dodecalogue

nevermind the bollocks


Due anni prima del rapimento Moro, due anni dopo l'arresto di Renato Curcio. Di lì a qualche mese sarebbe uscito il disco dei Sex Pistols destinato a sconvolgere definitivamente il panorama musicale internazionale mentre i Ramones già da qualche settimana punkettavano aldilà dell'oceano. In Italia è Peppino Di Capri a spaccare vincendo il festival di Sanremo con "Non lo faccio più". È anche l'anno del Novecento di Bertolucci e della Cecoslovacchia campione d'Europa, mentre il Torino vinceva quello che rimane a tutt'oggi il suo settimo ed ultimo scudetto. Il Genoa, il mio amato Genoa, allora come oggi passava dalla B alla A, ma senza Juve e senza Napoli non poteva che vincerlo quel campionato. La classe operaia, giunta in paradiso da un po' su di una scala mobile, s'avviava lentamente a sprofondare, seppure godendo del sangue versato in piazza sette anni prima. Il 1976 è anche l'anno d'inizio di un conflitto destinato a protrarsi sino ai giorni nostri senza meritare l'attenzione dei media dato che in ballo non ci sono né terroristi né doppi petti ma una striscia di terreno a nord dell'Indonesia. Il 1976 è un anno come un altro, pregno di stronzate e indifferenze, di parti e qualche morte, quella della grande illusione, o di chi l'ha interpretata: Jean Gabin. Io invece ci nacqui, ragazzi miei, e tutto quello che posso dirvi, parafrasando il Bene, è che se nascere è funesto, nascere poveri è un'infamia.