Signora mia

Delle questioni di genere


Dedicato al mio amico di blog Eric_Van_Cram, che giusto ieri nei commenti a questo post mi ha rinfacciato di aver voluto la parità tra sessi, e, conseguentemente, di dovermela tenere.
Leggo con sgomento sul Corriere della Sera di oggi che anche il XXI secolo è afflitto dal secolare problema delle discriminazioni sessuali. Nel 2007 esistono ancora persone sottopagate a causa di una mera identità biologica. Persone così svantaggiate e psicologicamente umiliate da non riuscire a proseguire in modo decente gli studi.Persone la cui autostima viene scossa così continuamente dal sesso forte, che perdono perfino la salute, ammalandosi più spesso. Persone senza più  cognizione dei propri diritti: dal dormire fino a tardi alla custodia dei figli.Mi duole dirlo, ma queste persone esistono ancora. Nessun Paese ne è immune. Perfino in Nord Europa, storica patria della parità tra sessi, esiste tale grave problema. Ed è proprio dalla colpitissima Norvegia che si è levato  il grido d'allarme:I MASCHI SONO DISCRIMINATI.Ebbene sì. Pare che in Norvegia le donne siano molto più forti
economicamente, giuridicamente e politicamente, al punto che il ministro (o la ministra?)  Karita Bekkemellem ha deciso di istituire una commissione (composta di soli uomini, naturalmente), che studi come risolvere la mancanza di diritti dei norvegesi. Grazie all'intervento di questi 32 saggi, i maschi di Norvegia potrebbero andare meglio a scuola, guadagnare di più, ammalarsi di meno e non vergognarsi della loro virilità. (Per saperne di più - e sincerarsi che non sia una notizia da me inventata di sana pianta- questo è il link al sito del Corriere).Cose dell'altro mondo. Meno male che qui in Italia non abbiamo di questi problemi. Noi siamo ben oltre.Qui da noi, uomo e donna che tu sia, è già tanto se ce l'hai, uno stipendio.