A GOOD_GRIEF

Re_born


Amo l'idea che il mio blog cambi nome. Ed ogni volta amo che il nome sia il titolo di un libro. Perchè è grazie a loro se negli ultimi tempi ho concesso più tempo a me stessa. Ne ho trascorso un po' a provare a capire e, soprattutto, a lasciare il passato al suo posto. Ovvero dietro le spalle.Non starò qui a dire quanto le vacanze degli ultimi dieci giorni mi hanno lasciato qualcosa dentro, le ferie in bene o male, lasciano sempre un segno in ogni essere umano che sia degno di questo nome. Solo che poi si torna sempre a casa con molte idee e molta voglia di cambiare, ma poi la routine fa il suo corso ed i buoni propositi accumulano polvere. E finiscono per  crear malinconia, ripensandoci, in autunno con le prime pioggia e la prima tazza di the fumante tra le dita.Però una cosa devo decisamente dirla, così magari il mio io o l'es sarà gratificato. Devo piantarla di ignorare quella vocina che mi dice non voglio. C'è un momento nella vita in cui non puoi più controllare tutto. E fortunatamente per me, questo momento non è ancora arrivato e per questo, basta lagne.Basta sensi di colpa verso la famiglia, il capo, i colleghi, i bambini del progetto. STOP. Io devo ricordarmi che sono una persona che merita. Merita di rischiare, magari fallire, ma magari no, ma devo inseguire i miei sogni. Non lasciarmi convincere che i sogni altrui siano anche i miei. Che ognuno si tenesse i suoi. Son contenta di esser tornata. E spero di essere attiva, sempre di più. Vado a prendere lo swiffer, che mano santa quando non hai voglia di lavare i pavimenti ma hai un vello che lascia tracce pure se non ti muovi.Buon lunedì a tutti. Soprattutto ad i miei amici che passano di qua. Quelli che sento costantemente fuori da qui.