Mestizaje

NOT IN MY NAME!!!


L'Italia incrementa le spese militari. È ottava nel mondo.Un paese in crisi? E' sicuramente così, ma se ci fermiamo a giudicare le spese militari allora il giudizio potrebbe essere diverso. Oggi arriva Bush (l'imperatore) a Roma, vale la pena ricordare a chi lo sa, e informare i tanti che non sanno, i dati contenuti nel Rapporto per i diritti globali presentato l'altro giorno. Con 29,9 miliardi di dollari stanziati nel 2006 il nostro belpaese si piazza all'ottavo posto della classifica mondiale delle spese militari del 2007. E nel 2008 la spesa è destinata ad aumentare di circa 2 miliardi. Tutto questo è avvenuto con il governo Prodi, quello definito di centrosinistra e sotto ricatto dalla sinistra cosiddetta radicale. Ovviamente non va meglio nel resto del mondo, dove negli ultimi 10 anni la spesa militare è cresciuta complessivamente del 37%. In tutto il mondo le spese militari ammontano a circa 1.200 miliardi di dollari ogni anno, con 15 paesi che insieme spendono l'83% del totale. Tra questi gli USA sono nettamente al primo posto col 46% della spesa complessiva. L'amministrazione Bush/Cheney lascerà (sempre troppo tardi) il proprio paese con la spesa militare più alta di sempre: 515 miliardi di dollari per il 2008/2009, con un aumento dell'8% rispetto l'anno precedente.La situazione economica, delle infrastrutture, per non parlare degli altri mille mila problemi che affligono il nostro paese potrebbe trovare una soluzione o comunque un'ottima ancora di salvataggio se si destinassero la gran parte di quei fondi a servizi e infrastrutture che davvero servono a un paese invece di acquistare caccia militari e asservirci ancora di più a un capo che ormai è allo sbando e i suoi errori sono sotto gli occhi di tutti...anche dei più ciechi! Ormai solo il nano e il suo corrispettivo franscese stanno ancora a sentire quel rincoglionito....PRIMA DI AVERE UN PAESE MILITARMENTE PRONTO (A NON SI SA QUALE MINACCIA), BISOGNA GARANTIRE INNANZITUTTO A TUTTI I CITTADINI IL DIRITTO AL LAVORO, ALLA CASA, ALLA SALUTE E RISPETTARE UNA BUONA VOLTA LA COSTITUZIONE!