in giro per l'Italia

Parco Campo dei fiori


 Il Parco regionale Campo dei Fiori, istituito nel 1984 , si estende sui territori della provincia varesina occupati dal Massiccio del campo dei fiori e dal Massiccio del monte Martica.  Il Parco è delimitato a Nord e a Nord-Ovest della Valcuvia, ad Est dalla Valganna e a Sud dalla città di Varese e dalla strada statale che conduce a Laveno-Mombello.  I due massicci sono separati dalla Val di Rasa che unisce la Valcuvia alla Valle dell'Olona. Storicamente, il Campo dei Fiori è "la montagna dei varesini ": per via della vicinanza al centro di Varese e dell'estrema rapidità con cui se ne possono raggiungere i crinali, è una delle località di turismo più popolari del territorio. Da fine 1800 fino agli anni 1950  si saliva alla montagna con una rete di tramvia e funicolare; per i turisti più facoltosi era a disposizione il Grand Hotel Campo dei Fiori, monumentale struttura in stile liberty opera dell'architetto Giuseppe Sommaruga. Con la diffusione dell'automobile,  l'attenzione turistica si è spostata sulle montagne alpine,  facendo perdere fascino ed importanza al Campo dei Fiori  (che subì anche la chiusura di buona parte delle strutture ricettive).  Per rilanciarne l'immagine, valorizzandone le notevoli ricchezze naturalistiche,  storiche ed architettoniche, l'amministrazione regionale lombarda, d'accordo con le autonomie locali,  decise verso la fine degli anni 1970 di proteggere tutta l'area includendola  in un Parco Naturale Regionale.  Il progetto si concretizzò nel 1984.   Il Parco ha da allora notevolmente esteso  il suo territorio ed ampliato le sue finalità, rivelandosi uno strumento formidabile per la promozione turistica  e la salvaguardia del suo territorio. La sede del Consorzio di gestione, all'inizio posta a Luvinate,  fu poi trasferita a Brinzio,  l'unico comune a quel tempo totalmente incluso nel territorio del Parco. Nel territorio coperto dal Parco si trovano importanti complessi storico-architettonici, tra cui spiccano il Sacro Monte di Varese (importante santuario dedicato alla Madonna nera, dichiarato Patrimonio dell'Umanità UNESCO)  ed un notevole insieme di edifici in stile liberty di grande pregio, tra i quali svetta per maestosità il Grand Hotel Campo dei Fiori (con annesso Ristorante Belvedere). Da menzionare è altresì la vetta delle "Tre Croci",  una delle più alte del massiccio, che trae il suo nome dall'altare ivi posto nel 1600,  e da allora più volte rinnovato, a memoria del sacrificio di Gesù Cristo sul Golgota. Sulla vetta più alta del Massiccio, la Punta Paradiso (1226 m), è stata costruita nel 1956 la "Cittadella di Scienze della Natura Salvatore Furia"  che attualmente comprende l'Osservatorio Astronomico "G.V. Schiaparelli", il Centro Geofisico Prealpino, con le stazioni meteorologiche e l'Osservatorio Sismologico, il Parco "L. e M. Zambeletti" e il Giardino Botanico "R.Tomaselli".  La Cittadella nasce come centro di divulgazione scientifica, gestito da volontari.