Nonsochedire

Post N° 206


calendario..parola che si addentra tra i miei timori più profondi in questi ultimi tempi.no, non me ne frega niente se la canalis ogni anno esibisce i suoi depositi di silicone..non sto parlando di quei calendari lì. mi riferivo a quella febbrile occupazione a cui si dedicano con tanta dedizione le mie beneamate compagne di classe (e probabilmente non solo loro) in questo periodo dell'anno: la programmazione delle interrogazioni. sì perchè quando arriva maggio c'è sempre quella che una mattina apre il diario e inaspettatamente esclama "a regà! ci stanno 3 interrogazioni al giorno! è un casino! facciamo il calendario.". ora, questo discorso del calendario mi sembra parecchio utopico, specialmente dopo quattro anni che non siamo mai riuscite a programmare neanche una sveglia. poi, è proprio vero che viviamo nell'era dell'inganno e della truffa, ma si vede anche da queste piccole cose: il calendario, per esempio, tutti cercano di camuffarlo come una cosa che serve alla collettività. veniamoci incontro, facciamo il calendario..ma veniamoci incontro cosa! che ogni volta che ci proviamo ci scanniamo, e perchè ci scanniamo, perchè non puoi mettere d'accordo 20 persone che come unico interesse hanno quello di non fare troppa fatica! altro che collettività, col calendario vengono fuori i nostri istinti più egoistici, ma è sempre così. e ancora ci provano..
risultato: venerdì abbiamo perso una gustosissima ora di buco, siamo andate a casa incazzate nere e abbiamo inaugurato questo periodo di inesauribili esaurimenti nervosi. io mi dissocio. mi mettete più angoscia voi che 3 interrogazioni al giorno.