La cultura del telelavoro non è affatto sponsorizzata nel nostro paese eppure le tecnologie per poterla applicare ci sono con estremo beneficio per tutti, aziende in primis. Gli ostacoli che si incontrano sono fondamentalmente due.
- da una parte la mancanza di fiducia delle aziende nel telelavoro che viene visto come una sorta di isola felice per i dipendenti che non hanno voglia di lavorare (avendo girato in lungo e in largo per l’italia e conoscendo la mentalità del nostro paese è anche comprensibile).
- dall’altra l’attaccamento dei dipendenti stessi all’ormai vecchia mentalità del “posto fisso”.
Ho provato più volte a promuovere il telelavoro nelle varie aziende dove ho lavorato come consulente e dove lavoro attualmente, anche ai dipendenti.
Le prime rifiutano categoricamente il discorso di telelavoro giustificandolo con i problemi legati alla sicurezza e alla privacy salvo poi richiedere ai dipendenti la disponibilità a connettersi da casa in caso di attività fuori dall’orario lavorativo comunemente conosciute come “reperibilità”, in questo caso il problema della sicurezza sembrerebbe non essere più un ostacolo.
I dipendenti dal canto loro vedono inizialmente positiva la possibilità di lavorare da casa, poi pensandoci si pongono un problema che credo sia proprio del nostro paese a tal punto che impedisce l'evoluzione che è invece presente negli altri paesi europei, la paura di cambiare e la mancanza di fiducia.
Per il nostro modo di pensare la parola "nuovo" significa privo di esperienza quindi non affidabile.
Sebbene possa sembrare assurdo in realtà è proprio a causa di questi timori che l'Italia è sempre tra gli ultimi paesi nel promuovere o utilizzare nuove tecnologie o nuovi modus operandi.
Gli esempi che si potrebbero fare per confermare quanto sopra sono molti dai più banali ai più seri, ne riporto qualcuno:
- Siamo agli ultimi posti tra i paesi europei che utilizzano internet per fare acquisti, per mancanza di fiducia e paura di essere frodati.
- Siamo agli ultimi posti nell'utilizzo di energie alternative per la salvaguardia dell'ambiente per mancanza di fiducia e paura di investire.
- Siamo tra i pochi paesi che non lasciano spazio ai giovani, nello sport, nello spettacolo, nel lavoro e soprattutto nella politica ma questo è un'altro discorso.
Questo equipaggiamento ha favorito lo sviluppo del telelavoro, incoraggiato dalle aziende e dalla pubblica amministrazione. Nel 2005 il 90% delle aziende sopra i 500 dipendenti e il 30% di quelle sotto i 20 avevano dei telelavoratori. I settori con le maggiori presenze erano le comunicazioni, i servizi finanziari e la consulenza.
Tra le cause di un simile sviluppo c’è la concezione dell’uso dell’informatica come un’opportunità per uno sviluppo armonico della persona, la fiducia tra imprese e dipendenti, la diffusione della telefonia mobile che ha raggiunto il 99% del territorio, la ricerca nel telelavoro di una degerarchizzazione aziendale.(per leggere l'articolo completo potete andare quì http://www.businessonline.it/).