issiba

la fantasofferenza


LA FANTA SOFFERENZA Ciao ciao, come stai? Pensavo che non ti avrei incontrata di nuovo, ma tu fai parte della mia vita e non solo della mia, ma chissà di quante altre persone. Prima ti fai sentire con dei piccoli banali sentori, dopo ti manifesti all’improvviso come se niente fosse: fa parte del tuo essere. Ti scrivo questa lettera per capire dentro di me cosa esiste, perché tu sei la manopola di tutto l’essere, forse sarebbe impossibile vivere senza di te, oltre le sensazioni che tu sprigioni, poi l’uno non potrebbe capire l’altro se tu non esistessi. La tua esistenza è un vagare in una è un’altra anima: tu riesci a disturbare tutto l’operato di un uomo. Mi faccio una domanda: e se tu non ci fossi? No! No! Sarebbe impossibile, perché tu sei come la felicità, l’umiltà, benevolenza, armonia, dispiacere, gioia, amore, disamore ecc… Sei un segmento della vita, la tua potenza a volte fa bene, perché dopo assorbita aiuta a riflettere su tutto ciò che ci circonda, anche su chi ci fa del male o addirittura su chi ci ama. Tu e le altre sensazioni siete essenziale per l’essere umano, ma tu sei sicuramente all’ultimo posto, ci sono sensazioni più belle e importanti di te. Tuttavia lo ribadisco, tu sei la manopola del capire, perché solo con te si riesce a maturare ancora di più. Spero che i tuoi riflessi non mi accompagneranno per il resto della vita. Te l’ ho già detto: tu fai parte dell’essere, per questo tutti, quando ti conoscono, non si dimenticano di te. Tu sei presente e nascosta dietro l’angolo a saltare addosso. Non guardi in faccia a nessuno, fanciulli, adulti, vecchi, disabili. Sei vecchia come il mondo, io credo che sei nata prima tu. Sei forte, riesci a mettere KO a tutti, l’unico che ti tiene testa è l’amore. Se anch’io fossi amato tu svaniresti nella nebbia del mattino. Ho creduto e pensato all’inizio del tuo dissolvimento, ma ti sei ripresentata di nuovo. Si dice che più forte ti fai sentire e meglio si starà dopo. Sicuramente lascerai l’amaro in bocca anche dopo tanto tempo. Tu sei furba poiché cammini a pari passo con l’amore; fino a quando amerò il tuo ricordo sarà vivo. Per colpa dell’amore io ti ho conosciuta, se pure anche prima già ci conoscevamo, ma non in fondo come adesso. Non avrei mai pensato di scriverti una lettera, forse sarò pazzo per gli altri!! Mi sento di farti sapere anche dalla nostra parte come si sta, ovvero dalla mia. Quando tu comincerai ad allontanarti sarà la fine e l’inizio di una nuova vita, non più rivolto alle cause della tua presenza. Piano piano mi sto valorizzando come uomo vivente, direttamente nei miei confronti! Forse questa lettera dovrà essere ancora completata. Russo Paolo 25/06/2008