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"La Dama Bianca" di Carpi


Carpi in provincia di Modena  è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale e della Medaglia d'oro al Valor Civile per il sostegno dato dai cittadini alle persone internate al campo di Fossoli per alleviare le pene e consentirne la fuga
Nell'opera di soccorso ai perseguitati e agli ebrei si distinse in particolare Odoardo Focherini, il quale pagherà il suo impegno con la deportazione e la morte nel campo di concentramento di Hersbruck. Medaglia d'oro dell'Unione delle Comunità Israelitiche Italiane nel 1955, Giusto tra le nazioni a Yad Vashem nel 1969, Focherini è stato ricordato nel 2006, nel centenario della sua nascita, con importanti manifestazioni con ospiti internazionali e beatificato dalla Chiesa il 15 giugno 2013.
Il campo di Fossoli fu la prima sede dell'iniziativa di don Zeno Saltini a favore degli orfani di guerra e dei diseredati che poi portarono alla comunità di Nomadelfia. Carpi è stata colpita dai terremoti dell'Emilia del 2012, con seri danni al patrimonio artistico dovuto a lesioni importanti di numerose chiese tra cui il Duomo, San Nicolò e San Francesco.  
Il fantasma della Dama Bianca appare dentro le mura del Castello ogni volta che sta per morire un discendente della famiglia dei Pio, i Signori di Carpi. Tra il XII ed il XIV secolo le mogli erano il vanto e l'ornamento del Signore ed ogni loro mancanza, vera o inventata che fosse, poteva costar loro la vita. Riguardo alla leggenda, non si sa con certezza se Bianca fosse il nome della donna in questione o solo un aggettivo riguardante il colore delle sue vesti. Giberto I, suo marito, era un rude e rozzo guerriero al servizio dei Visconti, i Signori di Milano. Il personaggio in questione aveva un brutto carattere. Una notte, la sventurata dama fu sorpresa nel sonno da due sconosciuti, probabilmente a servizio di Giberto (si crede sia stato lui a tramare tutto questo) e fu trascinata per i capelli verso una delle finestre del castello e da lì fu fatta precipitare nel vuoto. Pochi istanti dopo il suo corpo giaceva immobile e senza vita, coperto da candide stoffe di lino. 
Però lo spirito della castellana non era morto. Si dice che prima di schiantarsi al suolo abbia lanciato una maledizione contro i Pio: "Tre giorni prima di morire mi vedrete con un camice bianco ed un candeliere nella mano destra." A favore di questa profezia c'è un fatto spaventoso che accadde una notte del 1641, a Roma. Una donna apparve vestita di seta bianca, emettendo dei rumori non umani; i servi non riuscirono a nascondere questo fatto al padrone di casa, il cardinale Emanuele Pio, gravemente ammalato. Dopo tre giorni il cardinale morì. Un fatto del genere si era già verificato anche a Carpi. Si dice che l'anno in cui morì Alberto III Pio, lo spirito della Dama Bianca sia apparso nel convento e non nel castello. Quest'ultimo infatti era ormai disabitato, mentre nel monastero riposava, e lo fa tuttora, la beata Camilla Pio, cugina di Alberto III. 
 La storia della "dama Bianca" prosegui