VOLANTINAGGIO

C'ERA UNA VOLTA UN PINO


C’era una volta un pino, che ondeggiava leggiadro al soffio della brezza di mare. C’era una volta un popolo, che non poteva considerare se stesso una nazione, ma che, unito da una dottrina religiosa diversa da quella del proprio tiranno, si opponeva a lui. C’era una volta un tiranno frustrato perché voleva essere un medico e non un fantoccio costretto dagli eventi ad ereditare il potere e diventare un despota. C’era una volta una potenza militare dell’est, che aveva l’ossessione di uno sbocco su quel mare. C’era una volta una potenza militare dell’ovest, che l’ossessione invece aveva – ed anche un poco l’illusione – di fomentare l’odio di un popolo perché questi cacciasse il tiranno, e con esso il suo protettore militare dell’est. C’era una volta una potenza decaduta, ma mai votata alla rassegnazione, che sognava di rimettere le mani su quel popolo mai divenuto nazione. C’era una volta una neo-potenza, armata fino ai denti di ordigni nucleari, che, pur odiando quel popolo, non vedeva l’ora di spodestarne il padrone. C’era un piccolo vicino confinante guerrafondaio, che si teneva in disparte, ma non distoglieva lo sguardo dagli eventi, affamato di terra da sempre e pronto ad entrare in scena se mai la convenienza gliene offrisse l’occasione. C’era un esercito di guerriglieri, paludati in nero e ottenebrati di dogmi religiosi, che spadroneggiavano in quell’angolo di mondo, combattuti e sostenuti dai potenti dell’area, a seconda dei vantaggi del momento. C’era una singolare unione di altrettanto singolari democrazie, vecchie e nuove, che discutevano tutto il tempo su quelle vicende, incapaci di raccapezzarsi in quella moltitudine di figure e di prendere una posizione. C’era fuoco…, e c’era distruzione…, e c’era morte. C’era terrore…, e disperazione…, e fuga. C’era un barcone…, e una grossa somma di denaro… C’era una bimba dai capelli biondi, con il volto insanguinato, alla ricerca di suo padre…, e c’era la televisione. C’era un pino ad Aleppo… …divenuto carbone.