Signora mia

P come pettegolezzo, P come prevenzione


Quando ero piccola c'era una signora al paese di mia nonna su cui tutti amavano spettegolare: vestiti troppo cari e marito troppo lontano, principalmente.Chissà se i figli sono del marito, facciamo i conti allora lui è tornato ad agosto, il bambino è nato a maggio, mmmh... Ma lei passava leggera e soave in mezzo al mercato e alle maldicenze.Poi sparì per un po'. Quando tornò era cambiata: dimessa, triste. Non vestiva più con spalline mirabolanti e fuseaux, ora aveva abiti informi e lo sguardo spento.A me piaceva di più prima, truccata come Barbie Rockstar e vestita come le conduttrici di Fantastico, ma mi pareva di capire che agli altri piacesse di più adesso, e all'improvviso non se ne parlava più male, ma era diventata poveredda, la poverina.Un giorno, sfruttando la capacità dei bambini di diventare invisibili durante le conversazioni degli adulti intercettai un paio di frasi sulla soglia della porta: "Poveredda, da quando le hanno tagliato la menna (il seno, ndr) non è più la stessa".Restai inorridita."Per fortuna sua si è salvata, se se ne accorgevano ancora più tardi non c'era niente da fare. Meglio con un seno in meno ma viva, no?" "Eh, certo però che vivere così, mezza femmina...""Zia Sofì ma che dici!!"La signora aveva un tumore al seno scoperto troppo tardi. Non era andata dal suo medico di base per un controllo perchè si vergognava di farsi toccare dal dottore, con quello che già si diceva di lei in giro e con l'infermiera che sottovoce raccontava i malanni di tutto il paese tra un' Ave Maria e una giaculatoria. Quando si era decisa a farsi controllare era troppo tardi. L'operazione le aveva dato la pietà pelosa del paese, ma con quella non riempiva il profilo monco del suo corpo. Non è una storia a lieto fine questa, perchè la signora non si è mai ripresa, ed è restata in paese ad avvizzire, con i bei vestiti nell'armadio. Ma nessun'altra signora della chiesa si è più vergognata a farsi toccare dal medico.