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Come sopravvivere ad un terremoto e soprattutto ad un attacco di panico


Protagonisti: Io, lui e lei.Ero a letto da appena 5 minuti. L’orologio segnava l’una. Quando, improvvisamente il letto ha comiciato a ballare… Lui mi guarda dritto negli occhi. Io guardo lui dritto negli occhi. E, con il sangue freddo che ci contraddistingue, saltiamo giu’ dal letto in preda ad un attacco di panico. Corro in camera di Sabina, la mia coinquilina, nonche amica decennale, urlando “IL TERREMOTO! IL TERREMOTO!” Sabina risponde con un soave e pacato… “che cazzo vuoi? La smetti di fare scherzi del cazzo? E’ l’una di notte per dio!” Ed io… “IL TERREMOTO! IL TERREMOTO!”  ...il sangue freddo e' una delle mie doti migliori.Nel frattempo lui era posizionato sotto una porta. Lui dice che si fa cosi’… Io invece, da brava esperta in “come morire durante un terremoto” mi precipito giu’ per le scale.In salotto tutto e’ normale. Il lampadario non si muoveva… Eppure ero sicura… c’era stata una scossa… avevo sentito il letto… o forse era il tetto… oddio… e se fosse stato il tetto? ODDIO! Ci sono i ladri sul tetto!!! Panico al quadrato!Lui, che in vestaglia mi ricorda tanto Rocco Siffredi, corre in cucina per prendere un coltello. Io piango sulla poltrona in salotto. Lei controlla la posta in internet. Improvvisamente sentiamo lui urlare qualcosa in inglese! Si precipita giu’, sempre in vestaglia e con un coltello per tagliare il pane in mano, per informarci che ha sentito dei rumori sul tetto. In quel momento credo di aver avvertito un mancamento. Chiamiamo la polizia. Il cellulare emette strani suoni… non c’e’ linea! Chiamiamo con il telefono di casa… Non funziona! I ladri hanno tagliato i fili del telefono! Come in quel film horror! Finiro’ tagliata a pezzettini dentro il congelatore di un pazzo schizzofrenico, che mi servira’ su di un vassaio d’argento durante il pranzo di natale!Lui continuava a chiamare la polizia senza nessun risultato. Lei, forse sotto sedativi, sembrava non fottersene un cazzo! Io volevo buttarmi giu’ dalla finestra del salotto. Non e’ poi cosi’ alto! E poi meglio una gamba rotta che trovarmi faccia a faccia con uno sconosciuto in casa mia! O no? Faccio per avvicinarmi alla finestra quando sento lui parlare al telefono. La polizia ha risposto! Siamo salvi! Mentre lui cerca di spiegare che si erano sentiti degli strani rumori, la polizia ci informa che a Birmingham, una localita’ vicino Londra, c’era stato un terremoto e che la scossa si era sentita anche da noi.Non potete immaginare quanto mi sono sentita sollevata. Meglio un terremoto che un ladro in casa! Cmq… stiamo tutti bene. Nessuno si e’ fatto male. Non ci sono morti. E nemmeno feriti. L’unica persona a rischio ero io… 5 minuti dopo e mi sarei buttata giu’ dalla finestra… Promemoria:Comprare pigiami. In caso di emergenza non mi sembra il caso di correre per strada semi nudi come Rocco Siffredi. E questo vale per tutti e tre.