BENTO CORNER

il Giappone e il suo modo di mangiare, ricette per i vostri bento ^^

 

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CIAO A TUTTI ^^

Mi chiamo Koko Kawaii e sono amica di Offalcon ^^
D'accordo con lei ho creato un blog di ricette per i bento e anche ricette generali di squisitezze come quelle a base di the verde per le quasi tutti i giapponesi e Offy vanno pazzi.

La coppia di kanji che vedete qui sotto formano la parola OCHA che nel vostro italiano si traduce in "thè"



 

I MIEI BLOG AMICI

 

YOSHINOYA

Post n°23 pubblicato il 02 Luglio 2007 da koko_kawaii
 



LINK A YOSHINOYA

Yoshinoya è una catena di ristoranti in Giappone comune come da noi McDonald's
Il piatto più conosciuto è gyudon (diciamo come McDonald sta a Yoshinoya, il BigMac sta al gyudon) che è una ciotola di riso con carne di manzo e salsa a base di soia ^^



Altre foto di guydon (clicca qui)

 
 
 

IL THE: CHA NO YU 

Post n°22 pubblicato il 02 Luglio 2007 da koko_kawaii
 



Il tè non è nient'altro che questo: far scaldare l'acqua, preparare il tè e berlo convenientemente.







Come tutte le cose in Giappone sembra qualcosa di estrema semplicità ma il rito del thè in realtà nasconde molto ma molto di più di una semplice tazza di acqua calda.

Sono parole di Sen Rikyu, in più grande Maestro del Tè esistito, vissuto nel XVI secolo, colui che codificò la Cerimonia del té facendone una vera e propria Via e da cui discendono i Maestri del Tè della scuola Urasenke... parole semplici, eppure la vera semplicità è così difficile da raggiungere, da scoprire o riscoprire in noi stessi, nei nostri gesti impacciati, nei nostri pensieri che si affollano... per tutto questo e per molto di più i giapponesi crearono la Cerimonia del Tè, che non è, come molti credono, un complicato esercizio estetico ed estetizzante, nonostante la sobria bellezza che da essa emana sia innegabile... ma una vera e propria via spirituale, forse la più peculiare della tradizione Zen. L'espressione stessa che indica la cerimonia del tè in giapponese, Cha no Yu, tradotta letteralmente significa... acqua calda del tè!!

 

LE PAROLE

WA : Armonia, Pace, Calma... colui che prepara il tè prepara il luogo in cui si svolgerà, curandone l'arredo e la disposizione in maniera che trasmettano pace ed armonia, e prepara anche sè stesso, attraverso anni di studio, disciplina ed applicazione, affinchè ogni suo gesto sia armonioso, affinchè il suo animo sia armonioso e tutto ciò contribuisca a creare vibrazioni armoniose tra gli invitati alla cerimonia, e tra loro e la realtà al di fuori della capanna del Tè. Soshitsu Sen, XV Maestro del Tè della scuola Urasenke, dice della Cerimonia del Té: "Se prendere la tazza del Tè verde fra le vostre mani e lo bevete, sentirete di diventare tutt'uno con la natura, e là si trova la pace. Se offrite la tazza di Tè a qualcuno, potrete diffondere la pace"
KEI : Rispetto. Rispetto non solo per gli ospiti e fra gli ospiti, ma per ogni singolo oggetto che userete nella cerimonia... dal piccolo cucchiaio di bambù, dalla linea perfetta, che usate per prendere la polvere di tè verde e metterla nella tazza al braciere che servirà a scaldare l'acqua al punto giusto. Rispetto per l'anima degli oggetti, rispetto che arriva al punto di girare leggermente la tazza del tè prima di bere per non poggiare le labbra sulla sua "faccia", cioè sul lato migliore. Questo esercizio di rispetto, così utile e così difficile, significa lasciare l'ego fuori della porta della capanna del tè... non a caso la capanna del tè ha un ingresso che obbliga tutti coloro che vi entrano a chinarsi... così l'ego, che notoriamente non è capace di piegarsi, è costretto a rimanerne fuori!
SEI: Buddha disse ad un suo discepolo: "Purifica il tuo cuore, togline tutta la polvere del mondo, ogni giorno spazza e pulisci" Per purificare il proprio cuore, l'allievo impara prima di tutto a purificare il luogo dove si svolge la Cerimonia del Tè, ed ogni oggetto che viene utilizzato, utilizzando principalmente il fukusa ed il chayin.
YAKU detto anche mushin (si potrebbe tentare di tradurre come anima o mente o cuore vuoto o cuore del vuoto "...corrisponde allo stato d'animo in cui l'anima rimane aperta, senza il me, costretta da nulla... Certuni considerano questo stato come uno stato passivo in cui si è abbandonata la propria volontà e non si pensa a niente; al contrario, è uno stato ad un tempo lucidissimo e pieno d'energia, in cui l'anima si estende su ogni cosa" Nojiri Sensei
O CHA: il tè in Giappone è, come molte altre cose, "onorevole" ed onorato... il tè che si usa per la cerimonia non è il tè verde in foglie usato tutti i giorni, ma una finissima polvere verde brillante, da sciogliere in acqua. C'è un tipo di tè più sottile, l'usucha, ed un tipo più forte, il koicha.
O KIAKU (SAMA): La o è prefisso onorifico, sama è la forma onorifica di san, che si potrebbe tradurre con Signore o Signora... quindi il vostro "onorevole signor ospite"... tra gli ospiti, uno è il principale, di solito il più anziano o quello cui sono riconosciute esperienza e virtù, che si desidera onorare in particolare: lo shokiaku. Colui o colei che prepara il tè non deve assolutamente concentrarsi solo sulla cerimonia e dimenticarsi degli ospiti: essi non vengono per ammirare la vostra destrezza e abilità.. vengono per bere il tè, il miglior tè possibile... o forse no? Forse "gli invitati non vengono soltanto per bere una tazza di tè: questo è quasi secondario. Gli invitati vengono soprattutto per passare un momento fuori dal tempo, fuori dal secolo, per fare un incontro con il cuore profondo della vita, mettersi in armonia con se stessi, con gli altri, con le cose, con la natura, con il cosmo intero. Essi vengono a prendere un bagno di pace..." Rikyu diceva: "Si deve avere la più grande cura per soddisfare il vostro invitato, ma occorre che egli non se ne accorga"
WABI: sobria bellezza... domina nella capanna del tè, negli oggetti usati per la cerimonia, nei gesti del Maestro che prepara il tè
O MI MAE NI: si traduce in italiano con "Bevo per primo", formula  cortese con cui l'ospite principale si rivolge agli altri invitati, quasi scusandosi di bere per primo...
CHAKAI: parola formata da cha = tè e kai = incontro, riunione. Indica appunto la riunione (e l'unione) di persone per e attraverso la Cerimonia del Tè

GLI ELEMENTI
Acqua, terra, fuoco, legno, metallo
Nella cosmogonia dell'estremo oriente sono gli elementi fondamentali che costituiscono ogni cosa, e sono presenti nella Cerimonia del Tè.
L'Acqua, purificatrice e apportatrice di vita. Nella Cerimonia è presente sia acqua fredda, che calda, cioè sia lo Yin che lo Yang
Terra: è presente comel vasellame di terracotta o porcellana. Alcune ceramiche, ad esempio le ceramiche Raku, hanno un'aria volutamente "terrestre", con colori presi dalla natura
Fuoco: il braciere
Legno: molti degli oggetti usati sono di legno
Metallo: il bollitore in ghisa

GLI OGGETTI DEL THE
"Come siete con gli oggetti, così siete - in modo più o meno visibile - con gli altri"

Durante la cerimonia del tè molti oggetti partecipano... e sottolineo partecipano, non "vengono usati"... colui o colei che prepara il tè deve abbandonare qualsiasi idea di dominio o uso nei confronti anche degli oggetti, disporsi a farsi tutt'uno con loro nella preparazione del miglior tè possibile.
Gli oggetti sono sempre di squisita fattura, opera d'artista. Le linee sono essenziali, eleganti senza nulla togliere alla funzionalità degli oggetti stessi. Le ceramiche raku possono forse apparire rozze e poco rifinite all'occhio occidentale, ma in realtà l'apparente rozzezza è espressione della ricerca di semplicità e spontaneità.

