A GOOD_GRIEF

Doesn't_mean_ anything


Un mese quasi. Cavolo. Un mese che non scrivo, non pensavo potesse capitare. Ma è successo.Un po' perchè ho avuto l'influenza e sono stata fuori uso per qualche giorno. Poi al lavoro le cose non vanno per niente bene. Ma sempre a causa della puttana vice_capa. Si arroga un'autorità che nessuno le ha mai dato. E fa di tutto per far litigare noi colleghi. Ci è pure riuscita con due. Quindi lascio immaginare il clima che c'è. Comincia di primo mattino e prima di domani le metto due dita in gola. Quindi tenete pronta un'arringa valida e potentissima.Poi le poche volte che son stata al pc ho avuto tutto rallentato e mi sono dedicata a quella cazzo di Farmville. Mi mancava giusto quest'altra ossessione. Son lì che raccolgo tutti gli animali più brutti e sfigati.Ho mucche rosa, pecore nere, brutti anatroccoli ed un caprone che prima o poi mi incorna. E non è un caso. Sono una che è sempre lì pronta a prendersi cura di tutti. E devo piantarla, ma seriamente.Sono stufa di fare il consultorio vivente. Anche con gli uomini. Che per conquistarti sono disposti a qualunque cosa e qualunque prezzo. Poi quando avvertono che finalmente ricambi il loro interesse, via. Tutti esperti podisti, corridori, marciatori, Beep Beep con lode.No dico ma scherziamo?Ma vi rendete conto, voi uomini, di quanto siete noiosi? E diabolicamente ripetitivi? Ormai non sbaglio più un colpo. Mi basta sentire una frase per inserirne uno in una categoria. E il bello (o brutto?!) è che non sbaglio un colpo.Attualmente sarei alle prese con l'insicuro. Ovvero quello che ti scrive seimila lettere, ti fa sognare, entra in punta di piedi nelle tue giornate. Vuole esserci, c'è, e poi al primo problema familiare_domestico, va in para.C'è poco da fare. La maturità non si valuta nè con l'età e nemmeno col vivere da soli.Ho soltanto voglia di andarmene in giro, senza meta. Distrarre la mente e fare un discorsetto al mio cuore. Per sentirmi più leggera che mai.E fiera dei miei 6 kg in meno. E ridere di gusto alla faccia di quegli uomini che ti guardano dagli specchietti delle auto e a momenti sbandano, quando passi.