jazzando

Post N° 365


ArteLeggendo qua e là, ho trovato spunti per una discussione, a mio giudizio interessante...Cosa è arte, bellezza, scrittura, poesia, musica.E' giusto considerare artisti, solo i grandi del passato?Esistono parametri e canoni per considerare qualcosa davvero bello e artistico?La bellezza è negli occhi di chi guarda o nel sentire e nel gusto di chi si esprime?Quando  un elaborato, può considerarsi artistico?In campo musicale, ad esempio, vanno considerati "grandi" solo quei musicisti rispettosi dei canoni, fautori di melodie e temi, o l'improvvisazione può avere una sua valenza artistico/espressiva?Provo ad esprimere il mio punto di vista, ma sono prontissima a confrontarmi con le vostre idee, magari anche cambiando le mie...Credo che in ogni forma espressiva, sia fondamentale la conoscenza del mezzo, che deriva dall'eredità passata, dallo studio e dall'esercizio della pratica in questione.Ma,... ogni rivisitazione, ogni tentativo di osare, di reintepretare, di ironizzare, è per me il ben venuto nel momento in cui è portatore di sentire emotivo, ed assume maggior valenza nel momento in cui suscita nel fruitore una sensazione e un'emozione forte, quando cioé ci si trova di fronte a qualcosa, che dopo essere stata incontrata, ha lasciato in noi, una qualsivolgia eredità.Altro elemento che di solito mi colpisce è l'equilbrio, di forme o suoni, di parole snocciolate, che può anche sfociare in un disequilibrio, ma che trova magari dopo la sua compensazione.Un quadro di Mirò, può apparire semplice utilizzo di linee e forme, ma è nell'equilibrio di segni, spazi e colori che trova il suo trionfo.Un' improvvisazione di Coltrane, Davis, Parker, tanto per fare solo alcuni nomi, è portatrice in sé di equilibri stilistici e formali, non a caso Coltrane, fece studi approfonditi sull'assetto matematico delle note e dei suoni.Insomma, credo che lo spazio di confronto sia vastissimo, se vi andrà di riempirlo con me...Stefano Bollani