 

chabana
Cha è il tè, hana il fiore. Si tratta di una composizione floreale che viene posta nel tokonoma, e differisce dall'ikebana per essere composta generalmente di un solo fiore posto in un vaso con un poco di fogliame e per essere preparata specificatamente per la Cerimonia del Tè.
chaire
Scatola di porcellana o ceramica che contiene la polvere di tè forte
chakin
Piccolo fazzoletto di lino usato per asciugare la tazza da tè dopo averla sciacquata con acqua, prima di prepararvi il tè. Si tratta di un cerimoniale di purificazione.
chasen 
Piccola frusta in bambù (che a noi occidentali ricorda un pennello da barba...) usata per "frullare" o meglio sbattere il tè, sciogliendo la polvere nell'acqua bollente e formando una schiuma compatta (si, o empi, come nel cappuccino..). Un'immagine poetica paragona il tè così preparato a "spuma di giada fluida"
chashaku 
Piccolo cucchiaio di bambù di forma allungata che si usa per prelevare l'esatta dose di polvere di tè sottile dal natsume e depositarla nella tazza.
chawan 
E' la tazza in cui viene preparato e bevuto il tè. Alcuni Maestri del Tè sono stati maestri anche nell'arte della ceramica, e le loro tazze sono considerate delle vere e proprie opere d'arte, preziosissime. Come tutti gli oggetti della Cerimonia, la tazza ha un'anima: un famoso Maestro ceramista diceva, per spiegare la bellezza e l'originalità delle sue opere: io chiedo semplicemente alla tazza come vorrebbe essere decorata. Ogni tazza ha un "volto", cioè la parte dove la decorazione è "migliore". Colui o colei che prepara il tè offre la tazza all'ospite dalla parte del "volto". Quando l'ospite riceve la tazza di tè si inchina al tè, prende rispettosamente la tazza con entrambe le mani e ne ammira il "volto", poi prima di bere gira di 180' la tazza in modo da evitare di bere su quel lato, cosa che sarebbe irrispettosa.
daisu 
Scaffale in legno laccato, che si usa per appoggiare gli oggetti durante la cerimonia. Il kokodama è uno scaffale a due ripiani.
dogu 
Gli utensili, in generale.
fukusa 
Si tratta di un pezzo di pesante seta, dimensioni circa 26 x 27,5 cm. Viene usato per pulire e "purificare" i vari oggetti, tra cui il natsume ed il chashaku. Esistono molti modi di piegarlo per ciascun uso, e l'allievo ovviamente deve via via impararli tutti. Piegare correttamente il fukusa sembra semplice.. e lo è, ma come tutte le cose davvero semplici.. non è facile. Il fukusa viene portato infilato nella cintura, da dove viene preso con movimenti codificati per essere, appunto, piegato nel modo prescritto.
furo 
Focolare portatile utilizzato per le Cerimonie del Tè in estate: viene tolto il focolare centrale posto al centro del chashitsu e si usa il focolare portatile che può essere sistemato in un angolo, in modo che il calore non disturbi gli ospiti.
futaoki 
E' un supporto, in genere in legno di bambù, su cui vengono appoggiati il coperchio del bollitore quando si prende l'acqua e che serve soprattutto da supporto per l'hishaku... proprio il futaoki e l'hishaku sono stati protagonisti per me di una illuminante esperienza a proposito di Via del Tè...
hishaku 
Mestolo di legno (vagamente somigliante ad un lunga pipa agli occhi di un profano) con il quale si prende l'acqua dal kama per versarla nella tazza.
kaishi 
Salvietta di carta robusta sulla quale l'invitato posa il suo dolcetto.
kakemono 
Rotolo di carta di riso che riporta degli ideogrammi tracciati in stile artistico, talvolta una pittura, e viene appeso nel tokonoma. L'arte della calligrafia o Shodo è anch'essa una via spirituale in Giappone.
kama 
Grosso bollitore di ghisa utilizzato per scaldare l'acqua per il tè. Il suono dell'acqua che "canta" nel bollitore è uno degli elementi che contribuiscono a creare la giusta armonia durante la Cerimonia.
o kashi 
(la o è prefisso onorifico) Sono i dolcetti che vengono offerti agli invitati, da mangiare prima di bere il tè. Possono essere dolci secchi - higashi - per il tè leggero o dolci morbidi - omogashi - per il tè più forte. I dolcetti vengono serviti in un vassoio laccato, disposti in maniera graziosa. Ogni invitato a cominciare dal principale ne riceve uno, ed uno solo (non sono lì per abbuffarsi!) e lo depone davanti a sè sul kaishi. Il sapore molto dolce contrasta piacevolmente con quello leggermente amaro del tè. Poichè il gusto per gli accostamenti dei giapponesi differisce nettamente dal nostro (per esempio negli accostamenti di colore dei kimono e degli obi) è persino possibile che vi offrano dei dolcetti al caffè assieme al tè.
kensui 
Recipiente usato per raccogliere l'acqua di risciacquo quando ad esempio si lava la tazza con acqua calda, prima di preparare il tè. Colui o colei che prepara il tè la riporta nel mizuya alla fine della Cerimonia, prendendolo da sotto con la mano. Nella prima ed unica preparazione completa del tè che feci per le mie insegnanti del Centro Urasenke usai acqua troppo calda, ed il kensui di bronzo alla fine era ancora così arroventato che non sapevo come cavarmela... non si può interrompere per nessun motivo una preparazione del tè, perchè si guasterebbe l'atmosfera armoniosa che si vuol creare; dovetti improvvisare prendendolo da sopra, con una "presa" a ragno che scandalizzò e divertì non poco Michiko Sensei...
o ko 
la o è prefisso onorifico. Incenso. Viene posto sui carboni ardenti all'interno del focolare, ed usato per purificare e rasserenare l'atmosfera. In Giappone anche l'incenso è diventato veicolo di elevazione, con il Kodo, la Via dell'incenso, in cui le persone si riuniscono per sentire gli incensi preparati da ognuno secondo antiche ricette. Nell'antico Giappone era uso profumare le vesti, soprattutto le maniche, passandovi dentro dei bracieri in cui si trovava incenso, ed una ricetta molto popolare era quella del cosiddetto "Incenso dei Cento Passi" perchè il suo aroma si diffondeva fino a tale distanza.
kogo 
Scatolina per l'incenso
kobugusa 
Piccola borsa di seta ricamata, che contiene il natsume.
kuromoji 
Bacchettine usate per prendere i dolci
mizusashi 
Mizu in giapponese è l'acqua, il mizusashi è il recipiente per l'acqua fredda.
natsume 
Scatola di lacca, spesso finemente decorata, usata per l'usucha o tè sottile,
ro 
Focolare invernale, incastrato nel pavimento del chashitsu, in cui si pone il carbone per riscaldare l'acqua posta nel kama. La disposizione stessa dei pezzetti di carbone in modo che generino il calore sufficiente a portare a temperatura ideale l'acqua per il tè e nel tempo giusto è anch'essa oggetto di studio da parte dell'allievo. Si usano bacchettine di metallo per spostare i tizzoni ed una piuma per dosare la cenere. Nel focolare vengono posti anche dei grani d'incenso per purificare e profumare l'aria.
tabi 
calzini giapponesi bianchi, di cotone, allacciati su un lato e con "l'alluce" per poterli usare con i sandali giapponesi infradito (geta)
tatami 
Stuoia di bambù intrecciato bordata di spessa tela nera, che misura circa un metro per due. E' il tradizionale pavimento delle case giapponesi, ed ancora oggi in Giappone le stanze non si misurano in metri quadrati, ma in tatami. Nella chashitsu il pavimento è composto di tatami accostati secondo schemi diversi (in maniera che il risultato non sia "statico") su cui si cammina senza scarpe, con i tabi.
 
