Creato da bigtheone il 12/03/2006
politica, commenti, dal centro delle cose

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

I miei Blog preferiti

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

steff.carfronteverdeilaria290878danielaz1969io_solamente_iiobigtheonelottergstoorresaDan223OZZYNASdoppiamoCupidoterzarepubblicaninaciminelli
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

In pericolo la democrazia?

Post n°20 pubblicato il 12 Maggio 2006 da bigtheone
Foto di bigtheone

Come nelle peggiori previsioni del Cavaliere in questi giorni si è realizzata l'occupazione di tutte le posizioni di potere in Italia.

I Comuni sono passati per prima per la maggioranza al centrosinistra, poi le Province e la quasi totalità delle Regioni e adesso il Parlamento e le più alte cariche istituzionali ed infine anche la carica più alta di Capo dello Stato, quella che dovrebbe costituire il baricentro di tutti gli equilibri democratici, è stata divisa tra i partiti della maggioranza come se si trattasse di una poltrona qualsiasi.

Una svolta storica, un ex PCI al Quirinale con buona pace dell'area moderata, della chiesa e di chi in quel credo estremo non ha mai creduto. Un uomo che nella sua vita ha partecipato al Congresso dei Partiti Comunisti a Belgrado (nella foto), dove si parlava russo e la presenza della Mosca di Stalin aleggiava nella stanza.

Un uomo che sostenne la tesi dell'Unità che definì gli operai insorti in Ungheria contro il regime assassino Comunista come   "teppisti" e "spregevoli provocatori".

Nella vita si possono commettere degli errori, ma il suo è stato quello di accettare un totalitarismo come possibile soluzione politica e tale forma mentis è pericolosa perché non si perde facilmente e chi la professa o l'ha professata per un ampio lasso di tempo nella propria vita, non può ora assurgere a garante della democrazia.

La nostra è proprio una democrazia malata che il centrosinistra non sta cercando sicuramente di salvare.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Giorgia Meloni nuovo vicepresidente della camera, ha 29 anni!!!!

Post n°19 pubblicato il 05 Maggio 2006 da bigtheone

Alleanza nazionale punta tutto sui giovani appena arrivati nei palazzi della politica, senza esperienza ma che si sono battuti "per l'apertura pomeridiana delle scuole" e della proposta di Legge "per il comodato gratuito dei libri di testo".  Questo il curriculm che si trova su  wikipedia di Giorgia Meloni.

La neo Presidente che governerà centinai di deputati più anziani e con più esperienza è stata prima inserita nelle liste bloccate della Camera (dove chiunque poteva essere eletto) e poi è stata scelta con altrettanta democrazia a sedere al tavolo della Presidenza.

Non credo nel "nonnismo" ma neanche nel "nepotismo", credo che un giovane, così giovane, debba sedersi da un lato ed imparare da chi gli sta intorno, prima di lanciarsi in avventure di cui non capisce nè il principio nè la fine.

Poi una volta che si è aquisito un minimo di esperienza e spessore politico si possono fare dei passi in avanti che avranno il sapore di ciò che si è ottenuto con il sudore della fronte e della lotta politica e tutti intorno saranno fieri dei risultati che hai ottenuto.

Ma dietro a questa scelta c'è una mossa politica di Fini che mira solo a scontentare qualcuno e a rompere degli equilibri e di nuovo ad affermare che in AN lui è l'unico padre-padrone. Potrà continuare questo atteggiamento.... quousque tandem abutere, Fini, patientia nostra

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

D'Alema si impone, rinuncia anche Marini

Post n°18 pubblicato il 04 Maggio 2006 da bigtheone
 
Tag: Unione
Foto di bigtheone

CIAMPI HA RINUNCIATO forse perchè effettivamente troppo vecchio e stanco o forse perchè il centrosinistra ha accolto con una certa freddezza l'accorato appello del centroestra. Regista di tutto molto probabilmente Massimo D'Alema. Sapeva il "migliore della sinistra" che il buon vecchio Ciampi si  sarebbe convinto a rinunciare se il centrosinistra avesse mostrato una  fredda approvazione per la proposta.  Marini invece è una storia a sè, un altro stile, la dimostrazione che in queste ore la gelida macchina del "Migliore" sta lavorando inesorabile.

Il povero Marini si è visto arrivare in testa la candidatura a Presidente della Repubblica e senza avere neanche avere il tempo di pensarci ha dovuto fare marcia indietro con fermezza per non indispettire il "Migliore".

Ma lo avete visto circondato dai cronisti che gli chiedevano il perchè di quella scelta, infondo la carica di Presidente dell Republica non si può rifiutare non almeno per motivi di spartizione di poltrone. E lui, poveretto, un pò sudato è stato costretto a ripetere più volte che "no", lui non era disponibile a quella carica e basta.

