Credo che gli studiosi di integrazione e multiculturalismo abbiano trascurato un ambiente fondamentale, specchio di ogni civiltà cittadina: la metropolitana.Con un giro nelle viscere della città-preferibilmente all’ora di punta- si può capire molto più della sua composizione sociale che in tre giornate di convegno indetto dalla Regione in una sala affrescata. Nella metro di New York, schiacciata su una porta da una signora le cui gambe non bastavano a sostenerla, mi sono resa conto di quanto la popolazione americana sia obesa; in quella di Parigi, guardando le coppie, di come la Francia si più avanti in fatto di integrazione degli Stati Uniti. A Roma ho capito che i ragazzini sono uguali dappertutto: jeans con cavallo alle ginocchia, modi insolenti e imbranataggine con le coetanee.Prendo la metropolitana di Napoli da oltre dieci anni, e in tutto questo tempo ho sempre avuto una buona angolazione su come si evolve la città. Qualcosa muta, qualcosa resta: le persone cambiano, la tendenza a viaggiare senza biglietto rimane immutata. Non solo ragazzi, ma anche rispettabili signore e distinti pensionati si imbarcano in sceneggiate improbabili per
Di integrazione e sceneggiate
Credo che gli studiosi di integrazione e multiculturalismo abbiano trascurato un ambiente fondamentale, specchio di ogni civiltà cittadina: la metropolitana.Con un giro nelle viscere della città-preferibilmente all’ora di punta- si può capire molto più della sua composizione sociale che in tre giornate di convegno indetto dalla Regione in una sala affrescata. Nella metro di New York, schiacciata su una porta da una signora le cui gambe non bastavano a sostenerla, mi sono resa conto di quanto la popolazione americana sia obesa; in quella di Parigi, guardando le coppie, di come la Francia si più avanti in fatto di integrazione degli Stati Uniti. A Roma ho capito che i ragazzini sono uguali dappertutto: jeans con cavallo alle ginocchia, modi insolenti e imbranataggine con le coetanee.Prendo la metropolitana di Napoli da oltre dieci anni, e in tutto questo tempo ho sempre avuto una buona angolazione su come si evolve la città. Qualcosa muta, qualcosa resta: le persone cambiano, la tendenza a viaggiare senza biglietto rimane immutata. Non solo ragazzi, ma anche rispettabili signore e distinti pensionati si imbarcano in sceneggiate improbabili per