Creato da itaca.dgl il 26/08/2007

itaca e poi

il mio spazio..quasi libero

 

 

ANDATE E RITORNI

Post n°25 pubblicato il 05 Ottobre 2007 da itaca.dgl
Foto di itaca.dgl

 

Andate e Ritorni  sulla linea della rete..

in quella laguna che permette scambi

all’apparenza vagheggianti , sostenuti

dalla Fantasia dalle Esperienze da una

Follia che ogni tanto molla le briglie

(vale a dire duetti tra MisterFar.neticante ..non me

ne vorrai, vero?.. e l'isola disincantata )

**1975, autunno.**

L’uomo col cappello frequentava il liceo, quarto anno, aveva un 
bel
sorriso ed era di buona famiglia, non c’era mamma che non
sognasse di
consegnargli la figlia. Il mio giradischi era un Philips
mediocre, la mia
stanza aveva un balcone affacciato ad
occidente ed il sole, prima di
morire, mi pennellava i sogni e la
faccia con un rosso ogni volta diverso.
Prendevo dieci in latino,
quattro, cinque o sei nelle altre materie. I
miei temi d’italiano
erano lunghi almeno dodici pagine, il professore naturalmente non
li capiva, neanche io mi capivo. Regalavo poesie alle
mie compagne
di classe, ero molto spiritoso ed ero molto triste,
Eleonora aveva
un seno grandioso e mi amava, ma io amavo Marilina che però
amava Antonio che purtroppo ricambiava. Per lei ho pianto,
ho scritto il
suo nome sui muri, mi sono ubriacato due volte.
La sera alle nove mi
chiudevo in camera per ascoltare la radio,
un programma che si chiamava
pop-off fino alle undici, dopo
andavo sulle onde lunghe per ascoltare
ancora rock su radio
Luxembourg, e poi i notiziari in italiano di radio
Tirana e
di radio Praga. Le voci che arrivavano da molto lontano, le
voci irraggiungibili, mi stregavano, ero un ragazzo.
Inspiegabilmente mi
addormentavo sulle note dei canti
patriottici albanesi, poi passava mio
padre che spegneva
la radio e mi accarezzava, io fingevo di dormire. Fu
in una notte come queste che ascoltai per la prima
volta Springsteen,
la canzone si chiamava thunder road.
Stasera, 30 anni dopo, ho comprato
il cofanetto celebrativo,
l’ho scartato e dentro ci ho trovato il
sorriso di Marilina,
lo sguardo di Eleonora, la risata di Mario, un
tramonto
infuocato, un bacio mai dato.

ed un rosso diverso da quello del sole ritorna tra  chitarre  fiati e  voce
a cui tu hai prestato cappelli  a tesa .. ritmo forte per una battistiana

che  nel 1975 fingeva di perdere il pulman per tornare a casa a piedi.
Quei tre
km in discesa con l'amica e in discesa pure la voce che si
sprecava tra
La collina dei ciliegi e Non lasciarmi chiuso qui pensierooo...
stonate come
piaceva a noi, tra i denti perlati della mia amica e
i miei riccioli ribelli.
Non c'erano shampo ai fiori di seta (ma la seta
ha radici??? ) nè schiume modellanti le sculture sulla testa...
c'erano solo bigodoni a tentar di domare quei tirebouchon indomiti
fino a che 
tanto li tiravo che mi chiedevano: "ma i tuoi bei ricci? "
ed io sgomenta
a non capirli.
E mentre quel rosso diverso dal sole non tinge la gardenia all'occhiello
                        ho galoppato all'indietro nascosta 
             tra i ricordi di Mario di Eleonora e Marilina.

 
 
 

Post N° 22

Post n°22 pubblicato il 20 Settembre 2007 da itaca.dgl

       

.. il potere delle parole sulle menti fertili e pronte

                ad ascoltarle.

   il potere suadente convincente comunicativo

       o anche semplicemente narrativo…

          ma cmq il potere di parole espresse. 

    E da lì l’agio di

           discuterle contraddirle assorbirle

         coccolarsi in loro  riconoscersi in esse

   o

                 combatterle con la forza del proprio pensiero…

                     persino spingersi ad evitarne alcune per

                       disinteresse o paura ,

                  ma cmq riconoscendo sempre che con le parole

              ci relazioniamo

 
 
 

Misteri?

Post n°21 pubblicato il 10 Settembre 2007 da itaca.dgl

Il MISTERO invischia attanaglia appassiona nella
sua fumosa nuvola

perché la limpidezza ha una soluzione troppo facile..

il misterioso poi,

 la persona misteriosa ci invoglia ad alzare quel velo,

pur noi

sapendo che spenderemo energie mentali

per arrivare alla chiarezza..

Quasi un rebus umano senza la soluzione

sotto le palme dei piedi.

