Nonsochedire

Post N° 238


si percepisce una certa attenzione, ma non c'è silenzio, c'è quel rumorio, voci? pagine che piano si sfogliano..insomma, non succede quasi mai che il silenzio vero si sostituisca a questo sottofondo indistinto e sommesso..non succede mai.quindi dirò che c'è silenzio.stiamo facendo verga, dobbiamo leggere una novella, vedo che sul libro il testo inizia in una pagina (ci sono solo le prime due righe) e continua nella successiva..la professoressa ci tiene a leggere le cose con una certa intonazione..prova sempre a comunicarci in qualche modo l'intenzione dell'autore, le sfumature del linguaggio, le pause e i loro significati..inizia a leggere, ritmo rapido, in un paio di frasi arriva alla fine della pagina e scandisce con fermezza le ultime parole, tra virgolette, "viva la libertà!"..e tutti giriamo pagina..è un movimento meccanico, veloce, sicuro, e collettivo..lo facciamo tutti inisieme, tutti con la stessa convinzione che sia la cosa da fare, ora, così..che strano momento di unione: sembriamo un battaglione, un gruppo di soldati che si mettono sincronicamente sull'attenti, sembriamo la stessa folla di rivoltosi della novella, mentre alziamo in aria i nostri pugni e le nostre scuri..catturati per un attimo (un attimo, e poi basta) da quel grido di "viva la libertà"..catturati per un istante e poi di nuovo abbandonati, ai nostri piccoli pensieri, che si spargono e si diluiscono in tutta la lunghezza della nuova pagina che abbiamo davanti..