RIFLESSI

dal


  Si va via...Si va via quando si ama e non si è corrisposti... si va via quando si è amati ma non si prova lo stesso sentimento... si va via quando si da tutto ma si ricevono solo pesci in faccia... o si va via quando ci si accorge di non poter dar nulla... ma anche si va via quando si vorrebbe molto di più... si va via quando si è innamorati di un altro... o si va via quando credi che il tuo partner sia innamorato di un altro... si va via quando la routine sta ammazzando la tua vita... o si va via semplicemente per provare emozioni diverse. Si va via senza un motivo... si va via per cercare un motivo... si va via quando non c'è più nulla da dire... o si va via quando è stato detto troppo... ma anche si va via quando poche parole ti hanno ferito a morte... si va via quando non c'è più dialogo... si va via quando invece di parlare si urla... si va via quando proprio non ci si capisce più... si va via perché si è soli e quindi... ogni posto è buono per essere soli... si va via quando il tuo miglior amico ti ha voltato le spalle... o si va via quando la persona che ami ti ha tradito... si va via perché qualcuno ti ha chiamato... ed ovviamente si va via se qualcuno altro ti ha cacciato... si va via per non combattere, perché davvero non si può condividere la scelta di una guerra... o si va via, magari in Afghanistan, per fare davvero qualcosa di concreto per la pace... si va via per vigliaccheria, quando non si è capaci di affrontare le proprie responsabilità... si va via perfino abbandonando un proprio figlio, e non c'è nulla di peggio a questo... si va via perché... davvero non ti riconosci nella realtà che ti circonda... si va via per raccontare le tue storie... ed in tal caso diventi un cantastorie... e diventi un cantastorie quando tutto quello che vorresti è essere ascoltato... diventi un cantastorie quando ti rendi conto che è l'unico futuro possibile. Allora entri in una stanza... ti metti al centro... ti sfili il cappello e lo poggi accanto a te... inizi a raccontare una storia... lo fai con serenità, con assoluta normalità... e mentre racconti l'inizio, senza fartene accorgene ti guardi intorno per vedere se qualcuno ti sta ascoltando... se hai attirato l'attenzione di qualcuno che sia capace di ascoltarti... e se questo avviene allora il tuo cuore finalmente si accende e... quasi detta col suo ritmo la cadenza e il tono delle tue parole... e le altre persone presenti nella stanza si dissolvono quasi... la luce svanisce e viene sostituita da due faretti che illuminano solo te e il tuo auditore. Il tempo si ferma quasi, ed è come se le tue parole prendessero vita, generando in quel buio le immagini del tuo racconto... il buio prende vita... la stanza ora è il tuo universo... e ti vengono in mente le parole di una famosa canzone che cito perché nessun altra parola potrebbe esprimere in modo così efficace e profondo quello che dicono: e dopo portami oltre che lo sai fare dove sparisce qualsiasi confine fammi vedere che cosa vuol dire viaggiare col cuore ed infatti la camera non ha più confini... e il cantastorie prova piacere nell'estasi che ha provocato al suo ascoltatore. Ma... in ogni stanza ci può essere un solo cantastorie... perché se ce ne fosse un altro... sarebbe impossibile raccontare la propria storia senza interferire con quella altrui. E quando questo capita... allora il tuo ascoltatore viene distratto... e smette di ascoltarti... smette di viaggiare col cuore. In tal caso il cantastorie raccoglie il suo cappello... e magicamente come è apparso... scompare nel buio... portandosi dentro solo una speranza... la speranza di aver lasciato comunque qualcosa... la speranza di aver regalato delle emozioni. Che in fondo... diventa cantastorie colui che non ha altro modo per trasmettere e regalare sogni, emozioni... diventa cantastorie colui il cui cuore trabocca di sogni e storie, e non avendo nessuno "speciale" accanto a cui regalarle, allora va in giro per le stanze del mondo per condividerle con qualcuno... per liberare il suo cuore... per sopravvivere...   Lupo De Lupis