E se poi ci poniamo romantiche nel cercare di

svelare il mistero voliamo col pensiero tra emozioni

dolci e nostalgici ricordi…

attribuiamo fascinose qualità di eremita ingigantendo la

rara parola che ci vien concessa.

Usiamo lo specchio deformante dei sognatori estatici

che pennellano di tinte pastello

i chiarissimi bianco e nero.

Ma quel misterioso lo è per davvero o è solo

una posa perché  la sua sostanza è terra terra

oppure è solo suo disinteresse, pigrizia,

apatia .. che a parlar di sé si fa anche fatica.

Oppure ancora è un gioco non più tra guardie e ladri

ma tra furbi e curiosi?

La mia speranza è sempre di trovar qualcosa

di elevato dietro quei misteri, ma così elevato che possa

permettersi di trascurarmi ..

essendo io  poca cosa rispetto a lui. Ma ormai ho capito che

chi è elevato ha anche la saggezza e la bontà

di non farmi sforzare a  cercar qualità superiori..

me ne parla con la semplicità

del GRANDE

e

del GIUSTO

Per questo adoro i bambini piccoli che

pane al pane e vino al vino

con disarmante e quasi sconveniente sincerità

ci stupiscono

SEMPLICEMENTE

ED ORA SORRIDIAMO CON INNOCENZA

E SENZA MISTERI

SU QUESTA VIGNETTA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

            

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

Post N° 20

Post n°20 pubblicato il 09 Settembre 2007 da itaca.dgl

       free image hosting  

                    fatemi spazioooo

                                         Image and video hosting by TinyPic

                                                          ti voglio bene

                                                                     

                                                              

                                                                             vieni giù che giochiamo      

 
 
 

Post N° 19

Post n°19 pubblicato il 06 Settembre 2007 da itaca.dgl

          

                  (questo non è Cerbero, ma un Mostro)

che fregatura la vita quando SAI che incombe
sul tuo cammino un mostro che si
chiama Cancro !!! Possibile che, nonostante l'impegno
profuso dalla ricerca, ancora non si sconfigga?

Subdolo, silenzioso, crudele.. il Cancro non
ha rispetto per nessuno !! Una morte lenta
a tu per tu con la propria coscienza...anche
con quella più onesta.

Non è giusto,
è un calvario iniquo,
che non permette nemmeno di morire dignitosamente !!

(sfogo espresso in modo elementare dettato dalla RABBIA)

Dedico, tramite il canto di una vittima, un pensiero
di preghiera a chi lo sta combattendo , con la scienza
o vivendolo   (inutili i commenti sulla qualità del video,
è il senso che conta )

 
 
 

NEK

Post n°18 pubblicato il 05 Settembre 2007 da itaca.dgl

 
 
 

STORIE DI CHAT

Post n°17 pubblicato il 04 Settembre 2007 da itaca.dgl

       

I miei sentimenti erano sinceri...di Eleonora

Ciao, io mi kiamo Eleonora... la mia storia vi potrà anke annoiare,ma x me è stata importante! Allora come al solito ero in chat, e conosco un ragazzo splendido, era diverso da tutti gli altri dopo un paio di ore ci siamo scambiati gli indirizzi di posta... e da quel giorno abbiamo iniziato a scriverci..

Ci sentivamo al cellulare... ogni giorno parlavamo... io ero pazza di lui... anke se io sono fidanzata da tre anni io volevo continuare a sentirlo... poi lui mi kiese la foto e gli inviai una foto... trovata su internet e continuai x otto mesi... io ero pazza di lui... e lui ricambiava i miei sentimenti... era dolcissimo con me... e io me ne ero quasi innamorata!

Io in seguito gli inviai altre tre foto, cercai ragazze che si assomigliassero e credevo che lui nn sospettasse nulla... e invece nn fu così... dopo 8 mesi lui si accorse ke le ragazze delle foto erano diverse e disse di nn volermi più sentire... io gli kiesi scusa in tutti i modi lo supplicai di perdonarmi... ma con le mie bugie l'ho perso...

Però una cosa è vera i miei sentimenti... quelli erano e sono sinceri. xkè io gli voglio bene davvero... adesso lui è più freddo con me... e ho capito ke l'ho perso... NN MENTITE MAI... CON LA PERSONA KE AMATE... RISCHIATE DI PERDERLA...

Eleonora

Poche parole  di Elena

Troppa luce sei tu all'improvviso

sul mio cammino oscuro

non vedo più le altre stelle

e ho smarrito per sempre la strada...

Queste poche parole sono bastate a convincermi ad incontrarlo dopo mesi che ci eravamo conosciuti in chat. Ero riluttante, avevo paura, o vergogna, non so... ma queste poche parole mi hanno toccato il cuore. Sarò stata troppo romantica, o ingenua o chissà... ma ora stiamo insieme ed è una storia bellissima.

