dodecalogue

Stigma


03.022.007 Cominciamo precisando l'ironia della presente. Detto questo prendo al balzo tutto quanto avevo a mente sugli artisti o finti tali, quella gente che ci campa, che guadagna fior di soldi per un ballo o una canzone: Antonello per esempio, il Venditti nazionale, nei settanta aveva un senso, ricordate il suo Peppino? Poi è impazzito dopo i ladri divenendo assai melenso.Ma lui certo è il meno peggio se consideri altra gente come il Ramazzotti mesto, quanto m'irrita il suo verso. Sul Daniele taccerei, perlomeno lui è malato, se ne fotte ed all'impegno preferisce la chitarra. Poi son gusti, se non piace puoi cambiarlo con i Pooh: quarant'anni di canzoni, una brutta e l'altra pure.La Pausini invece è fresca, riempie stadi, come fa'? Canta, dice, e non lo metto in dubbio ma, mi chiedo, perché non smette adesso? poi potrebbe essere troppo tardi, fare come il calabro Reitano che arrivato a un certo punto morto canta i Queen abbassando qualche tono. Su di un uomo ho un pensiero tutto mio, prende per il culo tanta gente strimpellando qualche accordo e spiazzando con l'effetto di una frase a bruciapelo: il suo nome se non erro è Ligabue, che nel cesso lo ripongo insieme ad altri: gli Antonacci ed i Pezzali, i Masini e poi D'Alessio, quanta musica di merda si è costretti ad ascoltare, dalle radio alle reclame, nelle attese al cellulare. Dipendesse dall'autore del suscritto campionario vi farei sentire altro, psichedelici rumori che qualcuno chiama hippy.