Ieri ero incazzata nera per vari motivi tra cui:- i capricci della mia prof;- il limbo della mia condizione di non più dottoranda/non ancora dottore;- l’esasperazione per la convivenza con le mie due sorelle in un appartamentino piccolo piccolo. Insomma, camminavo per Napoli triste e sconsolata, quando ho visto nella vetrina di una profumeria un cestino pieno di tester e prodotti in offerta a uno o due euro. Ho pensato: “Massì, mi faccio un regalino per tirarmi su”.Sono entrata, mi sono guardata un po’ intorno e la proprietaria della profumeria mi ha avvicinato con molto garbo.Cinque minuti dopo ero su una sedia in una saletta appartata: mentre lei mi struccava e ritruccava, le ho raccontato praticamente tutta la mia vita. La conversazione è stata di questo tenore:io mi lamento di non trovare lavoro e lei osserva soavemente che “per questi occhioni non ci vuole la matita nera, ma quella verde sfumata, capito cara? E poi devi sorridere, che altrimenti lo sguardo si incupisce e sembri più vecchia”.E via di seguito. Per una mezz’ora i problemi più grandi della mia vita non sono stati l’incertezza per il futuro e la frustrazione per il presente, ma la forma delle sopracciglia e la scelta di una base perlescente adatta alla mia pelle.Morale della favola: ero entrata sciatta e incazzata, sono uscita perfettamente
Delle terapie psicologiche alternative
Ieri ero incazzata nera per vari motivi tra cui:- i capricci della mia prof;- il limbo della mia condizione di non più dottoranda/non ancora dottore;- l’esasperazione per la convivenza con le mie due sorelle in un appartamentino piccolo piccolo. Insomma, camminavo per Napoli triste e sconsolata, quando ho visto nella vetrina di una profumeria un cestino pieno di tester e prodotti in offerta a uno o due euro. Ho pensato: “Massì, mi faccio un regalino per tirarmi su”.Sono entrata, mi sono guardata un po’ intorno e la proprietaria della profumeria mi ha avvicinato con molto garbo.Cinque minuti dopo ero su una sedia in una saletta appartata: mentre lei mi struccava e ritruccava, le ho raccontato praticamente tutta la mia vita. La conversazione è stata di questo tenore:io mi lamento di non trovare lavoro e lei osserva soavemente che “per questi occhioni non ci vuole la matita nera, ma quella verde sfumata, capito cara? E poi devi sorridere, che altrimenti lo sguardo si incupisce e sembri più vecchia”.E via di seguito. Per una mezz’ora i problemi più grandi della mia vita non sono stati l’incertezza per il futuro e la frustrazione per il presente, ma la forma delle sopracciglia e la scelta di una base perlescente adatta alla mia pelle.Morale della favola: ero entrata sciatta e incazzata, sono uscita perfettamente