Elena

Io, me stesso  di Bruno

Sono molto giovane e sono gay, e vivo la mia omosessualità di nascosto e con vergogna.

In chat ho trovato tanti ragazzi come me e mi sono sentito meno solo; ho potuto parlare, sfogarmi e raccontarmi, insomma essere me stesso.

Non ho mai incontrato nessuno dei miei amici virtuali di persona, ma in questo momento mi basta avere tante persone, gay e non, che mi capiscono e che mi sono vicine, anche se sono dall'altra parte del monitor.

Ringrazio soprattutto le donne e le ragazze che ho conosciuto, ma devo dire che uomini e ragazzi etero sono spesso talmente stupidi da aver paura persino di un rapporto virtuale con un gay, anche se quello che si chiede è solo e semplicemente amicizia.

Bruno


Un filo di fibre ottiche ci separano  di Layla

Non so bene quali forze mi spinsero ad accendere questo aggeggio di silicio, ma la forza che mi spinse a mandare una delle mie foto più brutte ad uno sconosciuto fu ancora più forte. Poteva cominciare tutto sotto auspici migliori, invece la creatura abitava a Cuneo ed io a Napoli...

"Ma chi me lo fa fare..." pensavo tra me e me, invece ha prevalso la curiosità ed uno spirito che "entro mi ruggeva" fino al momento del fatidico incontro... Lo guardo, lo rimiro e penso che non è affatto il tipo di uomo che può piacermi, parliamo per almeno 3 ore e me ne innamoro e... ci baciamo!!

Che si fa? Ci si mette insieme naturalmente! Mi ama, mi sogna, mi desidera, è folle di me!!! Fino al giorno in cui mi lascia per la lontananza... mah... la chat... gran bella fregatura!

Layla

L'apparenza inganna   di Gemellina 76'

Mi chiamo Maria, ho iniziato a chattare da 6 mesi e ho chiuso con la chat ...non ne voglio più sapere!!!

Ho conosciuto vari ragazzi, con pochi sono rimasta in contatto.

Un giorno ho conosciuto un ragazzo che diceva di stare molto male perché la ragazza lo aveva lasciato per un'altro. Io in chat lo consolavo e alla fine l'ho conosciuto di persona.

A dire il vero fisicamente non mi è piaciuto, mi è stato però subito simpatico. Ho iniziato a farmi una corte serrata, e io ne ero lusingata.

Gli dicevo però che non era il caso che succedesse nulla perché pensavo che era troppo presto per lui affrontare una storia nuova. Io tra l'altro avevo già vissuto un'esperienza con un altro che era reduce da una storia finita male e sapevo che le delusioni non possono passare in 2 settimane!

A causa della sua insistenza e sicuramente del fatto che andava anche a me ci sono cascata... dico ci sono cascata xkè lui all'inizio sembrava preso mentre io cercavo di mantenere i piedi per terra invece man mano che io, come succede spesso, mi affezionavo a lui, lui si allontanava da me.

Insomma... mi ha usato e riempito di belle parole (di cui probabilmente non sa neanche il significato!) e quando ha visto che la sua preda c'era cascata mi ha liquidato come se niente fosse.

In chat si dicono tante cose...ma chissà se sono vere! Se uno poi chatta spesso, alla fine perde il senso della realtà... questo è il mio parere...

OCCHI APERTI!!!!!!

Gemellina 76'

Giulia prima... Giacomo poi   di Roberto

Mi chiamo Roberto, ho quarantadue anni e la mia vita fino a due anni fa somigliava a quella di tanti altri. Ero sposato con Anna da dieci anni, un grande amore all'inizio, che col tempo si era affievolito fino a svanire in un affetto un po' triste e rassegnato. Non avevamo bambini e a volte ci ritrovavamo in quella solidarietà che unisce due persone che riconoscono negli occhi dell'altro lo stesso fallimento.

Avevo una grande stima di Anna ma a poco a poco anche le parole cominciavano a mancare tra di noi; di giorno il lavoro ci teneva impegnati, ma ritrovarsi la sera e subito dopo sfuggirsi ormai era diventata un'abitudine. Lei si chiudeva nella sua stanza con i suoi libri e le sue telefonate e io uscivo per trascorrere serate inutili in uno dei pochi, stupidi locali della mia cittadina di provincia.

Da poco avevo acquistato un computer, che giaceva inutilizzato nel mio studio; una sera, per fare qualcosa di diverso, invitai a casa il mio amico Renato, appassionato di computer ed esperto navigatore. Lo avevo sempre preso in giro per quella sua mania di Internet e per tutte le ore che passava incollato al monitor a fare un qualcosa che per me era ancora abbastanza misterioso.

