LOS ANGELES - L'attuale, problematico momento della vita privata di Britney Spears è tornato ad essere oggetto dell'attenzione del giudice che sta curando il caso. Ieri si è tenuta l'ultima delle udienze fissate per decidere il momentaneo destino dei beni della cantante, che giovedì scorso, quando fu ricoverata al reparto psichiatrico della clinica universitaria Ucla di Los Angeles in seguito ad un tentato suicidio, furono affidati alla custodia del padre e dell'avvocato Andrei Wallete. L'udienza si è tenuta a porte chiuse e pochi particolari sono emersi dall'incontro (al quale non hanno partecipato personalmente né la pop star né i genitori). L'unica certezza è che Jamie Spears e l'avvocato Wallete hanno chiesto che i beni rimangano affidati a loro, sino a quando la salute mentale di Britney non sarà migliorata. Solo il giorno prima, a poche ore dalle dimissioni dall'ospedale della figlia, i genitori avevano diramato un comunicato congiunto, in cui si dicevano molto preoccupati della salute di Britney: "Come genitori di una ragazza ormai maggiorenne ma nel pieno di una crisi mentale, la notizia delle sue dimissioni dalla clinica, avvenute contro il parere dello psichiatra che l'ha in cura, ci ha profondamente preoccupato. L'ospedale era il posto migliore per la sua salute e per salvaguardare la sua sicurezza. Pensiamo che ora la sua vita sia a rischio. Chiediamo che l'autorità giudiziaria rinforzi le misure sino ad ora prese così che una tragedia possa essere evitata". Britney si era dimessa volontariamente, contro il parere del medico, mercoledì pomeriggio e poche ore dopo, aveva dovuto affrontare il solito assalto dei fotografi che l'avevano seguita sino al Beverly Hilton Hotel, dove aveva incontrato amici e collaboratori, in violazione con gli ordini del giudice che avevano affidato al padre Jamie non solo la gestione dei beni ma anche il controllo sulle persone con cui la cantante avrebbe potuto relazionarsi. Proprio ascoltando la richiesta dei coniugi Spears, il giudice aveva emesso un ordine di restrizione contro il manager della cantante Sam Lufti, accusato dalla famiglia di Britney di aver sottratto beni personali dalla casa della cantante quando questa era ricoverata. Secondo i genitori della pop star sarebbe lui il responsabile dell'abuso di droga della figlia. La parabola discendente di Britney Spears era iniziata più di un anno fa: nel dicembre 2006. Dopo il divorzio dal ballerino e rapper Kevin Federline, la popstar aveva abusato in quanto a feste, alcol e droga, frequentando un gran numero di nightclub spesso in compagnia di Paris Hilton e Lindsay Lohan. A gennaio 2007 la pop star ha iniziato ad entrare e uscire dalle cliniche di disintossicazione, sino a quando un paio di gravi episodi d'intemperanza (si era rapata a zero e aveva preso ad ombrellate l'auto di un fotografo) l'avevano convinta ad un ricovero di un mese a Promises, una casa di cura di Malibu. I suoi continui problemi di salute mentale l'hanno portata a perdere la custodia dei figli, Sean Preston e Jayden James, di due e un anno. A più riprese il giudice che si occupa del caso di affidamento le ha concesso il diritto di visita, permettendole di tenere i bambini con sé una notte a settimana pur con la presenza di una persona incaricata dal tribunale, ma il tre di gennaio, per aver dato in escandescenze al momento di restituire i bambini al marito, era stata ricoverata una prima volta, per tre giorni. Da allora la star ha perso la possibilità di vedere i bambini. volete sapere cosa ne penso, io? Io spero innanzitutto che Brit si riprenda, e poi ho maturato un pensiero, e cioè che la ricchezza non conta se non hai la tranquillità mentale e fisica. La dimostrazione è Brit...bella ricca e famosa ma nn può godere di tutto ciò...Brit io sono cn te!
