Signora mia

Delle multiple identità della webmater


Nei commenti a uno dei miei ultimi post è ritornato spesso il discorso sull’identità come chiave della discriminazione. Ne sono convintissima da quando ho letto un libro dello scrittore libanese trapiantato in Francia  Amin Maalouf, intitolato in italiano L'identità e dedicato alle sfaccettature sociali del nostro essere.Sull’esempio di questo scrittore  ho cominciato a riflettere sulle mie identità multiple, che sono risultate più di quelle che avevo previsto. Ve ne propongo qualcuna:- Jo a Napoli è cilentana;- Jo in Cilento ormai è napoletana;- Jo a Salerno in visita al colui  è un ibrido geografico, un po’ campagnola e un po’ partenopea.- Jo in giro per l’università di Napoli L’Orientale è una signorina dai vestiti scialbi; - Jo in giro fuori dall’università di Napoli l’Orientale (ad esempio a Salerno) è una fricchettona dalle lunghe gonne a balze e dalle sciarpe colorate.- Jo in giro per l’università di Napoli L’Orientale non è presa sul serio: professori e impiegati le danno del tu e sovente la trattano con sufficienza.- Jo in giro per l’università di Napoli L’Orientale è presa molto sul serio: studenti di pochi anni più giovani le danno del lei e la trattano con eccessiva deferenza.- Jo che va in giro per un Paese arabo è una straniera ergo sessualmente disponibile; Conseguentemente - Jo che va in giro per un Paese arabo è una piccola donna di facili costumi;- Jo che va in giro per un Paese arabo mandando al diavolo in lingua locale chi la importuna  è probabilmente libanese.- Jo che va in giro per un Paese arabo è una piccola donna senza senso del pericolo;- Jo che va in giro per un Paese arabo è una fiancheggiatrice del terrorismo (sic);- Jo che va in giro per un Paese arabo è un’operatrice di pace (sic). - Jo che sta con lo stesso ragazzo da millemila anni è da invidiare;- Jo che sta con lo stesso ragazzo da millemila anni è da compatire. - Jo che entra in una stanza piena di uomini è due tette abbinate a un sorriso rigido;- Jo che entra in una stanza piena di donne è una borsa abbinata a un sorriso incerto; - Jo che entra in una stanza piena di uomini è una femmina;- Jo che entra in una stanza piena di donne è una ragazzina.- Jo che entra in una stanza piena di studentesse ventenni è una sfigata. Non chiederò chi è Jo, perché alla fine non interessa particolarmente saperlo (e per chi proprio volesse farsene un'idea,  do nel mio profilo una risposta di origine pirandelliana). Invece invito (nei commenti, nel proprio blog, come preferite) chiunque voglia farlo a raccontare in quanti si è nel proprio corpo. E quanto ci si può stare larghi o stretti.