Non una sola serata, ma molte ne trascorremmo insieme io e Renato nel mio studio, con lui che con passione mi iniziava all'uso del computer e ai segreti della navigazione. Naturalmente mi insegnò anche a chattare; lui era espertissimo in questo campo e dopo qualche tempo decise che era ormai ora che me la cavassi da solo.

La compagnia di Renato mi mancava, mi sentivo solo davanti al computer; compagnia... era quello di cui avevo bisogno e naturalmente andai a cercarmela in chat. All'inizio ero un po' impacciato, non sapevo come e con chi comunicare, poi cominciai a sciogliermi un po' e conobbi diverse persone, quasi tutte donne naturalmente.

La mia carriera di chatter durò poco comunque, perchè dopo un mese in chat incontrai Giulia... conoscersi e piacersi fu un tutt'uno; fortunatamente lei abitava in una città vicina alla mia e ci conoscemmo di persona quasi subito. Mi innamorai subito di Giulia e lei di me, nel giro di due mesi capimmo che non avremmo potuto vivere separati e che avevamo diritto ad un futuro insieme.

Una sera affrontai Anna e le raccontai tutto, ma la sua reazione fu inattesa; sapevo che anche lei non mi amava più e che era stanca del nostro rapporto, quindi non mi aspettavo da parte sua una simile esplosione di rabbia e di dolore e ne rimasi sconvolto. Seguirono giorni terribili, pieni di silenzi e di furie improvvise da parte sua; si sentiva tradita, non da un uomo che amava, ma dal complice di un fallimento che sarebbe rimasta da sola ad affrontare.

Non fui capace di starle vicino ed aiutarla, glielo dovevo, ma, vigliacco come solo un uomo può essere, dopo solo una settimana fuggii da quella situazione che non ero capace di affrontare. La lasciai sola e disperata, raccolsi poche mie cose in due valige e mi trasferii a casa di Giulia.

Nei mesi successivi vissi felice insieme e Giulia, ma non ero del tutto sereno; avevo un forte senso di colpa nei confronti di Anna e le rare volte che ci sentivamo per telefono non riuscivo a sopportare la sua voce addolorata ed i suoi toni accusatori. Per sei mesi non la vidi più e la sentii pochissimo; pur di non affrontare la situazione non avevo nemmeno avviato le pratiche per la separazione. Ad un certo punto però, quando parlavamo al telefono, Anna cominciò a mostrarsi più amichevole e ben disposta nei miei confronti. Sembrava come ammorbidita e forse ormai placata.

Un giorno mi chiese di incontraci per parlare delle nostre cose; confesso che mi sentivo molto a disagio ma decisi che era ora di rivederla. Il nostro incontro all'inizio mi fece un certo effetto; avevo dimenticato quanto fossero belli i suoi occhi e l'espressione distesa e serena del suo viso mi riportò a tanti anni prima, quando il nostro amore era ancora vivo e vivevamo una bella storia.

Rimasi un po' sorpreso, e anche un po' indispettito quando lei mi disse molto tranquillamente che era ora di prendere atto della nostra situazione e di avviare le pratiche per il divorzio. Parlammo per un po' di questioni pratiche, trovandoci d'accordo su tutto e dopo circa un'ora lei mi congedò gentilmente dicendomi che aveva un impegno.

Uscii dal nostro incontro un po' frastornato e perplesso; nel mese che seguì i nostri rapporti telefonici furono distesi e cordiali e risolvemmo tutte le questioni pratiche ancora in sospeso.

Un giorno infine lei mi telefonò per dirmi che voleva invitare a cena me e Giulia e che con l'occasione mi avrebbe restituito il mio computer che avevo lasciato nella nostra casa, che ormai era diventata sua. Io e Giulia, per quanto un po' perplessi, decidemmo di accettare l'invito.

Qualche sera più tardi ci recammo a casa di Anna all'ora stabilita; la prima cosa che notai fu il computer imballato già vicino alla porta e la seconda fu la presenza di un'altra persona, un uomo. Anna porse la mano a Giulia, la scrutò per qualche secondo con una strana espressione, poi il suo volto si distese in un sorriso e la tensione si sciolse subito; prese la mano dell'uomo, lo portò verso di noi e disse ''Questo è Giacomo'', e basta. Quelle poche parole e l'espressione dei loro visi spiegavano tutto, quei due si amavano. Durante la cena ci raccontarono che anche la loro storia era cominciata in chat...

Dieci mesi prima avevo lasciato Anna da sola, ma forse non così sola come credevo... il mio computer le aveva fatto compagnia e aveva conosciuto Giacomo. Ora non le serviva più e me lo restituiva; era un atto simbolico per lei, che significava lasciarsi la nostra storia alle spalle e cominciare una nuova vita. Ne fui felice? No, lo confesso... e non riuscivo a capire il perché.

Oggi io e Giulia siamo ancora insieme e viviamo una bella storia; Anna e Giacomo sono andati a vivere in una città lontana e tutto questo è successo veramente, anche se a volte non ci credo nemmeno io...

