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Un Presidente del Consiglio che alla Casa Bianca, unico caso in Occidente, si mette a sbeffeggiare il candidato presidente avversario della Clinton, e pare, che sotto banco, abbia fatto pervenire a lei un paio di centomila euro per la sua campagna. E adesso l’Italia dovrà fare i conti con gli Usa!

Un Presidente del Consiglio che se ne va in giro per il Paese, blindato peggio che se fosse un vecchio caporione del polit-buro comunista alla vigilia della caduta del muro, difeso dalla milizia di partito, quel che resta della polizia italiana ormai un tutt’uno coi picchiatori squadristi del PD. Il tutto sotto gli sguardi compiacenti dell’accoppiata massonico-mafiosa, Gabrielli-Alfano.

Un Presidente del Consiglio che si permette di rompere le regole democratiche col trucco della letterina di Natale agli italiani all’estero, con il lapsus freudiani di indicare, come referente,  poi il comitato per il no, mentre lui li precetta per il sì!

Un Presidente del Consiglio, ormai ridotto a macchietta, che sbeffeggia gli avversari politici, come fosse un attore da cabaret, e che perde ogni giorno quel poco  di serietà che aveva indossato per ingannare i fessi; mentre è solo un povero guitto, il mestiere che ha sempre fatto, e da cui  Giorgio Napolitano lo ha strappato per ordine della Bilderberg e della JP Morgan!

Un Presidente del Consiglio che è “tra color che son sospesi”, immerso in una serie di problematiche talmente pesanti da far sembrare la sua “riformetta costituzionale” una barzelletta: gli falliscono le banche, una dietro l’altra; i terremotati si stanno incazzando, e stanno provvedendo da soli a costruirsi i ripari per l’inverno, dopo che hanno capito tutte le sue menzogne, ed è bene che non si presenti più da loro, se non col la milizia; l’immigrazione sta creando altre rivolte nel Paese, con 200.000 africani nullafacenti a spasso per l’Italia, e che l’Europa non vuole più; un buco di bilancio spaventoso, aggravato dai no dell’UE, dopo che perfino Junker, in uno dei suoi rari momenti di lucidità, ha capito tutti i trucchetti contenuti nella legge di stabilità più fasulla della storia.

E ogni giorno, tra i risparmiatori delle 4 banche fallite, gli esodati, i disoccupati presi in giro dal Jobs Act e gli occupati a suon di vaucher; migliaia di imprese che falliscono perché non vengono pagate dallo Stato, e la nuova Associazione Usuraia che nasce dalle rovine di Equitalia, con oltre 500 miliardi di contenzioso; l’opposizione nel Paese sale, come la lava di un vecchio vulcano addormentato, e che alla fine farà molti più disastri, perchè compressa da una democrazia in pericolo.

Un Presidente del Consiglio alla frutta, che insiste, testa di legno qual è, di certi poteri che, con Trump, scricchiolano paurosamente, come uno zombie alla disperata ricerca di carne fresca. Ma non ce n’è più! (ST.JUST)