I GESTI
Sen Rikyu disse un giorno a chi gli chiedeva l'essenza della Via del Tè che non si trattava di null'altro che di osservare   sette regole: preparare una buona tazza di tè; disporre il carbone in modo che l'acqua bollisse in maniera efficiente; dare un senso di calore in inverno e frescura d'estate; disporre i fiori come se fossero nel campo; essere pronti in anticipo; essere pronti in caso piovesse; comportarsi con la massima considerazione verso i propri ospiti; E a chi osservava che si trattava tutto sommato di cosa semplice, rispondeva che sarebbe diventato immediatamente discepolo di chi avesse saputo osservare davvero tutte queste regole...  

 

PREPARARE
: uno dei primi compiti che viene affidato all'allievo è quello di pulire il chashitsu... con una scopa di saggina deve spazzare i tatami "per togliere tutta la polvere del mondo". Colui o colei che prepareranno il tè deve preoccuparsi che tutto sia in ordine e pronto per la cerimonia: dispone il chabana ed il kakemono nel tokonoma, si preoccupa che la capanna del tè sia pulita ed in ordine, che il fuoco sia pronto e l'acqua si scaldi al punto giusto, che i dolci o il pasto da offrire siano convenientemente disposti e di tutti i piccoli particolari... mette insomma la massima cura nel soddisfare i suoi ospiti.
ENTRARE, CAMMINARE: Sia l'ospite che gli invitati seguono un cerimoniale per entrare nella stanza del tè.
ALZARSI, SEDERSI: alzarsi e sedersi dalla posizione di swatte, mantenendo il busto verticale e senza oscillazioni o movimenti bruschi non è una cosa di acquisizione immediata, occorrono una buona muscolatura del tronco e delle gambe, e bisogna d'altra parte essere forti sì ma non rigidi, quindi avere anche eleganza e scioltezza nei movimenti. Nell'alzarsi e nel sedersi è a volte necessario trasportare degli oggetti, per esempio lo scaffale, senza oscillazioni e senza "incidenti".
INCHINARSI: la cerimonia del tè è piena di inchini: si inchina l'ospite ai suoi invitati, questi tra loro, ci si inchina al tokonoma e persino alla tazza di tè...
RESPIRARE
PURIFICARE
: ogni oggetto che fa parte della cerimonia viene purificato, in pratica pulito usando di solito il fukusa.
FRULLARE: il tè viene frullato utilizzando il chasen, e questo piccolo gesto viene compiuto tenendo la mano raccolta, senza piegature forzate del braccio o del polso... in realtà , dovreste frullare il tè non con il braccio ma con il vostro hara, cioè il punto fittizio dove si trova il baricentro energetico dell'individuo, tra ombelico ed osso pubico: in pratica, il movimento deve partire dalla sorgente, dal centro del vostro essere. Confesso che all'epoca non ho capito come si frulla correttamente il tè: il mio movimento somigliava più ad un tremore parkinsoniano grave, ed il risultato non era la cupoletta di schiuma verde e fine che otteneva la mia Sensei, ma una rara schiumetta diseguale e frustrante... come in tutti i gesti della cerimonia del Tè, anche nel frullare il tè si rivela impietosamente il grado di padronanza (o non padronanza) raggiunto dall'allievo... non solo, ma se non fate il tè con tutto il vostro cuore, ma solo con la tecnica, vi assicurò che sarà un tè dal gusto piatto ed i vostri ospiti se ne accorgeranno.. mettete quindi il vostro cuore nel tè, e  la tecnica un giorno verrà quasi da sè...
OFFRIRE, RICEVERE, CONDIVIDERE
RINGRAZIARE


 

 
 
 

TATAMI

Post n°21 pubblicato il 01 Luglio 2007 da koko_kawaii
 


Il Tatami e' una pavimentazione composta da pannelli rettangolari affiancati fatti con paglia di riso intrecciata e pressata. Puo' anche avere diversi spessori che mediamente raggiungono i 6 cm.
I margini sono squadrati con estrema precisione e i due lati più lunghi sono orlati con una fettuccia larga di lino nero o cotone; quelli delle case nobiliari hanno, intessuti nella fettuccia, dei motivi ornamentali in bianco e nero
In Giappone i Tatami ricoprono il pavimento della casa quindi l'accesso avviene solo lasciando le scarpe all'esterno delle mura domestiche. Camminare sul Tatami a piedi scalzi e' estremamente piacevole, esso cede silenziosamente sotto la pressione del passo e attutisce ogni rumore. In Giappone il tatami accompagna tutta la vita familiare: il sonno, i pasti , l'amore e anche la morte.
Per il riposo , sul tatami o su una pila di tatami viene posto il FUTON su cui dormire e una trapunta per coprirsi. Alla mattina il tutto viene ripiegato e riposto in un armadio lasciando libero lo spazio per i pasti o la vita familiare diiurna.
Abitare in una casa giapponese dà la vera senzazione di ariosita', essenzialita' tranquillita' e comodità

 
 
 

RYOKAN

Post n°20 pubblicato il 29 Giugno 2007 da koko_kawaii
 

Il Ryokan (旅館) è l'albergo tradizionale giapponese (quello che preferisco).



È un tipo di albergo il cui stile è rimasto pressoché immutato nel tempo. Si ritiene che questo tipo di struttura risalga all’epoca Edo (1603-1868).


Ai giorni nostri il ryokan mantiene ancora gli elementi tradizionali: pavimenti formati da tatami, bagno all’esterno della camera (che può essere di vario tipo), giardino in cui si può trovare una padiglione dedicato alla cerimonia del tè,
porte scorrevoli che danno su un portico, rifiniture interne in legno in stile tradizionale, una stanza spoglia,senza mobili e letti ma
dotata di tokonoma, nicchia di abbellimento in cui vengono esposte sculture, calligrafie o composizioni ikebana.


