Se stai cercando una risposta ai tuoi interrogativi.. Se stai cercando qualcosa che ti faccia sorridere.. Se vuoi avere dei preziosi spunti di riflessione.. Se vorresti avere un attimo per rilassarti.. Se stai tentando di non annoiarti.. Se stai cercando qualcosa che ti faccia commuovere.. Se vuoi ritrovare TE STESSO.. ..allora non potevi capitare nel posto più sbagliato!
(Non aspettarti nulla da me..allora non ti deluderò)
"Beppe Grillo non è l'unico a farsi venire queste idee geniali. Anzi! Lui ci ha copiato spudoratamente con questo Vaffanculo Day! Involgarendo, tra l'altro, il tutto. Anche noi, che però amiamo le buone maniere, scenderemo in campo per sfogarci a modo nostro."
Post n°225 pubblicato il 24 Luglio 2007 da isotta_89
voglio un bongo o due per il mio compleanno..o anche prima se capita.. voglio incontrare il percussionista del concerto dell'altra sera.. voglio un corso avanzato per suonare le percussioni.. voglio suonare i tamburi..da grande..
domani a quest'ora in sardegna.. a cercare di coprirsi con vestiti che hanno ancora addosso l'odore dell'armadio in cui sono stati dimenticati per mesi.. dopodomani..guardare il mare..guardarlo e basta perchè il bagno non si può.. e cercare di prenderla lo stesso come una vacanza, come un sano allontanamento dalla casa e dalla città, e dallo sporco, e dalla puzza e dalla noia.. o almeno da quella noia.. e nel frattempo fare le prove, andare al teatro, guardare gli avversari..accogliere di nuovo, e con quel minimo di orgoglio, il ricordo di quella vittoria, su quello stesso palco, tempo fa.. sorridere come quelli abituati a vincere, e pronti a perdere perchè superiori ad ogni competizione..mentre la verità è che noi lo spirito guerriero non sappiamo proprio cosa sia.. da domani in sardegna, a dare tempo e persona a tutti questi verbi infiniti.. e magari di fronte a qualcosa di non programmato..
però a volte capita di rileggere quello che hai scritto senza avere reazioni totalmente ripugnanti..ti accorgi che qualcosa da dire ce l'hai (o almeno ce l'avevi), e se non ce l'hai te la crei, e questo ti piace, ti da un minimo di consolazione..ed è curioso che una consolazione del genere arrivi proprio in un momento in cui hai un fortissimo bisogno di essere consolata..è curioso che arrivi da te stessa, da quella che eri pochi mesi fa..come se l'immagine della ragazza sorridente, stanca e un po' esaurita, ma sostanzialmente felice che eri prima, ritornasse a farsi vedere da quella persona intristita, sempre esaurita ma solo per sfogo, che sei diventata..come se tornasse per dirti: guardami..perchè ti abbandoni così? guarda me..tu sai che puoi essere felice..tu non sei fatta per le lacrime.
chissà se è possibile cambiare tutto. chissà se è possibile per me, se si può fare senza aspettare sempre che gli altri si mettano in moto. sono stanca. di cercare conforto in cose che poi alla fine mi danneggiano di più. sono stanca di non avere quello che voglio. sono stanca di aspettare e rimandare e dire: per ora va così, poi andrà meglio. quando? voglio sapere quando. vorrei sapere almeno come devo fare, perchè forse non me l'ha insegnato nessuno, quando ne avevo bisogno. come si fa a ottenere un cambiamento? come si fa a stare bene nonostante tutto...io lo spero davvero..che sia in arrivo il momento in cui leggerò queste righe e penserò: guarda quanto ero stupida, quanta vita ho lasciato scorrere senza reagire..e guarda dove andavo a scrivere i miei dubbi enfatizzando tragicamente il tutto..su un blog, giusto perchè sapevo che nessuno lo avrebbe letto..
