Signora mia

Di Jane Austen erotica


Per ammazzare il tempo mentre aspetto la mia volatile prof che mi ha prima illuso di volermi ascoltare e poi mi ha inchiodato a far da guardia agli esami scritti, vi racconto di un libro delizioso che ho visto ieri alla Feltrinelli:Orgasmo e pregiudizio (brillante traduzione italiana dell’originale  Pride and Promiscuity, diArielle Eckstut ).Come si può facilmente immaginare dal titolo, il libro è una rivisitazione in chiave ironico-sessuale della immortali opere di Jane Austen, altra autrice che amo molto. Ogni fanciulla che si sia mai appassionata alle romantiche vicende di Orgoglio e Pregiudizio, Ragione e Sentimento, Northanger Abbey DEVE sfogliare questo volume. L’autrice immagina di aver trovato per caso un cofanetto che contiene dei brani censurati dei più famosi romanzi di Jane Austen, rifiutati dall’editore perché troppo osceni, e li propone al pubblico moderno per ribadire la libertà di pensiero della nostra amata Jane.Nei brani proposti succede di tutto: rapporti lesbici, sadomaso, incesti, omosessualità latenti, esibizionismo, sesso orale... Ad esempio, nel primo testo, si capisce un punto di Orgoglio e Pregiudizio  si propone una diversa interpretazione del motivo per cui la pudica Jane Bennet, recatasi in visita al castello dell’uomo di cui è segretamente innamorata, è costretta a passarvi la notte. Nella versione “ufficiale” Jane si ammala per aver preso un po’ di pioggia e non può muoversi; in quella censurata le sorelle del suo amato ignaro, che hanno capito che Jane è innamorata di loro fratello, la costringono a restare per saggiare le sue capacità a letto. Una bella scena di sesso lesbico a tre, insomma. Ma non aspettatevi descrizioni oscene e scurrilità: la parte più deliziosa di questo libro è il linguaggio, perfettamente plasmato da quello “ufficiale” di Jane Austen; allusivo, ironico,e perfino pudibondo. Applicato a scene come quella del vicario di Orgoglio e Pregiudizio che si fa frustare dalla moglie Charlotte  travestita da  Lady Catherine, l’inspportabile benefattrice, è semplicemente fantastico. Insomma, questo libricino potrebbe davvero averlo scritto Jane Austen.