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Community e virus Da qualche giorno sto ricevendo da parte di alcuni miei amici di Facebook messaggi che mi invitano a stare attenta ad un Virus contenuto in una e-mail. Il virus si chiama Koobface e ha fatto la sua prima comparsa nel 2008 ma, dallo scorso luglio, si sta evolvendo aumentando il numero di varianti. Continua.... |
Oggetto: denuncia pericolo di crollo torre costiera Squillace sulla costa di Nardò (Lecce) Abbiamo ricevuto e pubblichiamo un documento redatto dal dr Gaballo inerente il pericolo di crollo e il cattivo stato di conservazione in cui versa l'antica torre di guardia nella marina di Nardò. Al Signor Sindaco del Comune di Nardò (Lecce) - Al Signor Ministro dei Beni e Attività Culturali - Al Signor Presidente della Regione Puglia - Al Signor Presidente della Provincia di Lecce - Al Signor Presidente dellArea Marina Protetta Porto Cesareo - Al Signor Soprintendente per i Beni SS. AA. ed Etnoantropologici della Puglia - Bari - Al Signor Comandante della Capitaneria di Porto di Gallipoli (Lecce) Il sottoscritto dr. Marcello Gaballo residente in Nardò (Lecce) alla Via Duomo n51, già Ispettore Onorario per i Monumenti del Comune di Nardò, con la presente richiama lattenzione sul grave stato di abbandono della torre costiera Torre Squillace (ante 1570), ubicata sulla costa del Comune di Nardò (Lecce), a ridosso dellantichissimo porto San Giorgio, volgarmente denominata Scianuri. Continua.... |
Abbiamo avuto modo di scrivere in merito a questi antichi monumenti altre volte su Japigia.com. Per la loro posizione -dominante rispetto al territorio circostante- e per le caratteristiche della loro costruzione, sono state considerate -per molto tempo- punti di osservazione anche se, da più parti, il loro ruolo viene rivisto a favore di un uso funerario di queste opere. A sud dell'abitato di Taurisano, là dove il territorio pianeggiante lascia il posto a tenui colline, quasi nascosta alla vista di eventuali visitatori da secolari alberi d'olivo, è possibile trovare l'imponente costruzione di Specchia Silva. Non è chiara l'origine del toponimo che potrebbe essere legato ai nomi degli antichi proprietari di questi fondi o alla natura boscosa del luogo; in effetti, gli alberi d'ulivo non particolarmente vetusti lascerebbero immaginare che, in epoca non molto lontana, orde di smacchiatori -così venivano chiamati i contadini che strappavano alla macchia mediterranea i terreni per coltivarli- abbiano trasformato in oliveto questi luoghi sottraendoli alla loro natura selvatica. CONTINUA |
Inviato da: angie64a
il 17/09/2009 alle 12:14
Inviato da: fuoriditesta34
il 27/07/2009 alle 21:21
Inviato da: salentinastilosa
il 19/07/2009 alle 19:10
Inviato da: nicapaccia
il 17/07/2009 alle 17:53
Inviato da: aldiladelmare2
il 17/07/2009 alle 02:48