arancione

isolarsi?


                         
non ci si isola per supposta superioritą. lo si fa quando ci si accorge di essere proprio come gli altri e di non avere quindi la necessitą di scambiare le proprie esperienze.tommaso labranca (il piccolo isolazionista www.ilpiccoloisolazionista.com)noto sempre pił la tendenza all'isolamento, alla ricerca di uno spazio tutto nostro in cui stare soli. č un fenomeno generale e trasversale e questa frase mi ha in un certo senso illuminata. la globalizzazione di vita porta inevitabilmente ad una mancanza di stimoli gli uni verso gli altri, tutti si va, tutti si corre, tutti ci si stressa, tutti si passa la giornata con il cervello teso allo spasmo ad evitare perdite di tempo e di energie gią duramente messe alla prova. ci si svuota di tutto  e quando sarebbe ora di parlare, di raccontarsi, di sfogarsi, non si trovano nemmeno pił le parole, che poi sarebbero le stesse dell'amico, del marito, dell'amante, del vicino di casa. chissą se č un fenomeno passeggero e se mai si tornerą al gusto dello scambio ,al desiderio di raccontarsi e mettersi in discussione, alla voglia di parlare ma parlare veramente e non qui ma per telefono, di persona e quotidianamente. pare pił facile sfogarsi in queste pagine che con le persone che abbiamo accanto, forse č semplicemente pił comodo ed indolore, resta il fatto che dopo una giornata di parole quasi automatiche resta ben poco da dire o forse non se ne ha pił la voglia e la cena , che dovrebbe essere una specie di agorą moderna , si trsforma in uno scambio di opinioni nervose e brevissime... in attesa di trovarsi finalmente soli.