Mestizaje

STORIE DI ORDINARIA CITTADINANZA


Sabato pomeriggio ho partecipato alla manifestazione a Rho contro lo sgombero del centro sociale La Fornace e contro l’EXPO 2015. Questa è la cronaca di quello che ci dobbiamo aspettare per far sentire la nostra voce fuori dal coro.Il concentramento è alla stazione F.S. di Rho, la giornata è splendida, calda e soleggiata probabilmente anche madre natura è con noi…il tempo di organizzarsi e aspettare ancora un po’ di gente e si parte. Il corteo non è molto numeroso, circa un 500 persone, però ci facciamo sentire con musica e cori; sfiliamo lungo le strade di Rho in modo tranquillo e pacifico (come ovvio che sia) e tutto procede nella normalità, finché non arriviamo alla fine del percorso autorizzato. Lì ci troviamo la strada sbarrata da un cordone di polizia e carabinieri che ci dice che non possiamo proseguire per arrivare sino alla fiera per non “disturbare” il Salone del Mobile, ma la cosa assurda non è tanto questa, quanto il fatto che oltre a non farci raggiungere la fiera, non ci fanno neanche andare come liberi e privati cittadini a prendere la metro. Di quelli che componevano il corteo rimangono i ragazzi del La Fornace, i ragazzi del Cantiere, qualcuno di Sinistra Critica e qualcuno dei sindacati (SdL e CUB) in totale una 50 di persone prevalentemente ragazzi; siccome non ci fanno raggiungere la fiera né prendere la metro si decide di occupare un incrocio poco più avanti, seguono dei momenti di “tensione” in cui gli sbirri si muniscono di scudi e alcuni ragazzi si coprono il volto. Non succede niente per fortuna, anzi si comincia a contrattare una soluzione, nel frattempo noi (gli stessi 50 di cui sopra) continuiamo a occupare l’incrocio circondati, e dico letteralmente circondati, da 4 cordoni di polizia e carabinieri; dopo una mezzoretta, si decide che chi non è di Rho può andare a piedi a prendere la metropolitana, mentre gli altri ripercorreranno il percorso della manifestazione a ritroso per tornare alla stazione F.S.. Quindi partiamo per andare alla metropolitana (un 20-25 ragazzi) ma dopo neanche 100 m veniamo fermati di nuovo dalla polizia che ci sbarra il passo…altri attimi di tensione, il corteo appena ripartito vedendo che non ci facevano passare si ferma subito e dei ragazzi vengono in nostro aiuto, si rimane fermi altri 10 minuti non si sa perché poi decidono (i poliziotti) di scortarci fino alla metropolitana, quindi la scena che si presenta agli occhi dei passanti è: un gruppo di 20 ragazzi circondati da un cordone di polizia (tipo arrestati, mancavano solo le manette) che camminano in mezzo alla strada per arrivare alla metro………..una volta arrivati alla fiera ci fanno aspettare nel parcheggio altri 20 minuti una navetta ATM, saliamo sulla navetta senza poliziotti ma con 3 agenti della DIGOS che “gentilmente” ci scortano fino ai tornelli della metropolitana.Questa la cronaca…notate anche voi qualcosa di strano? A me è sembrato un atto di “leggera” intimidazione nei confronti di ragazzi che semplicemente protestano contro un progetto che devasta il territorio in cui vivono…un esempio di che politica useranno le forze dell’ordine durante le manifestazioni? Staremo a vedere…l’esordio non è stato certamente dei migliori!