italiadoc

Ci sono più scheletri nell'armadio di Monti che in un cimitero! Bisognerebbe rinviarlo a giudizio...


Di scheletro in scheletro, gli armadi di Mario Monti assomigliano ad un cimitero bombardato, in cui le povere ossa dei defunti sono state mescolate insieme senza ritegno dallo spostamento d’aria degli ordigni.Ogni giorno che passa la sua agenda si riempie di “furtarelli” che va compiendo sui programmi elettorali altrui, a dimostrazione che le pagine vantate all’inizio colme di novità sono e restano vuote. L’unica parte piena di sgorbi è quella relativa ai rapporti con la UE, dove, sostiene, lui è riuscito a riportare il giusto peso morale e politico di un’Italia disintegrata dal Cavaliere e dell’Antipolitica.Vediamo un po’ se è vero. Partendo proprio dalla solidarietà, tutta “cattolica” dei nostri partner europei, che “amano” l’Italia sempre di più, a mano a mano che si avvicina il giorno dello spoglio elettorale, quando i tedeschi tenteranno di rimettere in moto il giochino dello “spread”, che ormai è sputtanato, se perfino i napoletani ci hanno confezionato sopra i petardi!L’ondata di entusiasmo partita dai vari Barroso, Van Rompuj, Junker, si è ben presto sgonfiata come un palloncino moscio, dopo che ci si è accorti che il giudizio sull’uomo-tecnico già emerso nelle segrete stanze di Bruxelles, ma soprattutto di Francoforte, aveva una sconcertante conferma: un ometto pieno di boria, un insegnante di economia  come ce ne sono tanti e meglio nelle nostre università, un isolato nelle sue teorie da liberismo ricardiano, dove sono le elite a governare e ad arricchirsi, e i poveri ad essere schiacciati e affamati, e che poi diede spazio all’illuminismo e poi al marxismo; un uomo senza patria, perché al servizio di tante patrie quanto quelle che coprono gli interessi globalisti dei banchieri; infine un codardo, pronto ad allinearsi sempre al più forte, la Merkel, anche quando, e soprattutto, c’è di mezzo la salvaguardia dell’Italia: una specie di “yesman” al servizio di Berlino, che ha il compito di guidare il nostro Paese fino alla catastrofe, la trappola della Troika, per favorire il predominio germanico in Europa, visto che siamo l’unico Paese ancora veramente forte da poterci opporre. Quindi, dopo un anno e tre mesi di potere assoluto, in cui ha governato con 56 decreti legge su un Parlamento blindato, 30 in più di Mussolini, dal 1923 al 1926, il professore ha dato all’Italia una bella sforbiciata, ma ha anche permesso che si sollevasse un’opposizione molto simile ad una ribellione, dentro cui lui è stato travolto: ha perso quel poco di lucidità riscontrata in passato, ha obbedito alla sua ambizione piuttosto che alla pazienza diplomatica, di homo-super partes, cancellando in un attimo la perfetta architettura costruita attorno a lui dal trio Napolitano-Bersani-Casini, di neo-compromesso storico, per la divisione equa del potere tra la Sinistra e il Vaticano. Ha fatto molto di più del barone Frankenstein, ha fatto rivivere una creatura che si pensava seppellita dalla montagna delle sue contraddizioni e sregolatezze, abbattuta con l’inganno e svuotata di ogni possibile reazione, il Cavaliere, ignorando quanto ancora fosse pericolosa, soprattutto per i suoi piani. In più, invece di affossarla, ha dato forza alla cosiddetta Antipolitica, fornendole ossigeno e parlamentari almeno quanto i suoi!Insomma un fallimento totale, che ha messo i suoi paladini europei e la stessa Merkel con le spalle al muro, mentre fantasmi terrificanti, molto più oscuri di quelli di Amleto tolgono il sonno alla Cancelliera: il referendum contro l’Euro, Berlusconi ministro dell’Economia, l’Italia che si oppone al Fiscal Compact e al l’ESM, e, come l’Ungheria, restituisce i poteri nazionali alla Banca d’Italia!Ma non è ancora finita: nel vuoto assoluto di quel che dice e mistifica, Monti lascia dietro di lui fatti di una gravità incontrovertibile, sottovalutati