Creato da bigtheone il 12/03/2006
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Al Senato 161 voti per Marini.... a un passo dall'elezione

Post n°10 pubblicato il 27 Aprile 2006 da bigtheone

Al Senato Marini, stando alle ultime indiscrezioni può contare su 158 voti del centro sinistra oltre al voto di Pallaro, Colombo, Montalicini.
Rimangono ancora da assegnare Cossiga e Pininfarina.
La strada per Andreotti si fa in salita.
Staremo a vedere.

 
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Fausto risponde a Prodi ... è vero ci atteniamo al programma, tanto l'ho scritto io

Post n°9 pubblicato il 26 Aprile 2006 da bigtheone


Fausto Bertinotti ha detto: «Avendo scritto io il programma me lo ricordo in tutte le sue parti e va bene».

Bè amici cari il problema non è tanto chi ha scritto il programma del centro sinistra ma che cosa avete scritto visto che ognuno lo interpreta a modo suo.

 
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TOTO MINISTRI ... i DS FANNO la parte dei leoni Dopo le amarezze della camera... manuale Cencelli alla mano.

Post n°8 pubblicato il 26 Aprile 2006 da bigtheone

Vicepresidenti                        probabilità

Francesco Rutelli                      90%

Piero Fassino                            90%

Ministro esteri

Massimo D'alema                      10%
(come ho già detto sembra che lui non voglia nulla dopo lo scontro con Bertinotti e la poco trasparenza di Prodi)

Ministro interni

Arturo Parisi                              80%

Ministro istruzione

Rosi Bindi (purtroppo)               60%

Min. Difesa

Mastella                                    50%

QUOTA DS                                 50%

Min. Ambiente

Pecoraro Scanio                        50%

Min. Infrastrutture

A. Di Pietro                                 99%

Min. economia

Padoa Schioppa                         90% fedele di Prodi (D'Alema potrebbe però imporre Visco per ricambiare la scortesia di prodi sulla Camera)

min. Politiche agricole

Pecoraro Scanio                        70%

Quota DS                                   30%

min. giustizia

Pisapia                                     30%

Quota DS                                 70%

Min. welfare

Livia Turco                                 70%

outsider - Pezzotta                    30%

Min. Sanità

Quota DS                                   90%

 
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Letizia Moratti, molta classe e savoir fair.. complimenti

Post n°7 pubblicato il 26 Aprile 2006 da bigtheone

Riporto senza commenti: «Cosa penso delle urla e dei fischi? Che sono stati gentili! Nella mia vita ho passato momenti ben più difficili». A 86 anni, Paolo Brichetto Arnaboldi, padre del candidato sindaco per la Cdl, Letizia Moratti, dimostra nonostante le sue precarie condizioni fisiche un incredibile aplomb. Ore 17 di ieri, dopo la manifestazione per la Liberazione, a casa Brichetto. «Non ho mai avuto paura, avevo messo in preventivo le contestazioni, ne è valsa la pena. Dobbiamo continuare a credere nella democrazia e in democrazia c'è posto anche per i fischi. Il nostro Paese deve continuare a lottare per un futuro fatto di tolleranza e di compresione. Sono andata in corteo con mio padre, un eroe della Resistenza, che mi aveva chiesto di accompagnarlo ed ero solo preoccupata per la sua salute», commenta Moratti che tra fischi e insulti («Fuori dal corteo i fascisti», «Puttana vuoi rovinare Milano come hai rovinato la scuola») ha spinto la carrozzella di suo papà, per 15 turbolenti minuti, in corso Vittorio Emanuele.

 
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Pallaro: con l'unione se garantisce gli italiani all'estero.. e Tremaglia che ha fatto fino ad ora?

Post n°6 pubblicato il 26 Aprile 2006 da bigtheone

All'indecenza non c'è mai limite...

Ieri un manifestante di sinistra esibiva un cartello che affermava:" Tremaglia Santo Subito".

