VOLANTINAGGIO

DICONSI FACCE TOSTE


Le cronache di queste ultime ore fanno registrare due episodi a dir poco sconcertanti. Entrambi riguardano il primo cittadino delle città di Roma e di Milano (come a ricordarci che, da nord a sud, questo è il paese e… così è, se vi pare…). A Roma, un membro della giunta, fortemente voluto dal sindaco, viene arrestato e incarcerato con gravissime accuse. Il sindaco cade dalle nuvole, fa atto pubblico di contrizione, chiede scusa alla gente, e, per quanto la riguarda, la questione può finir lì… A Milano, è il sindaco stesso a divenire oggetto dell’interessamento della magistratura, attraverso la notifica di un avviso di garanzia a suo carico, per illeciti risalenti ad un periodo antecedente la sua nomina. Costui non trova di meglio che… “autosospendersi” (il medesimo provvedimento che avrebbe inflitto ad un “furbetto del cartellino”…), abbandonando la guida del comune fino a data da destinarsi… C’è da rimanere esterrefatti, se solo non vivessimo in un paese dove non esiste limite alla superficialità, al pressappochismo, alla non-professionalità, alla strafottenza. Mi chiedo dove siano il senso del pudore ed il rispetto per chi ti ha votato ed ha riposto in te fiducia e speranze di cambiamento in meglio. Evidentemente, basta dichiararsi ignari o sorpresi e scossi per lavarsi bellamente la coscienza da ogni responsabilità e da ogni richiamo del dovere. ...Avendo anche in ben scarsa considerazione il senso della misura. Paradossalmente, entrambi i soggetti fanno l’esatto contrario di ciò che ci si aspetterebbe da loro. Il sindaco di Milano scappa, quando sarebbe suo compito restare… Quello di Roma insiste per non togliere l’incomodo, quando non avrebbe neppure dovuto attendere che qualcuno glielo suggerisse… Diconsi facce toste ! …per non usare espressioni più grasse e colorite.