Post n°232 pubblicato il 01 Marzo 2008 da isotta_89
ciao ^_^
(no, è che ho pensato talmente tanto a cosa diavolo potevo scrivere ripresentandomi qui dopo mesi e mesi di silenzio, c'ho passato delle giornate, ma veramente, è tanto che lo volevo fare, solo che non sapevo davvero come uscirmene, cosa dire che fosse degno di questo "posto", di tutto quello che si porta dietro, di tutto il mio passato che c'è stampato sopra, e adesso mi sono detta: se continuo a pensarci probabile che non ci scriverò mai più, oltretutto, ma chi me lo fa fare? il blog è il mio, mica devo per forza rifarmi viva in un certo modo sennò la padrona di casa si offende, sono io la padrona di casa, quindi beccati questo ciao e spera in qualche futuro aggiornamento perchè tutto ciò potrebbe benissimo essere una impercettibile interruzione del mutismo, destinata a rimanere isolata e dimenticata, una piccola parentesi invisibile, insomma)
urge un breve riassuntino della mia vita.. no vabbè..qualcosina su quello che è successo dai tempi in cui la gente, leggendo questo blog, sapeva qualcosa di me..
ma giusto qualcosina eh..per ritrovare il ritmo..
dunque:
la mia passione per la musica, negli ultimi mesi, si è totalmente riversata nei radiohead, che sono diventati il mio punto di riferimento, la mia ossessione, i miei idoli, i miei boh, un po' tutto insomma..mi sono iscritta a un forum su di loro e mi perderò il concerto a milano perchè la mattina tra le due serate starò facendo la prima prova dell'esame di maturità..
a proposito, la scuola si trascina sempre più pesantemente verso il grande buco nero dell'esame, che ci guarda come un enorme occhio cieco in attesa di succhiare le nostre enrgie, il nostro tempo, la nostra serenità..mamma mia come la faccio tragica, in realtà sono solo un po' demoralizzata dal fatto che dovrò passare i prossimi mesi a sgobbare, ma solo un pochino.. sempre in tema scuola, domani facciamo il pranzo dei 100 giorni, ritardato di 4 giorni perchè nella data effettiva eravamo a praga, in gita, bella praga, ma per fortuna c'ero già stata, perchè se volevo vedere qualcosa oltre alle discoteche e ai pub e ai campi di concentramento m'era andata male..
cambiando discorso..la mia vita sentimentale: il mio ragazzo è entrato già da qualche tempo all'accademia aeronautica, a pozzuoli, e io lo vado a trovare a napoli ogni tanto di domenica, e lui torna a casa 3, 4 volte all'anno..ma non parlerò quasi mai di questo, qui..
avevo detto che stavolta ero convinta, decisa, che nessuno mi fregava: avrei lasciato danza nel corso dell'anno, e non avrei fatto il saggio per via dell'esame..beh, mi sono fatta fregare: farò il saggio, anche se ballerò in un pezzo solo, e così sto continuando ad andare..
dopo numerosi ripensamenti sono arrivata ad una conclusione quasi certa sul mio futuro: cercherò di entrare alla facoltà di architettura degli interni, a roma, e perseguirò l'obiettivo di diventare una designer, o di allestire mostre ed altri eventi culturali, salvo (probabilissimi) ripensamenti..
ah, sto prendendo la patente ma non dico quando ho l'esame di pratica perchè dicono che porta male..
per finire, mi sono tinta i capelli due volte: la prima a dicembre, erano venuti un po' troppo rossi..la seconda una settimana fa, ora sono un po' più scuri, sì, mi piacciono..l'ultima volta li ho anche tagliati un bel po', nell'infelice ricerca della cara vecchia e simpatica testa a fungo..la frangetta è una condanna..
per finire ancora, viaggi: una settimana a londra per capodanno, 3 giorni a milano a gennaio, gita a praga fino a l'altroieri (senza contare i vari roma-napoli andata e ritorno -.-').
