Signora mia

Dell'arte delle epistole


Ho una passione viscerale per le rubriche della posta sui giornali. Amo alla follia le lettere scritte dai lettori, su qualunque rivista. Mi interessano poco i commenti
sull’attualità o le dotte dissertazioni; mi appassionano mediamente le vicende personali, mentre prediligo i racconti di disavventure e le denunce: dalle buche nell’asfalto alle troppe copertine dedicate a Monica Bellucci, dai costi eccessivi del caffè della macchinetta ai surreali (dis)servizi della Telecom.Ho anche una classifica dei miei giornali preferiti, quelli che mi offrono la Posta dei lettori più appassionante. Fuori graduatoria metto le lettere di lamentele pubbicate su Pc Professionale. Gente a cui succede di tutto: autocombustione dei portatili, schermi di computer che non visualizzano i file ma solo Rai Uno, assistenze telefoniche che chiedono di digitare password in finlandese…in realtà c’è poco da divertirsi (io stessa avrei potuto mandare lettere favolose, con la sfiga teconologica che mi contraddistingue), ma, non saprei spiegare perché, la posta dei lettori di Pc Professionale mi scatena attacchi di riso che diventano –letteralmente - convulsioni. Sarà per il sollievo di non essere al loro posto. In terza posizione ci sono le lettere sui quotidiani locali, o sulle pagine regionali di Repubblica e del Corriere della Sera. Con tutti i guai che abbiamo in Campania, c’è chi conserva abbastanza leggerezza da salire su un autobus e non notare lo sfacelo delle periferie di Napoli o quello dell’autobus stesso. No, la vibrante denuncia della lettera di ieri su Repubblica riguarda l’immorale abitudine, da parte di sempre più numerosi  passeggeri dell’autobus di sbadigliare senza coprirsi la bocca. Io farei follie per un uomo che non vede i falò di spazzatura ma i premolari troppo visibili del suo vicino.Al secondo posto le lettere al sessuologo Marco Rossi pubblicate su Di Più. L’unica rubrica sul sesso in cui si censurano i termini ad esso relativi. Ho dovuto leggere diverse lettere prima di capire perché la gente fosse così preoccupata di non raggiungere la gioia. La gioia… mi chiedevo, ma non è meglio scrivere allo psicologo se si è repressi? Poi le disinvolte risposte del sessuologo, rigorosamente prive del termine orgasmo, mi hanno messo sulla giusta strada.  Allo stesso modo, in queste lettere non esistono termini come pene e vagina: solo organi. Di modo che, quando qualcuno si lamenta di avere un organo piccolo, si potrebbe anche pensare che si riferisca ad un fegato poco sviluppato, o ad uno strumento musicale insufficiente per suonare Bach.(Fuori classifica, perché saranno dieci anni che non lo leggo più, le lettere della ragazzine su Cioè: io a quattordici anni sapevo a mala pena come nascevano i bambini, e leggevo domande sul sesso estremo che neanche capivo. Mi docono che oggi sia anche peggio)Il primo posto va senza alcun dubbio alla posta dei lettori di TV Sorrisi e canzoni (ce n’è un’ampia selezione sul sito). Come si può immaginare, le lettere vertono esclusivamente sui programmi televisivi, con punti di vista che la mia povera mente di telespettatrice passiva possa immaginare.Ve ne offro un esempio, pubblicato sull’ultimo numero. Un lettore, felicitandosi per il ritorno dal Limbo –nientemeno, da così lontano- di un programma televisivo che ama molto, ne deplora le modifiche. Con toni apocalittici: Quando cominceranno a dirci che la Gioconda non si può più restaurare e che verrà ridipinta con Photoshop? Una cultura si riconosce anche dall’intensità con cui si difende e tramanda il proprio passato” .E qual è il motivo del nostro imbarbarimento culturale, grave come un restauro tecnologico della Gioconda?Il nuovo doppiaggio del cartone animato dei Barbapapà.