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Post n°6 pubblicato il 13 Maggio 2008 da dj2002c
Forse una parola può avere tanti significati quante sono le persone che la pensano... *** Entrò nel negozio e pose il pacco sul bancone. “Tenga questo dizionario, glielo restituisco”, disse con gentilezza. “Perchè?”. Chiese stupito il proprietario. “Non mi serve, non contiene ciò che cerco. Potrebbe sostituirmelo con un libro di poesie per favore?” “Ma come non le serve? Un dizionario serve sempre in una casa”. Ribadì il negoziante sempre più stupito. La persona prese in mano il dizionario e si mise a sfogliarlo. “Dunque aspetti, le faccio vedere: abbracciabosco, abbracciamento ... ecco ecco, eccolo qua, legga, legga pure: -abbracciare- v. tr. [io abbràccio ecc.] cingere e stringere con le braccia, per esprimere amore, affetto, o per trattenere qualcuno o qualcosa che vorrebbe o potrebbe sfuggire”. Questa è una descrizione troppo fredda. Non mi dice niente di più di quanto già sapevo in precedenza”. Indicò il testo con soddisfazione, felice di avere dimostrato ciò che intendeva. Il negoziante restò perplesso. “Ma non vede?. Il proprietario rispose con gentilezza. “E cosa crede che le dia di più invece un libro di poesia? In esso non troverà definizioni del verbo abbracciare o del sostantivo abbraccio”. La persona scosse la testa con pazienza. “Vede caro signore, io so già cosa significa il verbo abbracciare, e in questo un dizionario non potrà certo essermi utile. Nel libro di poesia invece c'è l'anima di quel verbo. Il libro di poesia mi dirà che esistono abbracci caldi, di quelli stretti stretti, fatti con forza, non tale da fare male ma abbastanza da fare sentire l'umano calore; mi dirà che gli abbracci sono un fiume di parole dette col silenzio, parole che posso sentire anche senza vedere gli occhi perché la stretta mi comunica tutto quanto mi è necessario. Possono anche non essere abbracci d'amore, ma non per questo saranno meno sinceri”. Con risolutezza lasciò sul bancone il dizionario e si prese il libro di poesie. “Deve pagare la differenza: il libro di poesie costa di più”. La persona pagò, salutò con cortesia e se ne andò soddisfatta. Sulla copertina vi era raffigurato un fiore in un giardino che, all'apparenza, aveva i petali tutti uguali. |
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