Signora mia

Delle drag politicians


Martedì scorso, alla Feltrinelli di Napoli, c’è stata la presentazione del primo libro di Vladimir Luxuria, deputata
transgender del Parlamento italiano.Ci sono andata, più che per il libro in sé, per la curiosità di vedere il pubblico – e la sua reazione - ad un evento tutto sommato insolito.Appena arrivata nella saletta strapiena ho visto che gli spettatori erano piuttosto variegati: nelle prime file attivisti delle associazioni gay di Napoli e un drappello di meravigliose, colorate signore sui quaranta. Assiepati lungo le pareti gruppi di ragazze e ragazzi, per lo più studenti universitari. Nelle file centrali, con un po’ di sorpresa, ho visto molte persone di mezza età, spesso in coppia, con un’aria un po’ spaesata, un po’ snob. Immagino si sentissero più o meno come mr. Livingstone tra i pigmei. Sento un gruppetto dietro di me che si chiede:“Ma come la dobbiamo chiamare? lui, lei...”Un geniaccio ha l’idea: “Chiamamola ONOREVOLE”.Mentre rifletto su come in Italia un titolo superi anche le barriere di genere, arriva Vladimir Luxuria, accompagnata da un’ovazione da stadio. La presentazione comincia. Le prime parole del moderatore sono: “ E’ un grande piacere  presentare questo libro e il suo autore...ehm, autrice”. Risatine, gomitate. Lui vorrebbe sprofondare. Cominciamo bene.In realtà l’incontro verte poco sul libro, e molto su Vladimir Luxuria, che si rivela un personaggio decisamente interessante. Confesso che nei suoi passaggi televisivi per la campagna elettorale dello scorso anno mi era sembrata una persona colta e ironica, ma avevo qualche dubbio sulla sua effettiva capacità politica.Sentendola parlare ieri invece mi sono resa conto che Vladimir Luxuria è un’ottima politica, che riesce ad infilare in un discorso faceto una rivendicazione, un appello elettorale con una soavità tale che ti ritrovi a votarla senza nemmeno sapere come. Credo che la Vladimir- donna di spettacolo abbia insegnato alla Vladimir-politica che la gente ai comizi SI ANNOIA e quindi bisogna saperla interessare. Devono essere nate da questa consapevolezza frasi tipo: Quando andai a Londra, mi vestivo in
un modo... brillavo di luce propria, ero catarifrangente come i capelli arancioni di Michela Brambilla (la presidente dei Giovani Industriali).  Qui e lì scappa anche l’imitazione della sua portinaia di Foggia, di Prodi, di Stefania Marchi (infelice ospite di una serata drag in un centro sociale), e pittoreschi racconti di gioventù,  che scandiscono serissime dichiarazioni politiche sui Dico, sulla discriminazione, sulle adozioni di single e gay e reminescenze del programma elettorale dell’Unione. Peccato che buona parte del pubblico pubblico sia isterico: basta pronunciare la parola “sesso” (che si ripete, in contesti per lo più neutri) a scatenare una ola di risate e ammiccamenti tra gli ultra quarantenni. Luxuria, da vera signora, ignora questi tristi siparietti e continua a fare drag-politics. Purtroppo però, al temuto momento del dibattito, non può ignorare chi le rivolge le domande. Immagino che chi ritenesse che il suo essere transgender non ne faceva un fenomeno da baraccone non ha avvertito necessità di porle domande. Chi invece aveva capito poco si è prodotto in un question time imbarazzante.La medaglia d’argento va a una signora che con fare aggressivo dice:Lei forse è troppo giovane per ricordare (e qui Luxuria quasi la bacia per la contentezza) che negli anni ’70 le femministe come Lush Iragarè (Luce Iragaray, teorica femminista americana) difendevano le minoranze mooolto prima dei gay (il pubblico sano di mente mormora: e quindi?). In più io non capisco perché siete tanto fissati con l’adozione, perché io penso che la famiglia – questo verso l’ho scritto io, eh! chiosa con finta modestia- è ariosa come una camera a gas. Quindi, che volete fare voi (voi chi?) con i bambini, una cosa tipo i kibbutz o le comuni? Braccia del pubblico sano di mente in caduta libera. Con molto stile,  Vladimir-politica fa notare alla signora che una coppia di due persone dello stesso sesso resta comunque una coppia e non diventa un condominio di depravati.La medaglia d’oro va ad un signore sulla sessantina, grezzissimo, visibilmente emozionato, che, con grande spreco di lettere sbagliate, chiede ansimando: Io vi vorrei fare una domanta personale. Ora che vi siete operata e siete divendata una NEA DONNA (Luxuria poco prima ha detto di aver fatto una mastoplastica per diventare“assennata”)...volevo sapere...ma voi provate l’orgashmo? Gelo.Vladimir-donna di spettacolo, dopo un attimo di muto stupore, improvvisa un teatrino in cui pudicamente confida al signore che lei è donna solo dalla testa al seno. Fortuna che intervengono le signore in prima fila, rivelatesi tutte transessuali operate, che risolvono i dubbi del signore emozionato (chissà quante notti solitarie trascorse pensando a questo dilemma).Insomma, a parte qualche curiosità morbosa, l’impressione finale di Vladimir Luxuria- donna di spettacolo-politica è di una persona armoniosa, colta e ironica che ha fatto di leggerezza e tolleranza il suo stile di vita. D’altro canto, come ha detto lei stessa, siamo tutti un po’ trans: chi transita da un corpo all’altro, chi da un partito all’altro. In fin dei conti tra me e Mastella non c’è differenza.