28 Marzo 2008, aggiornamento (perchè non voglio fare un altro post palloso come questo):
ho smesso di prendere la patente :D (nel senso che me l'hanno data!) l'altroieri e poi..basta, tutto regolare.
che sensazione.. ogni volta che rileggo quello che ho scritto negli anni precedenti ho una reazione diversa..ieri è stata una sorta di malinconia, o meglio, di nostalgia, mista a soddisfazione..sì, soddisfazione, perchè qua e là ho trovato cose che mi piacciono, che avrei scritto anche adesso se solo non avessi smarrito l'ispirazione..mi sono ammirata, però come si ammira un'altra persona, come se avessi pensato: bello questo, lo penso anch'io, mi sarebbe piaciuto saperlo scrivere in questo modo..ma ora come ora non sono capace.. eppure credo che tutto questo possa riuscire allo scoperto prima o poi..ce l'ho qui, sommerso da altre mille cianfrusaglie, pensieri, preoccupazioni, cosa da fare..però ce l'ho qui..e troverà il modo di farsi strada fino ad uscire di nuovo, lo so.. tra l'altro ho notato che anche nei 2 anni passati, la primavera e l'estate sono sempre stati periodi abbastanza fecondi..speriamo non sia un caso..
Post n°237 pubblicato il 05 Aprile 2008 da bipunto
Premessa:
A mio modo di vedere l'umanità è divisa drasticamente in 3 grandi gruppi: -Quelli che conoscono, amano e vivono in funzione dei Radiohead; ( i buoni ) -Quelli che fingono di conoscerli perchè sanno che se non conosci i Radiohead non sei nessuno; ( i brutti ) -Quelli che non conoscono i Radiohead; ( i cattivi ) E' probabile che esistano dei sottogruppi di queste 3 sezione, ma questo è irrilevante ai fini dell'umanità.
:fine della premessA
Questa storia è l'unica mai scritta che raggruppa questi 3 grandi gruppi; infatti parla di un brutto (il protagonista), è scritta (in realtà solo trascritta) da un cattivo (io), per una buona (isotta) sperando che lei non l'abbia già letta da qualche parte!
Gli articoli rifiutati da Rolling Stone - 1
Thom Yorke
"Rotten roses on the courtyard... Kill the gardener, kill the gardener" Manchester in Chains, 1987
La casa di Thom Yorke arriva che non te l'aspetti, dopo la curva pigra e appena accennata di Lapster Crescent. Tutta l'eco annoiata e snob di Milfield Road si ferma all'angolo con Elizabeth Way, non prima di rimbalzare sul kebab di Magdi, un pachistano allegro che mi tiene mezz'ora a parlare dell'Arsenal. "Una garanzia," mi dice. "Una garanzia, amigo." Il mio tentativo di spiegargli che "amigo" è spagnolo e non italiano funziona come un riff dei Gondrands dopo l'uscita di Mike Guru. Zero. Magdi perde all'istante ogni interesse per me e ora vaporizza un'indifferenza tutt'altro che ostile, intendiamoci; alzare il volume di Al Jazeera fino al rumore puro è solo il suo modo di dirmi che ho cessato di essere nell'orbita della sua attenzione. Thom direbbe: “Focus fades to gray and changes happen” (Corrugated Lascivia, 1989), ma vaglielo a spiegare, a Magdi. Cosa ne sa Magdi di Thom Yorke. Mi fa male il petto, ho bisogno di fumare. Pago. “Ghost returning on the pavement, begging for helping cash” (Concrete Suicide, 1995). Magdi prende il mucchietto di monete, ha smesso di sorridere del tutto ma in un tardivo moto di compassione per l’italiano “amigo” mi saluta pure. “Adios.” Sì, vaffanculo Magdi.
