Nonsochedire

Post N° 144


Beh..non era il Trentino ma si poteva anche fare. Faggi, foglie, tavoli da picnic e un quasi-silenzio contaminato solo dalle poche macchine che passavano sulla strada, lì sotto. Nè caldo nè freddo..non male. Metto le cuffiette nelle orecchie, così evito anche di sentire quel casino, ogni tanto, della strada. Ho questo libro da leggere, vediamo un po' di che si tratta, facciamo sto sforzo..certo, lo spessore è scoraggiante, e pure la copertina rigida non scherza..odio le copertine rigide. Mi sdraio sulla panca, legno duro, secco -deve essere un bel po' che non piove da queste parti, non è il Trentino- non era comodo nemmeno un pochettino..ma provo a starci il più possibile, dopo mezz'ora di tentativi trovo una posizione quasinontroppodolorosa. Leggo due righe, no, niente da fare, c'è qualcosa là fuori che chiama la mia attenzione e mi fa alzare gli occhi..cos'è..è strano. Migliaia di foglioline appese a decine di rami, sopra la mia testa, ondeggiano..sarebbe esagerato dire che si muovono..ondeggiano..ma sono ferme, sono immobili..l'aria è immobile..film..sembra tutto un po' finto..e io ci sono dentro, e sembro un pochino finta anch'io..immobile anch'io, ondeggiando..e si intravedono pezzetti di sole, tra le foglie, che mandano pagliuzze di luce in giro per il bosco..ondeggiano anche loro..tutto ondeggia in un unico, immobile movimento. Quello è qualcosa come..come dire, una specie di pace..è l'unica parola che mi sento in testa, pace. All'improvviso alza un vento, che non si sa da dove è sbucato fuori, vento bello forte, impossibile e inaspettato..che fa muovere tutto, ma muovere davvero, e ogni cosa si sveglia dal suo ondeggiare sonnolento, io, mi sveglio, fa muovere tutto, tutto insieme, rami foglie capelli pagine pagliuzze di sole e palpebre, che si socchiudono se c'è troppa luce, e parole, e pensieri. E note.Soundtrack: Close to silence, Thomas Otten