Ho una scatola di cartone in cui conservo le fotografie, le foto che si facevano quando le digitali non esistevano ancora e, una volta immortalati i momenti della vita , venivano custoditi in scatole come la mia e non su freddi dischetti. Io all’asilo, io al primo giorno di scuola per mano al mio papà, io sulla spiaggia a Cesenatico con mio fratello e poi la prima comunione e la cresima e la vendemmia dai nonni, un gelato con le amiche, io con mia mamma mia nonna e mia bisnonna, io che stringo nervosamente la tesi tra le mani il giorno della laurea …Guardandole mi pare che tutte quelle bambine e ragazzine e poi donne che in qualche modo mi rappresentano, tutte loro continuino a vivere in quella scuola, su quella spiaggia , in quelle situazioni, immobili e cristallizzate nel tempo… tante piccole me che nella mia mente non si distinguono l’una dall’altra ma sono dotate di un carattere e di una vita propria. Strana sensazione , difficile da spiegare. Io sono lì con mio papà che mi tiene per mano e lo sarò per sempre, come sarò sempre in quello zoo con mio cuginetto che piange perché ha paura del leone, sento la sabbia di quella spiaggia sotto i piedi, il sapore di quel gelato, la stoffa di quel vestito che mi accarezza la pelle , le mia mani sono ancora sudate mentre aspetto che mi chiami la commissione di laurea….provo le stesse sensazioni ben distinte e disgiunte da quelle che provo ora e qui.... sarò per sempre quella bambina, quella ragazzina, quella donna ferma e fissata in quell'attimo senza crescere, senza cambiare… una e centomila.