I letti tradizionali (futon), vengono preparati dal personale dopo la cena, disponendo materassi sottili, coperte e cuscini sui tatami. Solitamente colazione del mattino (asa gohan)
e cena vengono serviti nella camera che si occupa oppure in un'altra
camera libera in modo da poter guardare il giardino da un'angolazione
diversa. La cucina dei ryokan non concede niente agli usi occidentali ed è di solito di elevatissima qualità, raffinata e ricercata sia nei contenuti che nell'estetica curatissima.
vengono utilizzati pezzi di ceramica e accessori pregiatissimi spesso con evidenti riferimenti allo stile sabi (l'utilizzo di pezzi particolarmente vissuti) ad esempio è molto comune l'uso di scatole laccate consumate dal lunghissimo uso.






Il servizio è completamente diverso da quello di un albergo
occidentale. È estremamente personalizzato, cioè l’ospite viene
affidato alle cure di una cameriera esperta (di solito anziana) che lo
accompagna in camera, gli serve il tè di benvenuto, lo intrattiene per
cercare di capirne le esigenze, raccoglie le ordinazioni per le bevande
che accompagnano la cena, accompagna a prendere il bagno, sia che si
tratti di onsen (bagno termale) che di ofuro, il caldissimo bagno che si fa in vasche di legno di hinoki, cipresso giapponese (Chamaecyparis obtusa). Tutto ciò è possibile poiché il ryokan ha pochissime stanze e quindi anche gli ospiti sono molto limitati di numero.


L’aspetto estetico dell’insieme è curatissimo, in qualsiasi posto si
posi lo sguardo c’è uno scorcio apprezzabile, con particolare riguardo
al giardino che fa spesso da sfondo scenografico ed è visibile dalle
camere, dalla vasca dell’ofuro e in generale durante ogni
spostamento. Porzioni limitatissime di spazio, piccoli ritagli,
ospitano giardini di modestissima dimensione ma perfetti nell’equilibio
formale. Praticamente le uniche novità sono costituite dall’aria
condizionata, dal telefono e dal televisore, per il resto tutto è come
quattro secoli fa.



Ryokan, ofuro



Ryokan, ofuro




 
 
 

CIAO A TUTTI ^^

Post n°19 pubblicato il 29 Giugno 2007 da koko_kawaii
 
Foto di koko_kawaii

Non scrivevo sul blog da tanto tanto tempo ma non ho avuto più modo, visto i miei viaggi e tutte le cose che avevo da fare. Adesso sono di nuovo a Milano  a casa della mia amica in attesa di trovare un appartamentino piccino tutto mio per un pò dove mi raggiungerà il mio tesoro ^^
Adesso mi rimetterò a usare i bento e finalmente potrò ricreare un pò.
La mia amica nel frattempo ha aumentato tantissimo la sua collezione per cui mi presterà tutti i bento che mi servono ^^
Il primo che le prenderò in prestito è questo, un bento semplicissimo e del colore del mare che mi ricorda tante vacanze e tutti i momenti di relax che ho passato ^^



 
 
 

LA BENTO MANIA ..........

Post n°18 pubblicato il 03 Novembre 2006 da koko_kawaii
 

immagine

Il bento è una scatolina che contiene il cibo da portare fuori casa,

In Giappone è una cosa abituale portarsi il cibo da casa anche perché strano per voi europei, i giapponesi non mangiano panini ^^

Ci sono banchetti che vendono sushi o ravioli o altro cibo e nelle stazioni ci sono venditori di bento che vi stregano con le loro specialità diverse per ogni posto.

Qui in Italia non avete i bento ma se ci pensate non è una abitudine strana, mi diceva un amico italiano che durante la guerra avevate la “schiscèta” che praticamente era una scatola dove si mettevano panini, mele, pasta fatti in casa ma al giorno d’oggi dove sempre si va di fretta molti preferiscono mangiare fuori o dare ai figli merendine che non nutrono affatto e ingrassano disabituando i bambini a una sana alimentazione.

Pure basta poco ed è anche divertente, non credete ? leggete bene il blog BENTO MANIA ^^

 
 
 

I DUE NUOVI HALLOWBENTO DI OFFI ^^

Post n°17 pubblicato il 22 Ottobre 2006 da koko_kawaii
 

Ieri Offy mi ha comunicato tutta entusiasta che ha trovato nel suo solito negozio due bento set per Halloween davvero fantastici e nn stento a crederlo visto che anche io adoro farli ^^ Si tratta di due set, in realtà il set è uno solo ma lo vendono con tante varianti di colori e acessori, lei ha comprato questi due qui sotto e la venditrice saputo che in settimana sarà il suo compleanno glieli ha già spediti con corriere veloce senza farle pagare il sovrapprezzo ^^
Sono davvero stupendi anche se forse durante il resto del anno usare un bento nero non è facile ma loro sono in due e so che Offi farà due bento per lei e il suo ragazzo tutti speciali ^^

Il bento set di sinistra contiene:

- Black 2 tiered bento box
- Plastic takeout container with bat design
- 25 zipper seal bags with Halloween design on each bag
- soy sauce bottle
- Halloween cupcake shaped bento side dish container
- 3 purple disposible oshibori cloths
- 25 Halloween mini paper divider cups
- 5 pumpkin toothpicks Bat cookie cutter (make your sandwiches into a fun Halloween shape)
- 2 Halloween rice seasoning plates











Il secondo bento set invece contiene:

- Black 2 tiered bento box
- Plastic takeout container with candy corn design
- 5 Halloween design bags with ties
- soy sauce bottle
- Halloween cupcake shaped bento side dish container
- Cat bento side dish container
- 5 pumpkin toothpicks
- Pumpkin cookie cutter (make your sandwiches into a fun Halloween shape)
- 2 Halloween rice seasoning plates

 
 
 

HALLOW BENTO CONSIGLI ...

Post n°16 pubblicato il 17 Ottobre 2006 da koko_kawaii

Ad Halloween è normale che tra bentomaniaci oltre a feste e costumi si pensi anche al...pranzo ! e per noi il pranzo significa bento ^^
Ognuno faccia volare la propria fantasia per fare il bento più bello secondo i colori classici di Halloween, viola, verdazzurro radioattivo, arancio e nero, usando ricette normali e trasformandole, utilizzando cookie cutters e decori vari.
Qui sotto due esempi ^^
Tenete conto che tante cose da utilizzare sono caramelle, ad esempio gli occhi li trovate al supermercato, usando degli stuzzicadenti carini decorerete ulteriormente il vostro bento aggiungendo un tocco personale, usate la fantasia per trasformare qualunque cosa e giocate sui colori, cercate di usare i materiali al naturale e se non li trovate colorateli. Viola sono melanzane, cavoli e barbabietole, arancioni i peperoni e le carote, nero potete usare l'inchiostro di seppia o colorante nero per fare un riso terrificante, la nori e i fagioli messicani, verde, praticamente tutto, dai peperoni ai broccoli, le zukkine e i cetrioli...
Usate i germogli di soia per fare dei ... vermicelli... fateli al burro e nel bento buttateli aggrovigliati in un angolino, spruzzateli di semi di sesamo neri che sembreranno uova di insetto ^^
Ritagliate sulla alga nori figure di teschi o fantasmi da mettere come decoro su riso bianco o colorate del riso nero e aggiungete uno stuzzicadenti a forma di fantasma bianco.
La carota se grossa si presta ad essere tagliata a zucca con la forma di Jack O'Lantern, le fettine di funghi champignon come li vedete qui sotto, sembrano dei teschietti ma bolliteli leggermete, eventuali dita le trovate nei negozi che vendono marzapane ^^
Adesso scatenate la vostra fantasia e.......... buon Halloween bento !!!

immagine immagine

immagine CARROT FINGER FOOD ^^

INGREDIENTS:immaginevegetable dip immagine4 long carrots immagine1 medium carrot immaginesoftened cream cheese immaginesliced-almond immaginebaby carrots

1. To prepare them, just fill a serving bowl with your favorite vegetable dip. Wash and peel 4 long carrots for fingers and 1 medium carrot for a thumb.