Ed ora il centrosinistra ha un dubbio, presentare al centrodestra una rosa di nomi con la certezza che D'Alema verrà scartato oppure un solo nome e poi andare avanti a testa bassa.

Ho due soluzioni per il centrosinistra definitive ed entrambi valide.

La prima prevede la seguente rosa di nomi:
1) Massimo D'Alema
2) D'Alema Massimo
3) D'Alema On. Massimo

la seconda è un pò più vecchia ma sempre valida:
1) Massimo D'Alema
2) Barabba (Attenzione però che l'ultima volta non è andata molto bene)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

LA GRANDE INCOGNITA

Post n°17 pubblicato il 03 Maggio 2006 da bigtheone
 
Tag: Unione
Foto di bigtheone

Sarà Massimo D'Alema il prossimo Presidente della Repubblica? Se dovessimo fare un discorso di poltrone si potrebbe dire che le due poltrone di Camera e Senato valgono insieme quella del Capo dello Stato e ai DS spetta di diritto. Ma non c'è dubbio che la poltrona del Quirinale non può essere spartita come fosse un qualsiasi posto, manuale Cencelli alla mano.

Soprattutto dopo un settennato come quello di Ciampi che ha unito l'Italia facendoci ritrovare quell'orgoglio nazionale che ci rende tutti fieri di essere italiani. Massimo D'Alema è un fine politico, capace, intelligente ma è di parte, troppo freddo e distaccato per riscaldare i cuori di tutti gli italiani. Il suo distacco dalle cose, il suo sorriso sempre al limite dell'arroganza e della superbia, non giocano certo a suo favore. Sarà in grado di guidare un paese spaccato in due, sarà in grado di ricomporre le spaccature che il sisma elettorale ha provocato.. sono queste le domande che dobbiano porci.

Ma D'Alema ha i numeri, l'intelligenza e soprattutto il vuoto intono a sè di possinbili figure di alto profilo in grado di contrastarne l'ascesa. La sua sarà una scelta del tipo "non c'era nessun altro oltre a lui".

"Povero il paese che ha bisogno di eroi", ma io aggiungo povero il paese che non ha più persone come il nostro caro Ciampi ormai troppo vecchio per reggere le intemperanze di una classe politica perennemente in conflitto.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

LA CDL CHIEDE A CIAMPI DI GARANTIRE ALL'ITALIA UN FUTURO DI STABILITA'

Post n°16 pubblicato il 03 Maggio 2006 da bigtheone
Foto di bigtheone

la CDL spariglia il gioco coperto dell'Unione e lancia la carta vincente di un Ciampi Bis, unica figura a cui nessuno può veramnte opporsi. Per il Quirinale la prima votazione sarà l'8 maggio. Berlusconi nel frattempo si e' dimesso. Domani Ciampi deciderà il momento per l'avvio delle consultazioni per nuovo governo. La Cdl: prima il Capo dello stato, poi l'incarico. Ciampi dovrebbe attenersi al programma già concordato prima delle elezioni con tutte le forze politiche e rinviare al prossimo capo di stato l'avvio delle consultazioni.

Intanto Mastella e Bonino si contendono il ministero della Difesa. La Bonino può far valere il doppio dei voti di Mastella ma nessun senatore. La partita appare difficile per Prodi.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

IL GOVERNO PRODI NON NASCERA' SUBITO.. D'ALEMA FRENA

Post n°15 pubblicato il 01 Maggio 2006 da bigtheone
 
Tag: Unione

Massimo D'Alema frena sull'incarico a Prodi, il Predidente DS ambisce al colle del Quirinale e non vuole che la nascita di un debole governo Prodi possa incidere sulla tabella di marcia.

Ormai c'è l'assenzo della quasi totalità del centro sinistra e al centro destra la cosa pur non piacendo potrebbe essere digerita difronte a rischi più grandi.

Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta per eleggere il Presidente della Repubblica e dunque anche senza l'appoggio del centrodestra D'Alema ha i numeri per poter essere eletto. 
Inoltre la formazione di un governo Prodi costringerebbe D'Alema a rinunciare ad un posto nell'esecutivo con il rischio che un'eventuale trombatura in sede di votazione per il Quirinale (il voto è segreto) lasci il Presidente DS senza nessuna carica.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Mastella ammette la prima votazione l'ho guidata io, poi la cosa mi è sfuggita di mano

Post n°14 pubblicato il 01 Maggio 2006 da bigtheone

"Troppi scontenti nella Margherita" sarebbe questa, secondo il divo Clemente, la causa dei 10 voti andati a vuoto nella prima votazione e dei tre "Francesco" nella seconda.

Infatti la scelta di Marini ha scontentato figure di spicco del partito che ritenevano di avere più diritto a sedere sullo scranno più alto di Montecitorio. Il Senatore Nicola Mancino e il sen. Lamberto Dini entrambe in effetti con molta più esperienza in politica e sicuramente qualcuno dei loro FEDELISSIMI.