Spero di non avervi annoiato.

Roberto

(tratto da  http://www.mondochat.it/storie.htm )

                 

 
 
 

ALIBI

Post n°16 pubblicato il 03 Settembre 2007 da itaca.dgl

 
 
 

L'UOMO

Post n°13 pubblicato il 03 Settembre 2007 da itaca.dgl

 
 
 

LA DONNA

Post n°12 pubblicato il 03 Settembre 2007 da itaca.dgl

 
 
 

coccole e criniere

Post n°11 pubblicato il 02 Settembre 2007 da itaca.dgl

Paziente mi attende il timone, il remo mi si offre alle dita
l'onda si addormenta per non darmi alcun tormento.

E placida stavolta è l'attraversata verso quello scoglio scolpito.

Coccole e criniere ancor là e socchiusa l'inferriata mi permette

di abbordare.

Non un alito di vento, immobile la luce nel suo scorrer lungo il giorno..

l'atmosfera non ha il sapore del tempo.

I miei passi timorosi affrontan la salita e la scelta si fa ardua.


Ingressi e colonne celan novità, profumi afrodisiaci e afrori soffocanti..

un sasso ... piatto .. comodo seppur nudo sedile ..

mi appoggio...

il tempo per riprender fiato ..

il tempo per ripartir all'avventura

 

sulla destra un colonnato ... più in alto un altro,

di fronte all'ombra dei cipressi una porticina,

alle spalle un'irraggiungibile arcata,

sul lato opposto una grotta aerea.

Bell'impresa che mi propongo!

E questo è solo il visibile... la parte più esposta

di un castello di roccia.

I leoni son docili e l'aria ferma non agita lo spirito.

Sulla destra .. un colonnato..

il primo mio ingresso.

Una coorte praticamente.. un riparo rinforzato

con affreschi alle pareti, piante rigogliose che

dell'ombra prendon il beneficio senza accusar

l'arsura di un sole cocente.

Un ambiente per riposo dopo l'arrivo remato.

E al centro del cortile acqua zampillante

da una tazza di marmo .. ombra, refrigerio, pace.

Riprendo la scala e all'altro colonnato

mi porto.. son più in alto e al mio voltar lo sguardo

verso il mare avverto quell'ombra presente.

Mi rigiro fulminea che non fosse solo per l'ombra

il mio pensiero.. il tascapane ne porta il ricordo,

ricrear quell'atmosfera sarebbe rincollar petalo

a fiore d'altro tempo.

E col sospiro ancor dentro.. lo sguardo è alla stanza..

archi di seta azzurra, mantovana e raso argento..

e sull'angolo più fresco ... una culla!!

Giaciglio morbido e ancor tiepido .. vuoto ma ancor

pulsante di vita in erba.. un bambino è stato qui

da poco adesso.. in questo tempio di paradiso che lo

ripara e ne riflette il sorriso.

Le nappe color argento della culla profumano di talco,

il tulle sulla cupola .. un carillon a tulipano ..

il suo Regno!!

Tenerezza ... è il sentimento che mi avvolge..

e col sorriso disteso mi riporto sull'esterno.

Il mio passo è verso il mare, fino alla sommità

piatta che sormonta la vòlta che vedevo dal basso.

Baluardo rinforzato a sostegno della nicchia del neonato,

trampolino di un lancio ..

volo se verso le stelle portassi le braccia

tuffo se al tappeto salato abbandonassi il mio corpo.

E la porticina?

Verso di quella ora corro veloce, arcana apertura

su altri splendori.

Ma già dall'esterno un acre odore di oppio

mi serra la gola.. la penombra è inquietante..

e balugginano instabili luci all'interno di essa.

Oltrepasso la soglia, sono avvolta da essenza..

tabacco mirto cannella coriandolo e papavero

saturano l'aria... velluti bordeaux, viola i cuscini,

nere lucide pelli alle pareti ne fanno una perduta alcova.

Sudore, urla strappate, profondi rapporti,

carne lussuriosa ma violata

smania nel soffocante antro

e le torce testimoni vibranti di amplessi violenti.

Catene.. manette.. brandelli di lino..

un bastone.. un calice riverso..

una calza strappata...

........ una croce spezzata!!

Indietreggio.

Una maligna coltre aleggia pesante,

mi invita pèrfida ad avanzare..

Indietreggio.

Son sull'uscio

Indietreggio.

Sono fuori.

Sgomenta.. persa.. in apnea.

Torno sull'arco,

mi siedo con gambe sospese,

guardo giù..