2. With a paring knife (a parent's job), cut a flat, shallow notch in the tip of each carrot. Then use a dab of dip or softened cream cheese to glue a sliced-almond fingernail atop each notch.

3. Stick the fingers in the dip, as shown, and serve with plenty of peeled baby carrots for dipping.

 
 
 

RICETTE PER HALLOWEEN

Post n°15 pubblicato il 17 Ottobre 2006 da koko_kawaii
 

DITA MOZZATE

Ingredienti:
wurstel, semi di zucca (o mandorle), ketchup

Preparazione
Prendete dei wurstel e tagliateli a metà nel senso delle lunghezza. Cuoceteli e poi infilate un seme di zucca per ogni parte del wurstel in modo che sembri un unghia. Mettete del ketchup nel piatto ed adagetevi sopra i wurstel.


FRULLATO DEL VAMPIRO

Ingredienti:
70 cc. di sciroppo di lamponi
4 tazze di yogurt alla vaniglia
gelato alla vaniglia o ai frutti di bosco
colorante per alimenti di colore rosso

Preparazione:
In un miscelatore, mettere ad uno ad uno gli ingredienti ( per ultimo il gelato) mescolando la bevanda finchè gli ingredienti non si amalgamano bene tra loro e non si ottiene un rosso uniforme. Dopo, mantenere in freezer fino al momento di consumare.

BUDELLA DI STREGA

Ingredienti per più persone:
1 kg di zucca
4 cucchiai di uvetta
4 cucchiai di pinoli
olive verdi snocciolate
1 cucchiaio di olio di oliva
2 bicchieri di olio di arachidi
1/2 bicchiere di aceto
sale

Preparazione:
Mettete a bagno l'uvetta per 10 minuti nell'acqua tiepida; lavate e sciacquate la zucca, tagliatela a pezzi. Eliminate la scorza, i semi e i filamenti. Tagliate la polpa a fette spesse di circa 1 centimetro. In seguito scaldate l'olio di arachidi 1 minuto. In un tegame friggete la zucca 5 minuti per parte. Scolate poi la zucca e salatela, scolate l'uvetta, poi passate per 2 minuti la zucca nell'olio d'oliva bollente, poi versate l'aceto sulla zucca e lasciate evaporare. Infine aggiungete l'uvetta strizzata precedentemente.

POP-CORN INSANGUINATI

Ingredienti:
2 cucchiai di mais per pop corn, 3 cucchiai di ketchup, 1 cucchiaio di olio, burro a piacere

Preparazione:
Preparare i pop-corn mettendo in una pentola il cucchiaio di olio e poi i pop-corn,cuocili a fuoco medio, finchè non sono pronti.
Sciogliere il burro a fuoco lento e versaci il colorante fino a che il miscuglio non assume un colore rosso sangue.
Versa infine i pop-corn e "insanguinali" ben bene. Lasciali raffreddare e servili in una ciotola.

SANGUE DI DEMONE

Ingredienti:
una bottiglia di succo di arancia rossa;
una bottiglia di gassosa.

Preparazione:
Versa in una brocca la bottiglia di succo d'arancia, e poi quella di gassosa, mescola e ecco fatto!!!
Il tuo sangue di demone è pronto.

RISOTTO DELLE STREGHE

Ingredienti:
Per 6 persone:riso 400g., polpa di zucca 400g., burro 150g. , parmigiano reggiano grattugiato 100g., cipolla , brodo, prezzemolo, sale e pepe.

Preparazione:
Mettere in una casseruola la cipolla tritata finemente con la metà del burro poi aggiungere la zucca tagliata a piccoli dadini, versare un pò di brodo, salare e pepare lasciando cuocere a fuoco basso per 10 minuti circa. Versare il riso e portare a cottura aggiungendo gradualmente il brodo bollente. Quando il risotto é cotto unire il burro rimasto, il prezzemolo e il parmigiano.

OSSA DI SCHELETRI

Ingredienti:
200 gr. di mandorle tritate, 200 gr. di zucchero, 30 gr. di burro a temperatura ambiente, 200 gr. di farina, 3 chiodi di garofano, un pizzico di cannella in polvere, 1 albume, la scorza grattuggiata di mezzo limone.

Preparazione:
Ridurre in polvere i chiodi di garofano pestandoli con un cucchiaino.
Unire tutti gli ingredienti mescolandoli molto bene fino a formare un composto ben omogeneo.
Stendere la pasta fino a raggiungere uno spessore di 4 cm. a questo punto ricavare piccole strisce di 1 cm. (dare una forma di ossa).
Stendere su una teglia imburrata e mettere in forno caldo a 170° e cuocere per 20 minuti circa.

TORTA DI JACK O' LANTERN

Ingredienti:
zucca 1 kg, uova 2, amaretti 100 g (o fette biscottate), zucchero 2 cucchiai, cacao 1 cucchiaio, latte 1 bicchiere, rhum 1 bicchiere, burro, pane grattugiato, sale, scorza di limone.

Preparazione:
Cuocere la zucca a pezzi nel latte con un pizzico di sale e la parte gialla della scorza di un limone; farla raffreddare, facendole scolare più latte possibile, e passarla col passaverdura. Aggiungere uova, zucchero, cacao, rhum e gli amaretti pestati. Versare in una teglia ben imburrata e cosparsa di pane grattugiato, oppure con carta forno; mettere in forno a 100-120° per un’ora circa. Capovolgere in un piatto.

immagine

 
 
 