Oggi Pallaro arriva in Italia e chiede conferme scritte all'Unione sulla tutela degli italiani all'estero... ma non si è accorto che è stato votato grazie ad una legge del Centro destra fortemente voluta dal vecchio Tremaglia e che esisteva nel governo Berlusconi un ministero per gli italiani all'estero.

Credo che questo ministero non si ripeterà in questo nuovo governo e allora caro Pallaro rifletti un pò di più su quello che dici e al buon vecchio Tremaglia ricordo che la riconoscenza è mercanzia molto pregiata perchè se ne trova sempre poca... troppo poca. 

 
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Andreotti non rinuncia

Post n°5 pubblicato il 26 Aprile 2006 da bigtheone

Francesco Rutelli ha incontrato Giulio Andreotti, top secret il contenuto del colloquio. In serata, il senatore a vita fa sapere: "Non ritiro la mia candidatura, l'ho accettata con la speranza che favorisse un certo dialogo. Finora questo dialogo non si è aperto, ma io non devo ritirare niente".
Perchè il caro amico Rutelli ha sentito il forte bisogno di incontrare il vecchio Andreotti per chiedere un passo indietro.

L'unione sembra non avere i nervi saldi ed il cattivo umore di Marini (molto sgarbato con chi cerca di intervistarlo) non preannuncia nulla di positivo per la coalizione guidata da Romano Prodi.

Staremo a vedere.

 
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Bertinotti ormai è il vero leader

Post n°4 pubblicato il 26 Aprile 2006 da bigtheone

Non sembrano esserci più limiti al fiume in piena delle dichiarazioni del compagno Fausto.

“ faremo dimagrire Mediaset”, “La Rai non va privatizzata”, “la legge Biagi va eliminata”. Bertinotti, presidente in pectore di Montecitorio, risolta la pratica D’Alema/DS si è ormai lanciato come unico vero Leader della coalizione riscrivendo di fatto il programma di governo in un paio di giorni. Il povero Fausto vista forse la non più tenera età si è già dimenticato di aver firmato un corposo programma di quasi 300 pagine. Il professor Prodi lo ha bacchettato come si fa con uno scolaro poco disciplinato: “ esiste un programma che va rispettato da tutti”, anche dal vero vincitore delle elezioni. Si perché se queste elezioni non le ha vinte Berlusconi non le hanno vinte neanche Fassino, che è riuscito a stento a riconfermare i suoi voti storici, non ha sfondato nelle classi medie del Nord e perdendo strada al Sud, e soprattutto non le ha vinte il sig. Rutelli che addirittura è tornato indietro di ben quattro punti perdendo addirittura un milione di voti.

La coalizione di centro sinistra mostra ora quali sono i veri problemi legati soprattutto a far convivere due anime, una più moderata ed una completamente radicale.

Come avevo già anticipato al governo non vuole andarci nessuno, D’Alema ha già fatto sapere che non ne vuole sapere nulla, i due Leader Fassino e Rutelli avranno incarichi solo di facciata ma nulla di serio.

Il governo comincerà subito a navigare in brutte acque. A giugno bisogna votare il rifinanziamento della  missione in Iraq, poi la TAV e la legge Biagi. Tutto questo con posizioni ancora non chiarite. La missione in Iraq deve finire subito, “pagheremo solo la benzina per tornare in Italia” afferma rifondazione, “concorderemo il rientro con il governo iracheno” ribatte Prodi.

Sulla TAV oggi l’Europa fa sapere che se i lavori non cominciano subito perderemo ben 7 miliardi di euro di finanziamenti comunitari. Su quest’argomento il Verde Pecoraro durante le elezioni diceva che la TAV si farà semplicemente potenziando la linea esistente quindi niente Tunnel e niente finanziamenti. Prodi invece ha sempre detto che la TAV si farà col tunnel. Staremo a vedere sperando di non perdere questi soldi che sono davvero tanti.

 
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Il Senato ad Andraotti

Post n°3 pubblicato il 26 Aprile 2006 da bigtheone

Le due coalizioni affilano i coltelli per la giornata del 28 aprile quando dovranno votarsi i Presidenti di Camera e Senato.

Al Senato si è aperta una situazione molto difficile, la candidatura di Andreotti sembra aver complicato di molto le cose.

