ImPaRaRe A vOlArE

Li chiamano "angeli"


Ieri sera ho visto l'ale. il suo moroso è in Abruzzo. mentre eravamo insieme le ha scritto che tremava tutto. poi torno a casa e all'una e mezzo mi scrive mauro. mi fa gli auguri, sbagliando giorno, ma credo che lo abbia fatto apposta per ricordarmi che domani è il suo compleanno. mi dice che è giù dove c'è stato il terremoto. anche lui. gli rispondo alle 5. mi dice che lì continua a tremare tutto. che c'è un sacco da fare e che vuole rimanere ancora. che alcuni tornano a casa oggi, ma che lui vuole rimanere lì. al tg, vedi quello che è successo e pensi a chi ha perso tutto. a chi è rimasto sotto alla propria casa. a chi è sotto ancora vivo. a chi ha perso qualcuno. loro, nelle immagini li vedi, ma passi oltre. eppure chi è andato a dare una mano, ha a casa una famiglia, dei genitori, dei figli, una moglie, una ragazza che stanno in pensiero. che continuano a ribadire di stare attenti. "non fare l'eroe", diceva ieri sera l'ale. eppure vogliono stare lì. rischiare, ma star lì. li chiamano "angeli", ma in realtà, sono dei pazzi...