.. il mare

... blu

... profondo

... vagabondo

immensa distesa che mai ha promesso quiete e che mai è svanita silente

 

 
 
 

quante onde in un giorno

Post n°9 pubblicato il 28 Agosto 2007 da itaca.dgl

Passeggia disinvolta la signora mentre intorno a lei

sguardi interessati scivolano sui gode' della sua gonna..

il correr dei pensieri è piccante attorno a quelle gambe ..

nella piazza una fontana .. i bambini indaffarati coi papà

a guidare motoscafi telecomandati .. due si scontrano ..

oh no .. uno imbarca acqua .. l'altro con una virata

riesce a tornar stabile, ma quanti spruzzi ha mosso ..

il terzo .. il quarto.. patiscono tutto questo movimento

e a malapena reggono la rotta ... la signora in apprensione segue il tutto..

dispiaciuta per quello affondato accarezza i riccioli d'oro del bimbo deluso ..

oh, guarda .. si alza il vento .. meglio affrettare il passo..

ed ecco che la gonna riprende il suo andare intrigante..

le gambe un po' si mostrano, ma le mani riabbassano gli orli..

il tendone del bar risente del soffio .. si gonfia e si sgonfia

come una vela sul mare .. le tovaglie sui tavolini svolazzano ai bordi

come volessero liberarsi del loro compito ..

ma come venuta la brezza si placa .. e riprendere il giro

distrae ed è piacevole .. continua la donna ..

ma qualcosa arriva a fermarla .. musiche .. melodie ..

artisti di strada con trampoli e costumi attirano

vivaci i viandanti .. colori e note li accompagnano..

un bel vedere festoso in questa primavera ..

sorride soddisfatta la signora .. non si trattiene ..

e ancheggiando riprende il passeggio .. gente frettolosa

l'attornia ma lei non può perder quel pittore sul

ciglio della strada .. tavolozza e pennelli si baciano

tra loro e portan quel connubio sulla tela iniziata ..

un vaso .. il vaso del fioraio di fronte ..

le linee curve e morbide a riprendere quei petali rosa ..

quei tratti delicati a segnare i contorni del vaso ..

che rivive più vero alla luce del sole che al neon del negozio..

è tardi .. peccato .. la donna rientra nel suo portone ..

ma quante onde in quel giorno .. il fluire della sua gonna ..

onde di passione han sfiorato quelle gambe ..l'acqua mossa

della fontana e le onde dei riccioli d'oro ..

l'ondeggiare del tendone e dei pizzi delle tovaglie ..

onde sonore di musica fresca e onde colorate di pennelli in azione..

il sorriso è ormai in lei pure quando, posato il suo

capo sul soffice, le onde del sonno la avvolgono quiete..

sarà un sogno sul mare al tramonto .. la risacca sugli

scogli scandirà il suo ondeggiare .. e nel sogno arriverà

una bottiglia e un messaggio "per quante onde potrai avere

in un giorno, amale tutte .. muoveranno le ore"

                               

 
 
 

Post N° 8

Post n°8 pubblicato il 28 Agosto 2007 da itaca.dgl

Ho scoperto nei suoi occhi il profilo di un olivo

contorto

ma che coraggioso ancora porta frutti

fra le foglie argentee..

e l’olio prezioso, nutrimento di questo difficile amore

che supera ventate e carestie..

e ogni volta distende un rametto nuovo

a rimettere pace nei dissidi

                              

 
 
 

Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 28 Agosto 2007 da itaca.dgl

A spasso coi tacchi ..

 

Passeggio sopra il ciglio liscio lucido sottile

ed sono felice della meraviglia che mi accade

 ..attenta e incerta poso passo dopo passo

ma vado e in tondo giro .. più lesta adesso

il cammino è segnato .. e quasi sicura

allungo la punta che trovo già il bordo

.. e vado e giro .. vado .. giro..

sì ancora più svelta e rido .. e giro ..

inebriata come sul filo di un hulahop

e se guardo di sotto c'è il profilo stupito

di te che non credi .. sìììì .. vadoooo

di corsa se vuoi .. riesco anche questo..

un tondo perfetto e ritorno ..oplà

la bocca è un sorriso e gli occhi beati

e ancora più avanti e pure un saltello

è come una giostra.. un mulinello ..

"attenta .. c'è il lago!"..

"noo .. io corro.. io vado!"

.. e risa .. sonore e sottili

gridolini allegri e ancora io vadooo..

che bello .. l'ho fatto .. riuscita

mi fermo .. mi inchino .. mi volto di nuovo

la testa ..mi gira la testa .. sì, è meglio

mi siedo sul bordo.. è sottile? non scendo..

"tranquillo, mi calmo .. non scendo.. non cado!"

"Il lagooooo".. oddio .. vado giùùù e giùùù

e scivolo dentro .. mi bagno .. le scarpe ..

le gambe .. ma tocco.. sìììì toccoooo..

arrivata già sono e la gonna si alza ..

che bello!.. ondeggia e si apre a corolla..

ed in trasparenza che vedo?

il tuo sguardo stupito .. la bocca socchiusa ..