Può il Senatore a vita contare davvero su qualche voto del centro sinistra? La CDL sembra contarci ma in realtà la cosa è abbastanza in dubbio anche se….

Al senato la CDL conta 156 voti e l’Unione 158 poi ci sono 7 senatori a vita e un indipendente (Pallaro) che ancora non ha chiarito con chi si schiererà.

Sappiamo inoltre che Scalfaro (ex presidente della Repubblica) in quota Sinistra non potrà votare perché costretto a presiedere l’assemblea.

Dei restanti 6 Senatori uno è lo stesso Andreotti, uno è il Sen. Cossiga che probabilmente sosterrà l’ex leader DC e degli altri quattro è sicuro solo il voto del Sen. Napolitano e del Sen. Colombo all'Unione.

Dunque il voto del Senatore indipendente e degli ultimi due a vita (Rita Levi Montalcini e il Sen. Pininfarina) sono decisivi e non vi è dubbio che il Andreotti, grande tessitore della prima Repubblica, non lascerà nulla di intentato. La sicurezza ostentata in questi giorni sull'elezione al Senato, dopotutto non fa che convincere sempre di più dell’alta probabilità che il più esperto uomo politico vivente oggi in Italia abbia qualche carta nascosta da giocare.

Il mio pronostico: Andreotti Presidente del Senato.

 
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Il nuovo capo della coalizione.. Bertinotti

Post n°2 pubblicato il 23 Aprile 2006 da bigtheone

"Se io non sarò scelto i problemi saranno per qualcun altro", aveva sentenziato con forte senso politico Massimo D'Alema.

Oggi dice " mi ritiro perchè non ci tengo alle poltrone".

La verità è che la vittoria di Bertinotti a questo braccio di ferro fa capire chi comanda nell'Unione e mostra in tutta la sua evidenza la poca forza di carattere di Fassino che prima brucia la candidatura di D'Alema e poi lo abbandona a metà del guado.
Tempi duri per i moderati ed i centristi oggi comanda la sinistra estremista e radicale, il popolo del No TAV, il popolo dell'esproprio proletario, che si autoriduce il costo della spesa al supermercato, che brucia le macchine in strada e distrugge i MCDonalds con dentro mamme e bambini.

Ora si apre la partita del Senato auguri all'armata brancaleone dei neo-comunisti, dei post-comunisti e de centristi-cattolici, auguri di trovare la giusta coesione per tutte le poltrone e ai DS attenti a non rinunciare per responsabilità ad altre poltrone o finirà che uscirete dal governo Prodi prima ancora di entrarci.

Dasvidania tovarish Compagno Fausto, un saluto e un in bocca all'ex-cominista. 

 
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Il dopo Prodi.... vicino - giovedì 20 aprile 2006

Post n°1 pubblicato il 21 Aprile 2006 da bigtheone


Voci accreditate danno la scadenza di questo governo a pochi mesi.

Non si parlà più di ministeri nè di incarichi, tutti sembrano defilarsi. "Meglio non entrare in un governo che avrà vita breve". Queste le parole di un alto esponente della Marcherita a margine di un incontro romano con pochi fedelissimi.


Rutelli e Fassino non avranno deleghe pesanti, l'importante è non lasciare i partiti che saranno il vero elemento di forza in un parlamento così diviso.

Berlusconi tace, sembra che il suo enturage gli abbia consigliato di aspettare e vedere cosa accadrà nel centro sinistra. In questo momento vengono tessute le tele della diplomazia sotteranea, che passa da pochi salotti e da qualche figura di alto profilo istituzionale.

"il Governissimo non si farà, ma un governo tecnico per approvare alcune importanti riforme appare ogni momento l'unica strada".

"Prodi dovrà dimettersi e laciare spazio ad un governo Amato di larga intesa.

Tutto accadrà probabilmente dopo l'estate, quando sarà chiaro che di una finanziaria di lacrime e sangue nessuno vorrà avere la paternità". Queste le parole di un Senatore a vita molto attivo in questi ultimi giorni.

 
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