Il Sen. Cossiga dopo la prima votazione aveva detto che l'elezione al Senato era in dubbio perchè non si riusciva a raggiungere l'accordo tra ex democristiani. Dunque la verità sta tutta in questo centro irrequieto che ha accettato di governare con la sinistra estrema ma che ora scalcitra perchè si è accorto che in realtà è prigioniero di un abbraccio troppo soffocante.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Marini eletto ma ora l'Unione ha solo 1 voto di maggioranza... una vittoria di Pirro

Post n°13 pubblicato il 01 Maggio 2006 da bigtheone
 
Tag: Unione

Sorrideva Romano Prodi Sabato mattina a Montecitorio dopo l'elezione del candidato dell'Unione avvenuta dopo un'estenuante nottata che aveva portato gli ormai ultra ottantenni senatori a Vita a un passo dal collasso.

"E' stato più difficile del Nobel" dichiarava la quasi centenne  Rita Levi Montalcini e c'è da crederle.

Ma analizzando la maggioranza di centrosinistra al Senato non possiamo che constatare come questa vittoria sia stata forse più un danno che una successo.

L'Unione al Senato può contare su 158 voti di cui ben 4 di Senatori provenienti da ogni parte del mondo che, a meno di un trasferimento per il futuro in Italia, non potranno sempre presidiare l'aula.

Dopo l'elezione di Marini i voti sono scesi a 157 (perchè il regolamento vieta al presidente del Senato di votare) e la CDL può ancora contare su ben 156 voti.

Rimane il famoso Sen. Pallaro, indipendnete dell'Argentina, che oggi diviene vero ago della bilancia e che se non dovesse avere dal governo ciò che ha chiesto allora potrebbe decidere di appoggiare la CDL. I voti allora andrebbero a 157 contro 157.

Non dimentichiamoci però il governo e le ambizioni mai nascoste di Mastella e di qualcunaltro di andare a fare il ministro. Questi Senatori che, vista l'incertezza, non rinuncierebbero a mantenere le due cariche, saranno costretti a disertare l'aula molto spesso facendo mancare il cd. numero legale.

La scelta di un Senatore a vita come Presidente super partes sarebbe stata, se avesse prevalso la politica e non la fissazione di vincere sempre a testa bassa, una scelta vincente sul piano dell'immagine e soprattutto dei numeri. 

Ora l'Unione dovrà presidiare l'aula di Monteciorio, garantire ai pochi senatori di frontiera poltrone e posti, giocare facendo leva su 3/4 senatori a Vita  ultraottantennie e sulla presenza di 4 senatori residenti dall'altra parte del mondo.

Staremo a vedere.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Mastella non ottiene il ministero della Difesa

Post n°12 pubblicato il 30 Aprile 2006 da bigtheone

All'uscita da Montecitorio Mastella rilascia ai giornalisti una dichiarazione amara:" vederemo i fuochi d'artificio nella fase dello svolgimento ordinario dell'attività del Senato".

Non è la faccia allegra di uno che ha ottenuto quello che riteneva un suo diritto, una posizione di rilievo nel governo per i suoi voti di centro che, in uno schieramento troppo sbilanciato all'estrema sinistra, valgono molto di più.
E allora potrebbero esserci problemi grossi per l'ordinaria attività del Senato dove i numeri sono molto stringati e dove il voto compatto dei Senatori a vita si è avuto in occasione dell'elezione di Marini solo perchè tutti hanno compreso che il ridicolo rischiava di sommergere "l'istituzione Senato" di fronte ai tentativi evidenti e ripetuti di spaventare Prodi al fine di ottenere qualche posto in più. Ma non credano nella maggioranza di poter sempre contare sui loro voti.

Un applauso al sig. Scalfaro Presidente emerito che ha mostrato ancora una volta di più di non sapere proprio tenere un attegiamento distaccato da arbrito ma di patteggiare sempre per una squadra in campo.

Come detto Molto probabilmente in settimana Prodi avrà l'incarico e allora i problemi saranno palpabili con Mastella che scalcita e il nodo del Quirinale ancora da risolvere.

Vedremo...

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Eletto  Marini coi voti di tutti i Senatori a vita

Post n°11 pubblicato il 29 Aprile 2006 da bigtheone

Il Senato ha ripreso questa mattina le procedure di voto per la nomina del nuovo presidente di palazzo Madama dopo che ieri tre votazioni non sono state sufficienti per eleggere il candidato del centrosinistra Franco Marini allo scranno più alto.
Alla fine però il vecchio sindacalista c'è la fatta con i voti di tutto il centrosinistra oltre al voto di tutti i senatori a vita. Andreaotti ha votato, compresa l'impossibilità dell'elezione, scheda bianca.
La strada per il nuovo governo è aperta, probabilmente giovedì 4 maggio l'incarico a Prodi.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963