Signora mia

Del segno dei tempi


Quand’ero piccola, sulla strada tortuosa che portava al paesino di mia nonna nel cuore del Cilento, c’era un cimitero di campagna. Sul muro che affacciava sulla strada c’era una frase, scritta a grandi lettere con uno spray blu: ...MA L’ANIMA NON MUORE. Ricordo quella frase da sempre. Mentre diventavo grande, riflettevo e cambiavo idee sulla religione, continuavo ad amare quel pezzo di muro che segnava la strada verso il paese. Ricordo che mi piaceva soprattutto la punteggiatura, invertita rispetto al’uso consueto: i punti sospensivi all’inizio che si riallacciavano ad un discorso sospeso, il punto finale che rafforazava l’affermazione consolante mi trasmettevano molta serenità. Ripassando dopo un bel po’ di tempo da quelle parti, mentre guidavo mi sono girata quasi meccanicamente verso il muro per farmi salutare dalla vecchia frase. Che non c’era più. Sono stata salutata da:SCUDETTO E BERLUSCONIFATE KAKA’ Ogni  epoca ha il motto che si merita.