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Adesso è tutto chiaro
Post n°328 pubblicato il 13 Gennaio 2010 da jobandthecity
Mi è servito un po' per arrivarci... ma adesso credo di non avere più dubbi. Sinceramente avevo anche cominciato a vacillare sulle mie competenze e capacità. Mi era addirittura venuto il dubbio di non essere all'altezza. Di aver fondato tutte le mie certezze su pilastri di sabbia. In fondo dopo mesi di ricerca, di prove, di contratti a progetto senza mai aver avuto riscontri positivi credo che avere dei dubbi fosse lecito. E invece, come un fulmine a ciel sereno ecco la spiegazione. Se avessi aperto questo blog adesso lo avrei sicuramente chiamato “Job and the jungle” anche se nella giungla esistono delle leggi che non possono essere aggirate. Sono leggi chiare, universali. Se corri più forte sopravvivi. E invece qui non funziona così. Puoi correre più veloce di un giaguaro, cambiare direzione meglio di un leopardo, ruggire più forte di leone... ma c'è un animale che non potrai mai superare. La legge. Che le aziende conoscono bene e sanno come far funzionare a loro favore. Sinceramente... perché un'azienda dovrebbe assumere una persona con regolare contratto se può “sfruttare” uno stagista? Vi spiego tutto. Nel giugno del 1997 viene approvata la legge 196/97 ("Norme in materia di promozione dell'occupazione") che prenderà il nome di "Pacchetto Treu. La legge Treu stabilisce i limiti di durata degli stage, dopodiché l’azienda è costretta o ad assumere la persona con un contratto oppure porre termine al rapporto di lavoro. La legge fissa il limite: 1) in 4 mesi per gli studenti della scuola secondaria superiore 2) in 6 mesi per gli allievi degli istituti professionali di Stato, di corsi di formazione professionale, di attività formative post-diploma o post-laurea e i disoccupati/inoccupati 3) in 12 mesi per gli studenti universitari e per i soggetti svantaggiati 4) in 24 mesi per i portatori di handicap. Ma, nella legge, esiste una lacuna... Purtroppo la legge quando parla di stage si riferisce al singolo contratto... ma se alla fine dei termini indicati dalla legge viene stipulato un nuovo contratto di stage tra differenti parti, i termini di durata ripartono da zero. Dal momento che la legge recentemente è stata modificata contemplando come enti promotori non solo quelli pubblici, ma anche quelli privati riconosciuti dallo Stato (permettendo quindi un fiorire di enti promotori non collegati tra loro e che quindi non si parlano), ora le aziende, appoggiandosi su una legge che non specifica chiaramente che l’oggetto del limite di durata è il contratto tra tirocinante e azienda, ecco, le aziende potrebbero tenere una persona in regime di stage for ever and ever! E' vero che nessuno ci obbliga a lavorare gratis ma, parliamoci chiaro, se rifiuti un secondo contratto “aggratisse” nessuno piangerà la tua perdita. Tanto... morto uno stagista se ne fa un altro! A quelli come me che non sono stagisti vorrei invece fare una domanda... |
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