HALLOWEEN NIGHT ^^

Post n°14 pubblicato il 17 Ottobre 2006 da koko_kawaii
 

In Italia, la ricorrenza di Halloween è di importazione alquanto recente, anche se è senz'altro vero che anno dopo anno l'appuntamento con la notte magica si va facendo sempre più sentito.
E' aumentato sensibilmente il numero delle discoteche e dei circoli privati che per il 31 ottobre organizzano feste, balli, ritrovi e gare ispirati alle atmosfere macabre d'oltreoceano, riallacciandosi idealmente al carnevale e premiando i costumi più fantasiosi.
Il fenomeno è al momento circoscrivibile alle città, ma vista la tendenza non è da escludere che in futuro l'Halloween made in Italy (ovviamente privo di qualsiasi retroterra simbolico-culturale, ma limitato a cogliere il divertimento dell'esteriorità) possa trasformarsi in vera festa popolare.
In Italia si è particolarmente colto l'aspetto legato alla maschera, al trucco, al travestimento e
d accanto i costumi più tradizionali, come ad esempio quello da diavolo, da strega, da zombie o da vampiro è facile incontrare più moderni miti neri imposti dal mercato cinematografico: non mancano quindi i Freddy Krueger i Jason o i Michael Myers, mutuati rispettivamente dai sanguinari ma divertenti cicli di Nightmare, Venerdì 13 e Halloween. 
Certo, mancando una tradizione, non è facile reperire in ottobre maschere ed accessori orrorifici per attrezzarsi a scorazzare nella notte con gli amici. Ma l'importante, come sempre, è divertirsi, e permettere alla fantasia di evocare streghe e fantasmi tra noi e far svanire il grigiore della vita. Una volta all'anno, almeno.
immagine   LA STORIA DI JACK O' LANTERN

SAMHAIN, ANTICA FESTA CELTICA PER IL CULTO DEI MORTI

 
 
 

MOCHI

Post n°12 pubblicato il 28 Settembre 2006 da koko_kawaii

Top row, from left: Nantu mochi (filled with an, dipped in soy-bean flour),
sweet-potato mochi, traditional white mochi, yaki manju (baked) and tsumami mochi (green, filled with an). Row 2: Momo (peach) mochi, furusato manju (baked with sweet-potato filling), chi chi mochi (soft, milk-flavored), plum flower (red for good luck, with red azuki-bean filling) and sweet-potato mochi

Row 3: Plum flower, nantu mochi, azuma manju (baked, topped with walnut), peach mochi, traditional white. Row 4: Clam (summer specialty), tsumami mochi, pie-crust manju, lilikoi mochi and yaki manju

STRAWBERRY MOCHI

3 cups water
1 cup sugar
1 box mochiko
1 can koshi an (smooth red-azuki bean filling)
Fresh strawberries
Potato starch (katakuriko)
HOW TO DO:
Wrap strawberries with koshi an and set aside for mochi wrap.
Boil water and sugar. Add mochiko a little at a time and mix well. Remove from heat. Place on a surface powdered with katakuriko and pound well. Pull into small pieces and wrap strawberry and squeeze ends. Makes 15 mochi pieces
.

MOCHI

1 cup mochiko (rice flour)
1/4 teaspoon salt
1 tablespoon sugar, optional
1/2 cup water
Katakuriko (potato starch) or cornstarch

Stir together rice flour, salt and sugar. Stir in 1/2 cup water to form soft dough. Lightly knead about 30 seconds on surface dusted with katakuriko.
Bring 4 cups water to a boil in deep pot. Spread a piece of dampened unbleached muslin or several layers of cheesecloth over a steamer tray. Spread dough evenly over dampened cloth, about 1/2 inch thick.
Cover tray; place over boiling water. Steam 20 minutes. Remove steamer tray from pan. Lift out cloth with dough. Pull cloth away from dough, letting dough fall onto a flat surface dusted with potato starch or cornstarch. Cool dough 1 to 2 minutes.
While still hot, knead 1 minute or until smooth and shiny. Roll glutinous dough into an 8-inch-long sausage-shaped roll. Cut into 8 equal pieces.
Dust with potato starch or cornstarch as needed to prevent sticking. Form tops of pieces into smooth round shapes. They will flatten on the bottom when placed on a flat surface. Serve rice cakes the same day while fresh, if possible. Makes 8 pieces.
Microwave instructions: Cover and microwave on medium-high 10 minutes. Rest 3 minutes. Turn and cook additional 2 to 3 minutes or until done.
For a mochi: Pinch off walnut-size pieces of steamed mochi. Place 1 tablespoon an in each circle of dough; pinch edges to seal and dust with katakuriko (potato starch).
For Chichi dango: Add 2 tablespoons melted margarine and substitute 1/2 cup water with 1/2 cup milk.


Questo è il mochi speciale che fa per il New Year's Day
Ha una forma a piramide tutta particolare, sembra un budino ^^

DANGO MOCHI

Soft and chewy Japanese dessert. A tradition of boy's or girl's day. Great for a snack for picnics or parties. This recipe is easy to make, but do not try cheating and double it. The directions should be followed exactly." Original recipe yield: 1 - 9x13 inch pan.

Prep Time:10 MinutesCook Time:1 Hour Ready In:1 Hour 10 MinutesServings:36

INGREDIENTS:
  • 1 pound mochiko (glutinous rice flour)
  • 2 1/2 cups white sugar
  • 1 teaspoon baking powder
  • 2 cups water
  • 1 teaspoon vanilla extract
  • 1 (14 ounce) can coconut milk
  • 1/4 teaspoon red food color
  • 1 1/2 cups potato starch
HOW TO DO:
Preheat oven to 350 degrees F (175 degrees C). Grease a 9x13 inch pan. Whisk together the rice flour, sugar and baking powder; set aside.
In a medium bowl, mix together the water, vanilla, coconut milk and red food coloring. Blend in the rice flour mixture. Pour into the prepared pan.

Cover the pan with foil and bake for 1 hour. Allow to cool completely.

Turn the pan of mochi out onto a clean surface that has been dusted with potato starch. Cut into bite size pieces using a plastic knife. The mochi does not stick as much to plastic knives. 

 
 
 

ICHIGO DAIFUKU

Post n°11 pubblicato il 28 Settembre 2006 da koko_kawaii
 
Tag: daifuku

INGREDIENTS:
  • 5 pieces of Japanese kiri-mochi (dried rice cakes)
  • 3 tbsps sugar
  • 4 tbsps water
  • 10 strawberries
  • 1 cup anko  (sweet azuki beans)
PREPARATION:
Wrap a strawberry with anko and make anko balls. Put rice cakes, sugar, and water in a bowl and heat in microwave for a few minutes until rice cakes are soften.
Stir the rice cake well with a spoon. Spread the rice cake over floured cutting board. Make 10 rounds of rice cakes. Wrap an anko ball with the rice cake and make daifuku cakes.
Theese under are other images of daifuku, solo a guardarle mi viene volgia di mangiarle tanto sono belle colorate e invitanti !!! ma perkè qui non si trovano uffa ??? voio ankioooooooooooooooooooooo
 

 
 
 

VALENTINE'S HEARTSHAPED CHOKOLATE ^^

Post n°10 pubblicato il 28 Settembre 2006 da koko_kawaii

INGREDIENTS:
  • 3/4 lb. - 1 lb. sweet chocolate (for cooking)
PREPARATION:
Chop chocolate finely. Place chocolate slices in a dried bowl. Put water in a large pan and heat to 122F. Place the bowl on the hot water and melt the chocolate slices. Keep stirring chocolates until the temperature of the chocolate becomes 104F. Pour cold water in another bowl
Cool the chocolate to 79F, soaking the bowl on the cold water. Again, heat the chocolate to 86F, soaking the bowl on hot water. Pour the chocolate into molds and chill them.
*Makes 10-15 medium chocolates

 
 
 

Savory Cheddar Cheese Rice Mold

Post n°9 pubblicato il 27 Settembre 2006 da koko_kawaii

Ingredients

1/3 cup short grain rice (dry)
1/4 cup chopped onion (38g)
1 garlic clove, minced
1/4 cup CBF Cheese Wizard
1/2 Tbs. olive oil

Directions

1. Cook rice according to package directions, rinse and set aside
2. Saute onions and garlic together in olive oil until lightly browned
3. Add onion and garlic mixture to the rice and combine with the
Cheese Wizard.
4. Spread into a greased mold or several miniature molds and let set
for approximately 1 hour or more. Molds with removable bottoms work
best for unmolding.
5. Unmold and serve at room temperature

Servings: 4
Total Protein: 0.5 g
Phe per serving: 20 mg

 
 
 

BEEF DOMBURI

Post n°8 pubblicato il 22 Settembre 2006 da koko_kawaii

Donburi to a Japanese means a bowl of rice served on a bowl also called donburi. Rice topped with a dish say Teriyaki Beef is called Teriyaki Beef Donburi. On Western menus, they have it as Beef Teriyaki Donburi but a Japanese lady I replaced at work said the proper way to say it is Teriyaki Beef Donburi.