"Son dentro.. son dentro .. e sto bene!"

e il lago è dorato frizzante e in azione

le gambe massaggia e frulla la gonna..

e se ho sete che faccio? mi inchino di nuovo

le mani son coppe e raccolgo quel succo ..

brrrrr .. è frizzante davvero .. lo bevo

mi intriga .. mi toglie il respiro...

ma l'avere sognato è ancora più dolce ..

a spasso coi tacchi su una coppa di champagne!!

                       

 
 
 

Post N° 6

Post n°6 pubblicato il 27 Agosto 2007 da itaca.dgl

                               ventaglio in avorio e oro

 
 
 

Post N° 5

Post n°5 pubblicato il 27 Agosto 2007 da itaca.dgl

                  

                                             De Nittis

 
 
 

magia della coppia

Post n°1 pubblicato il 26 Agosto 2007 da itaca.dgl

                         

**Gli occhi di una Donna non hanno spazio per null’altro quando lei ha

il suo Cavaliere accanto.

Non nella permanente presenza fisica, ma nel profumo costante che lui può lasciarle..

non nelle attenzioni continue, lontane da quelle che lei apprezza,

ma in quelle attenzioni  precise che la soddisfano.

Proprio lì sta il Mistero, l’alchimia di una coppia affiatata..

Nell’aver innati quei gusti comuni ..

nel saper prevedere l’esigenza del compagno e soddisfarla prima della richiesta ..

nel metter da parte se stessi a piccoli tratti per accontentare l’altro..

nell’arrotondare qualche spigolo sgradito ..

nel non sorvolare i silenzi forzati..

nell’umiltà di chiedere lumi.. nella magnanimità di perdonare senza recriminare.

Una coppia senza errori è un’utopia .. una chimera da favole improbabili

che mi porta a diffidare della sua lealtà.. ma una Coppia che si cerca

è la FORZA**

                        

Ho spiegato quel lenzuolo ormai asciutto e l’ho disteso sulla sabbia..

Telo candido .. mi son sdraiata con lo sguardo verso il cielo..

In quell’immenso foglio azzurro quelle parole..

Dapprima aggrovigliate, mescolate casualmente..

gli articoli da una parte rincorrevano i verbi, gli apostrofi solleticavano

le maiuscole.. e i puntini dell’accapo si mescolavano a quelli delle i..

Non ne vedevo i significati validi pur dandomi sensazioni concrete..

quel cielo .. ampia, distesa, liscia pergamena chiara ha offerto loro lo spazio

per allinearsi in ordine composto.. e ne è nata la COPPIA : forza maschile

e femminile capaci di originare vita e di completarsi.

Adamo senza Eva era inutile … Giulietta priva di Romeo si annullò..

Madame Curie visse la scienza col compagno…

Fellini e la sua Gelsomina amanti nell’arte..

Coppie complete .. miti inarrivabili, ma imitabili.

Non per un Sacramento … non per un vincolo sottoscritto

Ma per la volontà e il piacere di essere Coppia…

Un alito di vento più scalpitante degli altri mi volge i riccioli allo sguardo

sfumando quelle frasi nitide e decise… lenzuolo a  mantello

torno Dama sorridente.. io metà di una Coppia?  

                            ........................

 Avvolta dal Cielo m’incammino….. passo leggero

Avvolta dal Pensiero passeggio...  passo lento

 

 
 
 
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MAGIC MOMENTS

 
 
 
 

METAFORA

"Anche un viaggiatore abituato, anche il piu' disciplinato, qualche volta s'imbatte in un particolare oggetto che vuole assolutamente riportare a casa. Va tutto bene; purche' uno sia pronto ad accettare le complicazioni e i disagi che ogni bagaglio in piu' necessariamente provoca."

Turista per caso

(ringrazio MacRaiser che mi concede di far mio questo pensiero)

 

LETTURE

 IL LIBRAIO DI SELINUNTE di Roberto Vecchioni (Un libraio che non vende libri ma li legge ad alta voce. E li legge a un ragazzo, l'unico che abbia orecchie per lui. Saffo, Pessoa,  Rimbaud.... )

NO di Diego Cuggia (Uno show sulle ultime visioni dei morenti è il Grande Fratello del futuro.  E Il pubblico deciderà se il presentatore dovrà iniettare l’antidoto  alla protagonista o lasciarla morire con i suoi ricordi.)

