Mestizaje

RAZZISMO DI STATO


In questi giorni si parla (giustamente) della crisi Alitalia, del nuovo presidente americano e della crisi finanziaria...sicuramente tutti argomenti importanti da trattare, ma nel frattempo cosa sta succedendo in Italia? Quali norme stanno per essere votate, nello specifico dal Senato? Di seguito un articolo per capire quale tipo di governo abbiamo in questo paese...un governo RAZZISTA!!!Il razzismo va in aulaGiorgio SalvettiRonde legalizzate. Multe salatissime e divieto di matrimonio per chi non ha il permesso di soggiorno, tasse e test di italiano per chi ne ha diritto. Campi rom solo se approvati con referendum e un'odiosa «patente a punti» sull'integrazione. Sono gli emendamenti vessatori approvati in commissione che, se possibile, peggiorano il disegno di legge 733 sulla sicurezza. Il provvedimento sarà oggi (11 novembre 2008 ndj) all'esame del Senato e, a meno di colpi di scena, potrebbe presto diventare legge. Un'ipotesi tanto più probabile visto il silenzio generale e la mancanza di indignazione di fronte a un decalogo a dir poco razzista, studiato a punto per discriminare e colpire duramente gli stranieri e i poveri.Entriamo nel merito e esaminiamo punto per punto le nuove norme. Gli enti locali possono avvalersi di associazioni di cittadini per presidiare il territorio. Significa che le ronde di destra e di sinistra, gradite a Cofferati come a Gentilini, sono riconosciute dallo Stato che delega e privatizza la sicurezza di tutti a gruppi di pochi «valorosi» fai da te. Possono essere arzilli pensionati, leghisti ubriachi o fascistelli infoiati. Poco importa. La casa non è più un diritto ma un dovere. E chi non ne ha una decorosa deve pagare dazio. Tutti i senza dimora saranno schedati e inseriti in un apposito registro. La richiesta di variazione anagrafica, per tutti (italiani, europei ed extraeuropei) è subordinata alla verifica delle condizioni igienico-sanitarie dell'immobile in cui la persona intende risiedere. Per gli stranieri significa che chi non ha una casa non avrà diritto al permesso di soggiorno. Per i rom c'è l'aggravante, qualsiasi comune voglia allestire un campo nomadi dovrà prima sottoporre la decisione a referendum. Significa rendere ingestibile e esplosiva la già pesante situazione delle comunità nomadi che prevedibilmente verranno scacciate da ogni parte.Per gli stranieri anche il matrimonio non è più un diritto, infatti chi non ha il permesso di soggiorno non potrà nemmeno sposarsi. «Nel caso uno dei nubendi - recita l'emendamento all'art. 51 - sia cittadino straniero è necessaria la presentazione di un documento attestante la legittimità del soggiorno nel territorio italiano». Per ora ci avevano provato solo alcuni arditi sindaci lombardi a discriminare i promessi sposi stranieri, adesso, grazie ai colleghi leghisti del Senato, questa bravata rischia di diventare legge per tutta Italia. Il «reato» di immigrazione clandestina non prevede il carcere, ma «solo» un'ammenda da 5 mila a 10 mila euro. Una somma che un «clandestino» non sarà mai in grado di pagare. Chi ha diritto ad avere il permesso di soggiorno per fare la pratica, oltre a presentare mille incartamenti dovrà anche pagare 200 euro. Se si considera una famiglia di tre persone si parla di una tassa per soli stranieri di 600 euro ogni due anni. Ma i soldi non basteranno perché per avere la carta di soggiorno sarà anche obbligatorio superare un test di lingua. Dopo le classi separate per i bambini, ora tocca ai grandi. Le modalità del test le deciderà per decreto il ministro degli interni chiamato a occuparsi di glottologia.Dulcis in fundo, e ci sarebbe da ridere, ma dato l'argomento, viene solo rabbia: il nuovo ddl prevede una patente dell'integrazione a punti. Recita il testo di legge: «contestualmente alla presentazione della domanda per il permesso di soggiorno», lo straniero sottoscrive un «accordo di integrazione articolato per crediti». Dieci punti a chi consegue un certificato di conoscenza dell'italiano, aderisce alla «Carta dei valori della cittadinanza italiana», ha «conoscenze basilari del sistema giuridico», ha frequentato un corso di «integrazione sociale e culturale» e un «livello adeguato di partecipazione economica e sociale alla vita della comunità». Decurtazione di punti per chi commette illeciti anche amministrativi (multe) o tributari (tasse). Manca solo la prova di dialetto lombardo veneto. Ma non si sa mai, i criteri infatti saranno fissati ancora una volta per decreto del ministero degli interni. In un paese dove l'italiano si parla male, multe e tasse non si pagano, e le leggi non le conosce nessuno e le rispettano in pochi, ci vuole davvero un bel coraggio. A quando la patente per i politici razzisti?Tratto da Il Manifesto dell'11 novembre 2008