dai più, sfuggiti, non si sa come e perché,  alla maggior parte dei media  “distratti” dal “leccaculismo” dei grandi gruppi industriali, di cui sono figli:1)   riduce la nazione ad uno Stato di Polizia Fiscale col solo scopo di risolvere i problemi di liquidità delle banche;2)   questi interventi a pioggia, impediscono  la ripresa economica del Paese, già affossato dalla crisi economica (causata dalle banche) ed ora martoriato dalle tasse;3)   inizia a concepire un iniquo piano segreto per salvaguardare istituti di credito, già falliti e gestiti in totale malversazione (MPS):4)   non si oppone allo smantellamento di Basilea III, e alle sue gravi contraddizioni, dopo averla approvata incondizionatamente;5)   si accorda con la Merkel per dar vita alla Vigilanza Unica sulle grandi banche, lasciando le altre alla vigilanza nazionale, perché possano continuare a esporre bilanci falsi dato che finanziano il PPE tedesco;6)   non si pronuncia, quindi preferisce sorvolare su episodi gravissimi di gestione del credito:= la commistione banca d’affari/banca tradizionale che consente alle     banche la negoziazione dei titoli tossici= lo scandalo Libor/Euribor= le condanne e i relativi concordati per i reati di “evasione fiscale” riscontrati   dalla Magistratura nelle grandi banche italiane, compreso MPS= i reati per “truffa” nei confronti di banche italiane e amministrazioni    pubbliche italiane, da banche molto vicine alla Bundesbank (Deutsche B.)= non interviene nei confronti dei comportamenti illegali dello IOR vaticano,    neppure dopo la presa di posizione di Bankitalia che ne ha bloccato le     rimesse in contanti presso la solita Deutsche B.=  in quindici mesi di attività, non ha mai decretato un provvedimento atto    a bloccare la fuga di capitali all’estero (già oltre i 200 m.di)=  ha tergiversato fino a farlo decadere praticamente, l’accordo tra l’Italia     e la Svizzera a proposito di un sostituto d’imposta del 25% sui capitali    italiani detenuti dalle banche svizzere, che lo Stato elvetico ci avrebbe    girato per cassa (oltre 40 m.di), visto che ora quei capitali hanno preso    il volo per Singapore e Hong-Kong.7)   non ha mai risposto alle interrogazioni parlamentari che chiedevano lumisulla nostra “riserva aurea”: quanto ne fosse l’ammontare, dove fosseubicata, quanto ne fosse stato speso e perché, se il Parlamento e  il Paese ne fossero al corrente;8)   non è mai intervenuto presso il CICR a proposito del fatto che le banche,dopo aver usufruito dei fondi speciali messi a disposizione della BCE in dueoccasioni per un totale di 240 m.di, al tasso dell’1%, anziché investirli nella sottoscrizione di Titoli del Debito Pubblico al 4,5%, lucrando la differenza, nonne abbiano riservato almeno il 50% all’impiego verso le famiglie o le pmi;    9)   non è mai intervenuto sulla vigilanza bancaria al fine di individuare tutta lamassa dei crediti inesigibili o in sofferenza delle grandi imprese o delleamministrazioni pubbliche, la loro origine e la loro gestione fino alloimmobilizzo; né sulla “ristrutturazione” dei crediti insolvibili della clientela primaria;  10)  non ha provveduto a inserire nel decreto anti-corruzione il reato di falso inbilancio, per il semplice motivo che le prime indagate  sarebbero le banche,visto quel che si trova dentro i bilanci di quelle fallite o condannate per reati finanziari.  Soltanto questi 10 punti farebbero sobbalzare sulla sedia uno studente di economia del secondo anno. In Italia se ne sono accorti un paio di quotidiani, di quelli all’ “indice”, una decina di parlamentari “indipendenti”. Ma una cosa è certa: NON DOVREBBERO ASSOLUTAMENTE FAR CAPO AD UN PROFESSORE DI ECONOMIA, PEGGIO CHE PEGGIO A UN MINISTRO DELL’ECONOMIA, E PRESIDENTE DEL CONSIGLIO.Sono i conquibus che il professor Mario Monti ha lasciati irrisolti, per distruggere il nostro Paese, e consegnarne le spoglie ai suoi mandanti.P. LORETO