La casa di Thom Yorke, dicevo. In mattoni color mattone sporco. Un gatto caccia moscerini nell’aria bassa del giardino curato. Thom compare di traverso, nel cortiletto laterale vicino al capanno degli attrezzi. "Rotten roses on the courtyard... Kill the gardener, kill the gardener" (Manchester in Chains, 1987). Un ragazzo invecchiato dall’aria tranquilla, lontano dagli eccessi furibondi e rosei di Walking the Bargain, questo mi sembra mentre lo abbraccio senza parlare. Lui tiene le braccia lungo il corpo. Cristo come ti conosco, Thom. Non servono le parole, non si usano fra coloro che ammazzano la morte a morsi. E io e Thom siamo così. Fratelli bastardi che non hanno bisogno di parlare. Comunque gli chiedo se ha una sigaretta. Risponde che non fuma. Fottuto bugiardo. Faccio per entrare in casa, voglio guardare tra i suoi dischi. Spero che abbia qualcosa di Sarah Vaughan. Me lo impedisce. Gli spiego che di pomeriggio non riesco ad ascoltare altro. Niente da fare. Mi viene da ridere. Non mi interessa fargli domande. Non mi interessano le sue risposte, le conosco già tutte e le temo, come temo la ferita lancinante di suono e di sangue di “Purple Soup”, un EP del ’90 stampato in dieci esemplari. Io ne ho un paio. Restiamo così per un po’, in silenzio, io e Thom. Sembra nervoso. Lo sarei anch’io nei suoi panni. Troppa responsabilità, capite cosa voglio dire. Mi siedo nell’erba scura, gli chiedo di fare altrettanto. Non lo fa, va alla siepe e grida qualcosa ad un vicino. Il vicino somiglia a Simon Tong quando stava nei Verve, ma ovviamente non è lui. Mi addormento e sogno di camminare sull’acqua con Richard Hell. Thom mi sveglia con un calcio. Accanto a lui il sosia di Simon Tong regge una vanga con fare aggressivo. Thom mi chiede cosa voglio. Cosa voglio. Me lo chiedo anch’io a volte cosa voglio, Thom. Forse voglio solo un’alternativa al dolore che mi pugnala quando ascolto la linea di basso di Fake Plastic Tree. Anche tu sei pugnalato dal dolore quando ascolti la linea di basso di Fake Plastic Tree, Thom? No, non rispondermi. I fratelli bastardi non hanno bisogno di parlare. “Se ne vada o chiamo la polizia.” “In che senso, Thom?” “E la smetta di chiamarmi Thom. Esca dalla mia proprietà.” “Ma scusi, lei non è Thom Yorke dei Radiohead?” Silenzio minaccioso. Come quello tra una traccia e l’altra di “Kid A”. Guardo sul mio taccuino. “Scusa, ma questa non è 36, Lapster Crescent?” “Lapster Road, idiota.” “Ah, ecco. E comunque tenga giù le mani.” In effetti me lo ricordavo più basso. E senza occhiali. Dicevo, io.
“Don’t ask my name to radioactive teardrops They might be dead to shine across the carpet Beyond the awful legenda” Visible Sheets, 1999
si percepisce una certa attenzione, ma non c'è silenzio, c'è quel rumorio, voci? pagine che piano si sfogliano..insomma, non succede quasi mai che il silenzio vero si sostituisca a questo sottofondo indistinto e sommesso..non succede mai. quindi dirò che c'è silenzio. stiamo facendo verga, dobbiamo leggere una novella, vedo che sul libro il testo inizia in una pagina (ci sono solo le prime due righe) e continua nella successiva.. la professoressa ci tiene a leggere le cose con una certa intonazione..prova sempre a comunicarci in qualche modo l'intenzione dell'autore, le sfumature del linguaggio, le pause e i loro significati.. inizia a leggere, ritmo rapido, in un paio di frasi arriva alla fine della pagina e scandisce con fermezza le ultime parole, tra virgolette, "viva la libertà!"..e tutti giriamo pagina.. è un movimento meccanico, veloce, sicuro, e collettivo..lo facciamo tutti inisieme, tutti con la stessa convinzione che sia la cosa da fare, ora, così..che strano momento di unione: sembriamo un battaglione, un gruppo di soldati che si mettono sincronicamente sull'attenti, sembriamo la stessa folla di rivoltosi della novella, mentre alziamo in aria i nostri pugni e le nostre scuri..catturati per un attimo (un attimo, e poi basta) da quel grido di "viva la libertà"..catturati per un istante e poi di nuovo abbandonati, ai nostri piccoli pensieri, che si spargono e si diluiscono in tutta la lunghezza della nuova pagina che abbiamo davanti..
perchè questo triste giorno rimanga nei miei ricordi, come l'ennesima grande dimostrazione che mi trovo davvero nel posto sbagliato nel momento sbagliato..
ribadisco il mio commento sconsolato di fronte agli eventi di questi ultimi due giorni: