prima..depardieu annuncia che sta per smettere di fare film..la Terra si sta surriscaldando..Julia Roberts e il marito in crisi dalla nascita dei gemelli..il rapporto tra le quantità di reagente aggiunte a un altro reagente per ottenere un prodotto deve essere uguale a un rapporto tra numeri interi e piccoli..Totti scriverà un manuale sul calcio..a -273,15°C l'agitazione termica delle molecole è inesistente..eraclito morì suicida ricoperto di sterco e divorato dai cani...ecchissenefrega!

aiutiamolo: dona anche tu un piccolo contributo, il nostro amico potrà ricevere le cure di cui necessita e trascorrere una vita felice

<<<tobe>>> scrive:

se devi sputare la gomma da masticare la metti prima in mano e poi la getti nel cestino o la sputi direttamente nel cestino?

dove puoi appoggiare il tuo fazzoletto di carta smoccicato, considerando che se lo tieni in mano troppo a lungo si spappolerà a poco a poco e che dovunque lo metti farà un casino assurdo?

come ti comporti quando nella minestra trovi un pelo o un capello sicuramente appartenente al tuo amico, supersoddisfatto della sua performance culinaria?

cosa fai quando ti accorgi troppo tardi che manca la carta igienica? (il problema può essere di gravità variabile a seconda del tipo di espulsione corporea appena consumatasi nel bagno)

come fai a non scoppiare a ridere in faccia alla nonna (visibilmente affetta da gravi complessi psichici, depressione, autostima sotto terra) se le sta per cadere la dentiera e lei non se ne accorge?

ti gratti o no la testa se ti prude da morire quando sei a tavola, sapendo che hai quintali di forfora?

Diteci i vostri pareri, raccontateci le vostre esperienze..non si sopravvive senza le risposte a questi quesiti indispensabili...