For the sauce

¼ cup teriyaki sauce
4 tbsp of mirin

For the beef

2 tbsp of olive oil
1 lb of beef
1/8 or a little bit more of teriyaki soy

For the vegetables

2 medium carrots, julienne cut
¼ cabbage, shaved
200 grams of bean sprouts
1 small onion, sliced thinly

Simmer the teriyaki sauce and the mirin on slow fire for about 15 minutes. Marinate beef for about 15 minutes.
Once the two procedures above have been done, prepare the pan for cooking the beef.
In a very hot pan, put in the marinated beef, discarding the marinating sauce. Add oil. Do not cover the pan and it should be hot enough to allow whatever liquid is left in the beef to evaporate. Stir occasionally. Cook for about 5 minutes and set aside.
In the same pan, put all the vegetables in and cover the pan. Cook for about 4 minutes stirring occasionally. When vegetables are cooked, turn off the stove and add the sauce and the green onions. Serve on top of rice.

I am sure you can do it too. Try it.

 
 
 

NIKUJAGA (beef and potato stew)

Post n°7 pubblicato il 22 Settembre 2006 da koko_kawaii

Ingredients:
  • 1 lb. russet potatoes, peeled and cut into 4 to 5 pieces each
  • 1/3 lb. beef, thinly sliced
  • 2/3 lb. yellow onions, sliced (about 1/3 inch wide)
  • 1 tablespoon vegetable oil
  • 400 cc water (about 1 1/2 cups)
  • 3 tablespoons or more soy sauce (to taste)
  • 3 tablespoons or more brown sugar (to taste)
  • 2 tablespoons sake or white wine

Cooking time: 40 minutes
Servings: 4 persons

Ofukuro no aji -- Mom's cooking: This is a typical Japanese dish served at dinner. The main ingredients are russet potatoes, onions, and beef. The flavoring is based on soy sauce and sugar, very common for a Japanese dish.

Directions:
Prepare vegetables as described above. Heat a deep pan and add oil and beef. Saute for a couple of minutes, then add onion and potato. Continue sauteing for 3 minutes. Add water, soy sauce, brown sugar, and sake or wine. Bring to a simmer half covered. Skim off any foam and cook for about 20 to 30 minutes until potatoes are done.

Potete trovare un altra ricetta del Nikujaga qui ^^

 
 
 

DEEP FRIED CHIKEN NUGGETS (Tori no kara-age)

Post n°6 pubblicato il 22 Settembre 2006 da koko_kawaii
 
Tag: bento

Ingredients:

  • 2 boneless chicken breasts, cut into bite-sized cubes
For the marinade:
  • 3 tablespoons soy sauce
  • 30g (1 oz) root ginger, peeled and grated
  • 2 large garlic cloves, peeled and grated
  • salt and freshly ground black pepper
For the coating:
  • 2 tablespoons cornflour
  • 2 tablespoons plain flour
  • vegetable oil, for deep frying
  • 2 slices lemon, to garnish

The mixture of garlic, ginger and soy sauce enhances the taste of the chicken, with the sliced lemon giving refreshing "bite" to these delicious nuggets.

1. Marinate the chicken with the soy sauce, ginger, garlic, salt and pepper for 30 minutes

2. Mix the cornflour with the plain flour. Take each piece of chicken from the marinade and roll in the flour mixture until completely coated.


3. Heat the oil to 180 degrees C (350 degrees F) and deep-fry the chicken pieces for 4-5 minutes or until a burnished golden brown. Garnish with the sliced lemon and serve on a bed of salad leaves.

 
 
 

COSA VI SERVE PER CONFEZIONARE UN BENTO ?

Post n°5 pubblicato il 22 Settembre 2006 da koko_kawaii
 

IL BENTO
Prima di tutto ovviamente vi serve un bento, guardatevi attorno su internet e trovate il o i bento che fanno per voi, per colore, forma, praticita' o altro.
Finirete senza rendervene condo a collezionarne tanti, perche' inutile dirlo, sono carini, con forme e colori accattivanti e li vorrete tutti e poi e' utile averne diversi di varie forme e dimensioni per poter impacchettare uno snack o un pranzo piu' corposo a seconda dell' uso che ne dovete fare.
Ricordatevi che la prima volta che usate il vostro bento nuovo, va lavato con acqua calda e sapone e che sempre dopo ogni uso dovete pulirlo. Se volete che il vostro bento duri di piu', magari quello bellissimo che desideravate da tanto tempo, non mettetelo a lavare nella lavapiatti ma lavatelo a mano in acqua tiepida e asciugatelo subito dopo
A questo punto avete il vostro scatolino e siete già a cavallo ma per comporre un pranzetto veramente carino vi servono altre cosucce....

BASTONCINI (HASHI)
In molti bento i bastoncini sono inclusi, se no ne trovate di diversi colori e materiali, legno, plastica e persino di metallo, singoli o con la loro scatoletta e anche in set con cucchiaino e forchettina nel caso vi servano.
Non sono difficili da usare se tenete a mente due cose: non impugnateli troppo vicini alle punte e non cercate di usarli come fossero una forbice.
NOTA: I bastoncini giapponesi sono piu' corti di quelli cinesi e molto piu' appuntiti.

FUROSHIKI
o KINCHAKU
Furoshiki è il pezzo di stoffa che avvolge il bento, kinchaku è la borsettina con manici o cordini per chiuderla.  
Se non avete un furoshiki va benissimo anche una bella bandana. In entrambi metterete il bento box, i bastoncini ed eventualmente anche un piccolo thermos per brodo o the, oppure potete fare come me, prendendo un pezzo di stoffa che vi piace e vi confezionate un sacchettino con un cordino per chiuderlo nel quale riporrete il vostro bento, bastoncini, tazza per il the o quant'altro vi serva.

