DURA LEX, SED LEX

Gli accordi con il fisco diventano più cari dal 1 febbraio 2011


Ritocco al rialzo per le sanzioni ridotte da pagare quando si decide di fare pace con il fisco. La legge di stabilità (articolo 1, commi 17-22, legge 220/2010) ha fissato al 1° febbraio 2011 la data per l'applicazione dei "rincari" in caso di ravvedimento operoso, accertamento con adesione, acquiescenza, conciliazione giudiziale e definizione agevolata.
Ravvedimento operosoDiventa più cara la regolarizzazione spontanea di omissioni ed errori, opportunità concessa al contribuente sempre che la violazione non sia stata già constatata dagli uffici fiscali e non siano iniziati accessi, ispezioni o verifiche o qualsiasi altra attività amministrativa di accertamento (notifica di inviti a comparire, richiesta di documenti, invio di questionari).Per le violazioni commesse dal prossimo 1° febbraio, la riduzione della sanzione passa: da un dodicesimo a un decimo (dal 2,5% al 3%), nel caso in cui l'omesso versamento di un tributo o di un acconto è sanato entro trenta giornida un decimo a un ottavo (ad esempio, per il "ravvedimento lungo" dei versamenti si pagherà il 3,75%, non più il 3%), se la regolarizzazione avviene entro il termine di presentazione della dichiarazione o, quando questa non è prevista, entro un anno dall'omissione o dall'erroreda un dodicesimo a un decimo (da 21 a 25 euro) per le dichiarazioni presentate con ritardo non superiore a 90 giorni.Istituti deflativi del contenziosoLeggero aumento anche per le sanzioni ridotte in caso di: accertamento con adesione (si passa da un quarto a un terzo)acquiescenza (da un quarto a un terzo)definizione agevolata delle sanzioni (da un quarto a un terzo)conciliazione giudiziale (da un terzo al 40%)adesione agli inviti al contraddittorio e ai processi verbali di constatazione (da un ottavo a un sesto).