Manco la seconda o la terza. Mia madre aveva il terrore che facessi brutte amicizie e allora mi piazzava (grazie alle sue conoscenze di cui si vantava tanto) sempre nelle sezioni con i migliori professori dove, ovviamente, venivano piazzati anche i figli del sindaco, la figlia dell’avvocato, quella dell’analista, del professore stesso e via dicendo.
Io, che ero la figlia della signora della lavanderia in mezzo alla piazza, venivo automaticamente ignorata. E siccome non ero manco una bella bambina (diciamo che mi espandevo in larghezza invece che in altezza) non venivo presa in considerazione come Angela per esempio. Angela era figlia di disoccupati e capitò nella mia sezione per puro caso. Solo che era una figa della madonna, il sogno di ogni bambino di quell’età, bionda, occhi azzurri, magra…Quindi… di conseguenza… mi ignorava anche lei! Grazie alla teoria dello sticazzi, teoria appresa dal mio papà e messa in pratica fin dalla tenera età, ho superato indenne la mia infanzia e parte dalla mia adolescenza.
Almeno credo.