ONIGIRI MOULDS
Sono le formine per fare gli onigiri (le polpettine di riso). Ce ne sono di tutte le forme, vi servono per fare "palline" di riso velocemente e dalla forma perfetta dentro i quali metterete quello che piu' vi piace, scaglie di pesce secco o una umeboshi o magari un pezzo di zucca dolce, a voi la scelta

EGG MOULDS
Sono le formine per fare le uova come vi pare, animaletti, cuoricini, stelline o altro, sono facili da usare, economici e li potete usare mille e mille volte, basta fare le uova sode come al solito e poi metterle nelle formine e aspettare circa 20 minuti ^^

SOY BOTTLE e MAYONAISE CUPS
Se dovete portarvi la salsa di soia che è liquida vi servirà un contenitore il più possibile piccino e magari piatto tipo un pesciolino, per poterlo meglio stivare nel bento.
In commercio ne esistono di varie forme e sono tutti di plastica riutilizzabile cosi ne avete sempre a disposizione quando vi servono.


Se invece dovete portarvi le vitamine o una salsa cremosa tipo la maionese o magari una salsa a base di yogurt, vi servirà in questo caso una scatolina più comoda della bottiglietta squeeze e anche questa in plastica riutilizzabile tante volte (qui a lato il set rosa di Hello Kitty composto da 4 scatoline)



RICE COOKERS
Se volete cuocere il riso alla maniera giapponese potete usare un pentollino e fare riso bollito ma credetemi, non vi riuscirà mai come con la sua macchina apposita ! Dovete solo metterci il riso e l'acqua nelle proporzioni suggerite e la rice cooker fa tutto da sola, potete anche programmare la macchina per cucinare il riso quando volete voi, io la preparo la sera ma le dico di iniziare a cucinare verso le 6.30 del mattino, così quando mi alzo il riso è fresco e appena fatto 

CONTENITORI VARI
Se non volete che il vostro bento sembri un disastro disorganizzato vi serviranno dei divisori di carta come quelli per i pasticcini o i muffin. Potete anche tagliarvi dei pezzi di plastica colorata rigida per contornare i cibi e trattenerli cosi dal rotolare per il bento

 
 
 

ONIGIRI

Post n°4 pubblicato il 22 Settembre 2006 da koko_kawaii
 

Adesso vi spiego come fare a mano gli onigiri normali, senza troppa difficoltà. Una volta che avete acquistato padronanza, potete provare ad aggiungere qualcosa al interno al centro, una umeboshi o della zucca dolce o pesce secco o un pezzo di pollo o quello che volete.
E’ bene leggere le istruzioni completamente e assicurarsi di avere tutto quello che vi serve, ricordatevi di lavarvi bene le mani con sapone e acqua calda prima della preparazione dell'alimento.
Osservate le illustrazioni e cucinate con la vostra rice cooker una quantità adatta di riso per il numero di persone che desiderate alimentare.
Importante: non risciacquare il riso prima della cottura perché vi serve appiccicoso e glutinoso.
Per questo motivo, il riso Uncle Ben ed altre varietà garantite per non attaccare insieme sono inadatti. Il riso bianco è il genere migliore per sia il onigiri che i sushi nei supermercati e’ spesso venduto in grandi sacchi da 5 kili o in scatole contrassegnate “riso per sushi”

1. È importante lavorare il riso mentre è ancora caldo ed appiccicoso, ma lasciatelo raffreddare almeno 10 minuti cosi’ da non scottarvi. Trasferite il riso dal contenitore di cottura a un'altra ciotola possibilmente di legno e a fondo largo e mescolatelo un po’ con la sua paletta (di solito la palettina biance e di plastica è inclusa nella confezione con la rice cooker machine, in alternativa usate una scatolina di plastica abbastanza larga)

2. Riempite una ciotola di acqua fredda e mescolate a un cucchiaino di sale, terrete questa ciotola a fianco a voi per tuffarvi le mani prima di cominciare ogni onigiri, servirà a fare in modo che il riso degli onigiri non vi si attacchi alle mani.
Alcuni tuffano le mani in acqua fredda e poi le tuffano nel sale, personalmente penso che in questo modo si trasferisca troppo sale sul onigiri ma dipende da voi.

3. Una volta ke avete le mani bagnate e salate, con la paletta prendete una piccola quantità di riso caldo, grande quanto volete. Comprimerete il riso in modo da fare pallina e datele la forma ke volete. Prendete sempre un quantitativo che potete lavorare facilmente nella vostra mano. Se avete mani molto piccole, farete onigiri piccini. Assicuratevi che il onigiri sia del giusto formato x adattarlo al vostro bento senza essere schiacciato quando mettete sopra il coperchio!

4. Per il onigiri a forma di disco, dovete comprimere e modellare il riso con entrambe le mani immediatamente. Fate la figura di una C con la vostra mano sinistra e continuate a girare il riso per dargli un bordo rotondo. Con il pollice e le dita della mano destra, premete il riso in una figura piana in modo che la vostra mano sinistra lo renda rotondo e le vostre dita della mano destra lo appiattiscono, girandolo contemporaneamente ed entrambe le mani contribuiscono a comprimerlo insieme.

Suona complicato, ma una volta che avete una certa pratica potete smettere di pensare a cosa fare passo per passo e ogni cosa diventa piu’ semplice e intuitiva.
Se pressate troppo il onigiri lo spappolerete, troppo leggermente non riuscirete a farlo stare insieme.
Per il onigiri triangolare, tirate le dita della vostra mano sinistra ed inclinate il pollice in modo da poter dare voi gli angoli stondandoli un po’ . Potete anche modificare la tecnica del disco per fare la capsula o il cilindro. Quando la figura è completa, potete aggiungere una striscia pretagliata di alga di nori se desiderate, piegatela intorno a un bordo del disco o del triangolo, o avvolgetela intorno alla metà della capsula.

5. Posate il onigiri da parte su un piatto e tuffate le mani in acqua e sale per quello seguente. La gelatura del onigiri nel frigorifero contribuisce a regolarla. Quando sono freddi, organizzateli nel bento. La quantità dipenderà dal vostro appetito, ma trovo tre piccoli o due di medie dimensioni, una buona quantità per pranzo.

 
 
 

GREEN TEA ICECREAM AND SAUCE ^^

Post n°3 pubblicato il 22 Settembre 2006 da koko_kawaii
 

Green Tea (Matcha) Ice Cream

Ingredienti:
1/3 di tazza d'acqua
1/3 di tazza di zucchero
2-3 cucchiini di matcha
1 tazza di panna
1 tazza di half & half
(Half and half is a commercial dairy product that consists of half milk and half light cream)

Preparazione:
Combinate l'acqua e lo zucchero in una pentola e cucinate a fuoco basso mescolando costantemente. Dopo che lo zucchero si è sciolto bene, continuate a mescolare per altri 5 minuti e poi levate dal fuoco.
Aggiungete un cucchiaio di questo sciroppo al the verde in polvere (il
macchain una scodella separata e mescolate per amalgamare il tutto. Aggiungete il resto dello sciroppo e mescolate ancora. Agiungete la panna e il half & half e mescolate. Fatelo raffreddare nel frigorifero, dopo mettete il composto nella vostra macchina per fare il gelato e lasciate che si faccia da solo.

Potete anche trovare la ricetta here (PDF file) 

Maccha Sauce Recipe
Ingredients: (4 servings)

  • 4 tsps maccha green tea powder
  • 6 tbsps sugar
  • 2 tbsps hot water
  • 200 ml heavy cream

How to Make:

  1. Mix sugar and maccha green tea powder in a bowl.
  2. Add hot water in the bowl and stir well.
  3. Add heavy cream and further stir.

 
 
 
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