LADRA DI PAROLE di John Jaffe (Ci sono quelli che corteggiano con i fiori o con i cioccolatini: Jack DePaul, giornalista del "Baltimore Star-News", no. Lui usa il potere delle parole)

SOLA COME UN GAMBO DI SEDANO di L. Littizzetto (toh! ma allora non vedo solo io certe cose ehehe)

IL TAILLEUR GRIGIO di A. Camilleri (Un uomo che si pone una domanda e che.. trova la risposta.  E la classe di Camilleri )

 

             

  poesie spettinate 

 

   Avrei

Avrei voluto portare l'aquilone là
dove il profumo di rosa confonde
gli arcobaleni         ma.....pioveva

Avrei voluto cogliere ciliege rubizze
dal ramo proteso ma....è autunno

Avrei.... sfidato a scacchi il tempo
per fare matto il suo Re

peccato..

peccato..

peccato.... è notte

 

 .. astinenza ..

quel trattenersi da piacevolezze veniali,
quasi candidi bon bon, confetti dolci dolci
per una compiacenza sottile e svelta
o.... da più ardite.calde.spinte.estreme
pienezza abbandono limite inconfessabile
varcato col piacere, affrontato con lo sprezzo

volontà e coraggio a tener lontane
tentazioni desiderate, abitudini gradite,
modi cresciuti in noi in uno spazio silenzioso,
carezze amorevoli accanto a cupe nubi..

la loro mancanza, la crisi che ne segue

col tempo sparirà..

saranno altri modi al posto loro,

più pudiche espressioni muoveremo

rigore e virtù ci imporremo

ma l'aver vissuto non ci condanni !!

 

A volte 


A volte canto un grido

di dolore.. io

rivolta sola al muro

bianco

Non ho alberi di bosco

attorno

e i miei antichi sentieri

polverosi

son così lontani ormai

Cerco angoli bui,

i più segreti,

perché raccolgano

e si inzuppino delle lacrime

Ma sono muri

.. e duri

restano inerti,

dispettosi e odiosi

 

 

 
  si ..

 .. quell'altalena certe volte dondolata

al ritmo sciolto delle ventate d'aprile

aria tiepida e odorosa

evasa dai raggi più nuovi

.. non più lane alla pelle ma sete leggere

fluenti e lievi ad ogni ritorno ..

ritorni veloci per corse più spinte

salite decise ad altezze lontane

.. un ritorno ..un ritorno..

e se manca un ritorno ..

l'aria fresca avvolta al respiro diventi ..

l'attesa .. curiosa

.. fremente .. gradita

.. che sazia ad un palmo

dalle acque stagnanti

dalle terre pesanti

 

 

Lettera al cielo  

 A te Cielo,

da me che son certa del tuo essere attraverso le tue scomparse.

Mi distrai dai tuoi manti ponendoti stelle come lucciole brillanti

e batuffoli di spume bianche sfrangiate quando e’ giorno.

Diventi schivo vestendo spesse coltri grigie dense allo sguardo

e ti veli con la luce buia della notte per fingere di non esserci.

Ma tu, generoso e benevolo animo,

mi regali pienezze intime, soddisfazioni grandi

quando ti lasci solleticare dalle ali delle rondini

o giochi a esser tavolozza per il pittore dei tramonti.

Dedicata a te Cielo,

Immensa pagina sicura,

Diario dei miei sogni impossibili..

che sempre li abbracci per me

 

 

La preghiera dei navigatori di Facebook 

Il testo, di Patrizio Righero, arriva dal Centro Giovani diocesano di Pinerolo. Certamente può essere una buona bussola per non perdere la rotta giusta tra i flutti virtuali della navigazione on line...

In questo angolo del mondo digitale, Signore,
ci sono centinaia di nomi,
appiccicati alle pareti di una casa
che esiste solo sullo schermo e nella mia fantasia.
Li chiamo “amici”,
ma molti di loro li conosco poco,
altri solo di vista,
altri ancora sono poco più che volti
(a volte nemmeno quelli!).
Qualcuno non l’ho incontrato,
qualcun altro vive dall’altra parte del mondo;
con qualcuno condivido molto,
con altri poco o nulla.
Alcuni li ho scelti.
Altri hanno scelto me.
E ora sono qui,
sulla mia home
come sorelle e fratelli,
posti sulla mia rotta virtuale.
Te li affido, Signore,
uno per uno.
Ti affido le loro speranze,
le loro paure,
i loro progetti di felicità.
Rendimi, per loro,
immagine – sia pur sbiadita!-
del tuo amore paziente e misericordioso.
Rendimi amico vero,
pronto ad ascoltare,
a condividere, a esserci. 
Rendimi apostolo,
capace di annunciare,
anche sul Web
il tuo Vangelo di salvezza.
Ti ringrazio, Signore,
per questo spazio immenso,
per questa vita a colori,
per questi incontri che forse non sono così casuali.
Tuttavia, Signore,
di chiedo di non lasciarmi affogare
in questo mare di finta compagnia:
risveglia in me il desiderio
di uscire là fuori,
di ascoltare voci reali,
di abbracciare persone autentiche
e stringere amicizie vere.
Amen.
 

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