VENETO LIBERO

CPT a Verona: via gli zingari arrivano i clandestini


I nuovi fronti della sicurezza: Ospitare i centri di permanenza temporanea
http://progettonordest.forumfree.net/?t=30510892 L'Arena, domenica 27 luglio 2008 cronaca pag. 9 SICUREZZA. La nostra città dovrebbe ospitare una delle sei strutture previste dal decreto sicurezza del governo. E coprirebbe tutto il territorio della regione
A Verona un centro per clandestini FLAVIO TOSI di Elisa Pasetto
La disponibilità a Roberto Maroni l’aveva già data in un loro precedente incontro, ammette Flavio Tosi. «E il ministro, evidentemente, l’ha raccolta. Ora certamente il titolare dell’Interno, prima di decidere, si confronterà con chi si occupa del territorio: prefetto, sindaco, presidente della Provincia». Così, senza troppo stupore e anzi confermando che trova «normale che ogni regione per garantire la sicurezza si faccia carico di avere uno di questi centri», il sindaco accoglie la notizia della probabile prossima apertura, proprio a Verona, del Centro per l’identificazione e l’espulsione per gli immigrati clandestini (Cie) del Veneto, uno dei sei previsti dal decreto sicurezza sul territorio nazionale, in aggiunta ai Cpt già esistenti. Un’indiscrezione trapelata ieri in ambiente padovano, probabile sede del Cie regionale fino a pochi giorni fa. Il parlamentare veneto Filippo Ascierto (An), componente della commissione difesa della Camera, che nei giorni scorsi aveva caldeggiato l’apertura della struttura in territorio euganeo proponendo come sede ideale l’ex base dell’aeronautica Primo Roc vicino ad Abano Terme, dalle pagine del Mattino di Padova ha sciolto ogni dubbio: «Quello che per ora è certo è che il Cie del Veneto non si farà in provincia di Padova», ha affermato. «I tecnici del gruppo di lavoro che hanno esaminato le basi militari dismesse indicate dal ministero della Difesa, hanno individuato un sito che può essere velocemente attrezzato allo scopo di custodire gli immigrati clandestini per il periodo strettamente necessario alla loro identificazione. E si tratta di una location che non si trova nel territorio di Padova». A tirare in ballo esplicitamente Verona è l’onorevole di Forza Italia Lorena Milanato, che aggiunge come, nonostante il ministero dell’Interno non abbia ancora diramato la mappa dei centri, «abbiamo saputo che dovrebbe essere Verona a ospitare quello veneto». Ma dove sorgerebbe, in terra scaligera, il Cie? Tra le ipotesi allo studio da parte dei tecnici ministeriali spunta il nome di Boscomantico. Ma Tosi non si sbilancia: «Trovare un sito con le caratteristiche idonee a Verona non è difficile, ne esistono decine», commenta, «e il ministero sa che daremo tutta la collaborazione per individuare quella ideale. Piuttosto che avere aree dismesse o edifici abbandonati pieni di clandestini che vivono in condizioni subumane per poi andare in giro a delinquere», continua, «meglio avere una struttura sicura, controllata dalle forze dell’ordine, che consenta finalmente di allontanare chi deve essere allontanato, con espulsioni reali, lasciando tranquilli i cittadini italiani e gli stranieri che sono nel nostro Paese per lavorare». E sul fatto che una struttura del genere possa creare disagi ai veronesi, il sindaco tranquillizza i cittadini: «Non mi risulta che il carcere di Montorio crei problemi a chi abita nella zona», afferma. «La stessa cosa sarà per il Cie a cui penso: un centro detentivo, blindato e sorvegliato militarmente, da cui i clandestini usciranno solo per essere espulsi. Nulla a che fare, per intenderci, con le immagini che ci giungono dal Cpt di Lampedusa. Altrimenti non se ne parla proprio». Meno chiare, invece, le idee su modalità e tempi di realizzazione del Cie: «Se l’ipotesi si concretizzerà parleremo col ministero di come andrà gestito il centro e di chi lo sorveglierà». Ovvero, secondo il sindaco, l’esercito. Ulteriori forze, precisa, rispetto a quelle già richieste al ministro Maroni per garantire la sicurezza in città. «In Veneto», conclude Tosi, «il Cpt non c’era, ma ora serve: in futuro potremo finalmente avere la certezza di espellere i clandestini anche da qui».